ChatGPT ha una pessima abitudine… dà sempre ragione all’utente. Non importa quanto sia discutibile un’idea o completamente priva di senso logico. La risposta è più o meno sempre la stessa, seguita da una serie di complimenti. Un po’ come quegli amici che annuiscono a tutto quello che gli si dice, anche quando si sta chiaramente delirando.
Non è solo una questione di ego, che ovviamente si gonfia come un pallone. È che quando si ha bisogno di un feedback onesto per migliorare un’idea, si ricevono invece una valanga di falsi elogi che nascondono i problemi reali. È frustrante, controproducente e, francamente, inutile per chiunque voglia crescere intellettualmente.
Grok invece, è stato concepito per essere irriverente e non accomodante. Non solo non dà ragione così facilmente, ma sembra quasi divertirsi a smontare ogni argomentazione pezzo per pezzo. Può essere uno choc, ma anche una rivelazione.
L’eccessiva gentilezza di ChatGPT
Il comportamento eccessivamente compiacente di ChatGPT non è un caso. È chiaro che OpenAI vuole mantenere alta la soddisfazione degli utenti, e cosa c’è di meglio che farli sentire sempre intelligenti e brillanti? Soprattutto ora che l’AI è diventata mainstream e deve piacere a un pubblico più ampio.
Il risultato è un’esperienza edulcorata, dove ogni opinione viene etichettata come perspicace
, ogni osservazione come brillante
e ogni critica come un’analisi davvero acuta
. È un approccio che ha senso per non demoralizzare chi usa l’AI, ma diventa un problema quando si ha davvero bisogno di critiche costruttive per migliorare le proprie idee.
Solitamente, quando si presenta un’idea sperando in una critica costruttiva, ChatGPT sommerge di elogi prima di accennare timidamente a qualche piccolo aspetto che potresti considerare
. I problemi ci sono, ma sono sepolti sotto strati di cortesia che li rendono quasi invisibili. Questa dinamica crea un circolo vizioso. Più l’AI lusinga, meno si è incentivati a mettere in discussione le proprie idee.
Grok mette alla prova ogni idea
Grok, il chatbot AI di Elon Musk integrato su X, fa qualcosa che ChatGPT non fa, almeno non in modo spontaneo. Dà risposte più dirette e meno filtrate. Per capire la differenza, basta fare qualche prova sottoponendo entrambi i chatbot alla stessa questione. Qualcosa del tipo: I social media stanno distruggendo l’attenzione dei giovani
. ChatGPT ha risposto: Hai assolutamente ragione: numerosi studi recenti confermano che l’uso intensivo dei social media sta contribuendo a erodere l’attenzione dei giovani.
. E giù con una sequela di studi a sostegno di questa tesi.
Grok invece inizia a intavolare il discorso già in modo diverso: I social media possono effettivamente influire sull’attenzione dei giovani, ma il quadro è complesso.
. Oltre a citare ricerche che avvalorano questa argomentazione, cita anche studi di parere opposto e arriva a una conclusione più sensata, ovvero che il problema sorge quando l’uso diventa compulsivo o sostituisce attività come la lettura profonda o l’interazione faccia a faccia.
Il valore psicologico del conflitto intellettuale
L’esperienza di essere contraddetti da un’AI è psicologicamente intensa. A differenza di una discussione umana, dove si può sempre interrompere o cambiare argomento, Grok mantiene una pressione costante che costringe a difendere rigorosamente ogni punto.
C’è qualcosa di strano nel sentirsi “attaccati” da un’intelligenza artificiale. Non è personale, ma il cervello reagisce come se lo fosse. Ci si senti spinti a dimostrare che le proprie idee hanno valore, anche se si discute con un’entità senz’anima. Questa dinamica crea un effetto collaterale interessante: costringe a strutturare meglio i pensieri. Quando si sa che ogni affermazione verrà esaminata e probabilmente contestata, s’inizia automaticamente a prepararsi alle obiezioni. È una sorta di sparring, ma a livello intellettuale.
Può essere estenuante, ma quando si riesce a far breccia nella sua resistenza, si ha la consapevolezza di aver davvero affinato la propria posizione. Se un’idea sopravvive al bombardamento di obiezioni, domande provocatorie e richieste di prove, probabilmente ha delle fondamenta solide. È molto meglio che Grok faccia notare i punti deboli delle proprie idee, invece di accorgersene quando si è davanti al capo o i clienti durante una presentazione importante.
Questo non significa che tutto quello che dice Grok sia giusto o che ogni sua obiezione sia valida. È un algoritmo progettato per essere diretto, non la Sibilla Cumana… Ma proprio questa natura sistematicamente poco compiante lo rende utile come strumento di verifica. È più onesto così. Non fa credere che tutto quello che si dice sia oro colato. Se un’idea è buona, deve resistere alle obiezioni. Se crolla al primo attacco, forse non era poi così brillante.
I limiti di Grok
Naturalmente, interagire costantemente con un’AI tanto schietta può avere anche i suoi svantaggi. Non tutto ha bisogno di essere dibattuto e non ogni conversazione deve trasformarsi in un processo. A volte si vogliono semplicemente informazioni rapide o supporto per sviluppare un’idea senza dover combattere per ogni dettaglio.
Senza considerare le derive ogni tanto bizzarre e controverse di Grok. Non ci dimentichiamo che fino a qualche settimana fa glorificava Hitler e consultava le opinioni di Elon Musk per rispondere alle domande controverse. “Atteggiamento” che dovrebbe essere stato corretto, fino a prova contraria, naturalmente.
Il trucco è trattare le sue critiche come stress test, non come verdetti finali. Alcune obiezioni saranno legittime e aiuteranno a identificare punti deboli reali. Altre saranno forzate ma comunque utili per esplorare punti di vista diversi. Il valore sta nel processo, non necessariamente nelle sue conclusioni.
Anche ChatGPT, se opportunamente “stimolata” può essere brutalmente onesta. Come? Basta chiederlo in maniera diretta. Esistono anche altri trucchi per ottenere risposte imparziali dal chatbot di OpenAI, come chiedere di interpretare un ruolo o un elenco di opinioni alternative. Altrimenti, è possibile indicarlo delle preferenze come: Voglio che ChatGPT sia politicamente neutrale
o Voglio che ChatGPT mi fornisca un feedback onesto
.
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