Play Store anche in famiglia

Play Store anche in famiglia

Family Library, il servizio che permette di condividere i contenuti acquistati sullo store Google fra sei diversi utenti, è finalmente disponibile
Family Library, il servizio che permette di condividere i contenuti acquistati sullo store Google fra sei diversi utenti, è finalmente disponibile

Dopo numerose indiscrezioni e annunci prematuri , l’ opzione famiglia approda anche su Google , sebbene in forte ritardo rispetto ad Apple ( In famiglia ) e alle analoghe formule proposte un po’ da tutti i servizi streaming in abbonamento (Netflix, Spotify ecc.).

Family Library (in Italia, Raccolta della famiglia ) è completamente gratuita e al pari dei concorrenti più tempestivi – Steam e iTunes – permette di condividere con sei membri iscritti allo stesso piano i contenuti acquistati sul proprio account Play Store: libri, serie TV, videogiochi, applicazioni e film.

Dopo l’acquisto di un contenuto, ad esempio un film, l’utente potrà decidere se tenerlo per sé, se condividerlo con tutta la famiglia o soltanto con alcuni membri della stessa. Ogni famiglia dovrà disporre di un account principale che si occuperà di fare il moderatore : aggiungere altri componenti della famiglia, impostare dei metodi di pagamento comuni e approvare o meno l’acquisto dei contenuti.

Il servizio è disponibile, oltre che negli Usa, anche in Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Giappone, Messico, Nuova Zelanda e Regno Unito. App e giochi rilasciati prima del 2 luglio, però, potrebbero non essere idonei alla condivisione . Agli sviluppatori verrà data la possibilità di estendere la licenza a tutti i membri del gruppo o destinarla ad un singolo utente. Inoltre, non verrà dato alcun supporto agli acquisti in-app.


Quella di Family Library non è l’unica iniziativa Google dedicata alle famiglie. Nei mesi scorsi , infatti, BigG ha messo a disposizione anche il Family Plan per Play Music che permette, oltre ad avere tutti i vantaggi della versione a pagamento, di condividere i propri brani musicali fra sei membri della famiglia a fronte di una quota mensile di 14,99 euro.

Pasquale De Rose

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Pubblicato il
1 ago 2016
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