Il formato di immagine più testardo del web ha finalmente deciso di evolversi. Dopo 22 anni di immobilismo totale, PNG ora supporta HDR e animazioni. Ma perché proprio adesso? La risposta è sorprendente.
Il lungo sonno di PNG è finito: ecco cosa cambia
PNG è rimasto praticamente identico dal 2003. In tutto questo tempo, il mondo è cambiato radicalmente: sono arrivati i social network, gli smartphone, il cloud, l’intelligenza artificiale e una marea di nuovi formati di file. Nel mondo della tecnologia, 22 anni sono un’eternità! Eppure ha continuato a funzionare, utilizzato da miliardi di siti web.
Il World Wide Web Consortium (W3C) ha finalmente pubblicato la terza edizione delle specifiche PNG. Non una piccola patch, ma un upgrade completo che porta il formato nell’era moderna.
Le novità sono essenzialmente 3:
- Supporto HDR: permette immagini con colori brillanti e contrasti reali, non più quell’effetto sbiadito che conosciamo tutti;
- Animazioni APNG: promettono di dare filo da torcere alle vecchie GIF pixelate;
- Dati Exif: aggiungono i metadati che ogni foto moderna dovrebbe avere.
Ma qui viene il bello. Le animazioni PNG non sono affatto una novità. Esistono da anni, vengono usate per gli sticker animati di Discord e molto altro. Quello che è successo ora è che PNG ha finalmente “riconosciuto” ufficialmente questa estensione come parte del formato standard.
Chi ha fatto svegliare PNG dal suo sonno ventennale? Non i gamer, non gli influencer, non i designer. Il team del W3C che lavora sui sottotitoli. Stavano lavorando su caption e sottotitoli per contenuti HDR quando si sono resi conto che PNG non supportava l’alto contrasto. Una necessità tecnica apparentemente piccola che ha innescato la più grande evoluzione del formato in due decenni. È ironico: il formato immagine più conservativo del web si è modernizzato grazie ai sottotitoli.
Una volta partito il progetto di aggiornamento, Adobe, Apple, Google, BBC, ecc. si sono buttati sul progetto come se stessero aspettando questo momento da anni. Risultato? Il nuovo PNG è già supportato ovunque: Photoshop, DaVinci Resolve, Chrome, Safari, Firefox, iOS, macOS.
Perché PNG ha resistito così a lungo
In un mondo dove spuntano nuovi formati immagine ogni anno, come ha fatto PNG a sopravvivere senza mai cambiare? La risposta è semplice: fa bene le cose essenziali. Le immagini PNG non perdono mai qualità, anche dopo mille salvataggi. I background trasparenti funzionano sempre, su qualsiasi browser e qualsiasi device. E soprattutto, non va mai in crash. Se si apre un PNG del 2003 oggi, funziona esattamente come allora.
PNG era perfetto per quello che faceva, ma quello che faceva stava diventando troppo poco. Ora può fare di più. Ma questo è solo l’inizio. Sono già previsti altri due aggiornamenti:
- Migliore interoperabilità tra HDR e SDR;
- Compressione migliorata per competere con i formati moderni.
Dopo 22 anni di sonno, PNG sembra aver fretta di recuperare il tempo perduto!