Poem/1, l'orologio che dice l'ora con poesie in rima di ChatGPT

Poem/1, l'orologio che dice l'ora con poesie in rima di ChatGPT

Poem/1, un orologio che utilizza l'API di ChatGPT per comunicare l'ora attuale generando poesie originali in rima, cerca finanziamenti su Kickstarter.
Poem/1, l'orologio che dice l'ora con poesie in rima di ChatGPT
Poem/1, un orologio che utilizza l'API di ChatGPT per comunicare l'ora attuale generando poesie originali in rima, cerca finanziamenti su Kickstarter.

Martedì scorso lo sviluppatore Matt Webb ha lanciato su Kickstarter una campagna di crowdfunding per Poem/1, un eccentrico orologio dotato di intelligenza artificiale. Poem/1 comunica l’ora generando poesie originali in rima grazie all’API di ChatGPT. Secondo Webb, a volte per far funzionare la rima ChatGPT può “mentire” sull’ora esatta o inventare parole di fantasia. Un progetto bizzarro che mette alla prova la creatività dell’AI per creare versi sempre nuovi in base all’ora del giorno.

Come funziona Poem/1

Poem/1 costa 126 dollari ed è dotato di uno schermo monocromatico su carta elettronica. Per generare le poesie in rima che indicano l’ora esatta, si connette tramite Wi-Fi ad un server centrale che utilizza l’API ChatGPT di OpenAI. Il server distribuisce le stesse poesie a tutti gli orologi Poem/1, così da evitare di pagare le tariffe API per ogni singola richiesta.

Webb ha previsto di destinare una parte del prezzo di vendita di ogni orologio a coprire i costi dell’intelligenza artificiale e dei server per almeno 5 anni. Inoltre, ha promesso di rendere pubblica e documentare l’API di Poem/1, permettendo agli utenti più esperti di personalizzare i testi visualizzati sullo schermo.

Le sfide e le sorprese di Poem/1

Poem/1 ha il compito di creare 1.440 poesie uniche al giorno, una per ogni minuto. Questo non è sempre facile per l’intelligenza artificiale, che a volte deve inventare parole o mentire sull’ora per far funzionare le rime. Webb lo ammette con ironia sulla sua pagina Kickstarter, dove mostra una foto di un prototipo di Poem/1 che dice: “As the clock strikes eleven forty two, / I rhyme the time, as I always do”. E poi aggiunge: “Poem/1 a volte mente. Non credo che fossero davvero le 11.42 quando è stata scattata questa foto. L’intelligenza artificiale ha mentito sull’orario per far funzionare la rima. Ma in fondo, cos’è l’arte se non anche finzione e illusione?”.

Webb non si preoccupa delle imprecisioni di Poem/1, anzi le considera parte del fascino di questo orologio, che è più un’opera d’arte che uno strumento preciso per misurare il tempo. “Non fate affidamento su questo orologio in situazioni in cui il tempo è vitale”, scrive Webb, “come nel caso in cui lavoriate nel controllo del traffico aereo o nel lancio di razzi o al traguardo delle gare di atletica”, avverte Webb. Poem/1 a volte si concede anche licenze poetiche, inventando parole di fantasia pur di far funzionare la rima.

Per Webb tutto ciò è parte integrante della natura sperimentale e artistica del progetto, non un vero orologio ma una provocazione creativa sui limiti dell’intelligenza artificiale. Le imperfezioni poetiche di Poem/1 ne accrescono l’unicità e il fascino come oggetto artistico, anche se lo rendono inaffidabile per scopi pratici dove la precisione è essenziale.

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Pubblicato il
5 feb 2024
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