POS-cassa, basta scontrini mancanti: novità antievasione dal 2026

POS-cassa, basta scontrini mancanti: novità antievasione dal 2026

Nuove regole contro l'evasione: dal 2026 il POS dovrà essere associato alla cassa: il Fisco potrà così verificare i movimenti giornalieri.
POS-cassa, basta scontrini mancanti: novità antievasione dal 2026
Nuove regole contro l'evasione: dal 2026 il POS dovrà essere associato alla cassa: il Fisco potrà così verificare i movimenti giornalieri.

Con un provvedimento (PDF) pubblicato nei giorni scorsi, l’Agenzia delle Entrate ha reso note le indicazioni relative all’obbligo di collegamento tra il POS e la cassa, che entrerà in vigore con l’arrivo del nuovo anno per tutti i commercianti, i ristoratori e gli artigiani. Formalmente si parla di strumenti di pagamento elettronico e di registratori telematici, ma nel concreto la sostanza non cambia. L’imposizione è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2025, come azione di contrasto alla piaga dell’evasione fiscale.

Collegamento POS-cassa obbligatorio dal 2026

Non è previsto un collegamento fisico tra i due dispositivi, ma attraverso un servizio online ad hoc che il Fisco metterà a disposizione più avanti all’interno dell’area riservata, associando sistemi di pagamento elettronico (POS) di cui si è titolari alla matricola del registratore telematico (cassa) già censito.

Vediamo quali sono le scadenze pianificate. Per gli strumenti di pagamento già in uso all’1 gennaio 2026 o utilizzati tra l’1 e il 31 gennaio 2026 è previsto un termine di 45 giorni decorrenti dalla messa a disposizione del servizio online per completare la registrazione. Invece, una volta a regime, per la prima associazione o per le eventuali variazioni, la registrazione dovrà essere sempre effettuata a partire dal sesto giorno del secondo mese successivo alla data di
effettiva disponibilità del POS e comunque entro l’ultimo giorno lavorativo dello stesso mese.

Contro i furbetti degli scontrino mancanti

Per quale motivo si è reso necessario l’obbligo di collegare il POS alla cassa? In questo modo, ogni pagamento eseguito con carta o altri sistemi tracciabili sarà trasmesso in automatico all’Agenzia delle Entrate (in forma aggregata, una volta al giorno per tutti i movimenti).

Niente più scontrini mancanti, a fine giornata, insomma. Rimarrà comunque poi ancora da affrontare il problema della gestione dei contanti (ancora molto utilizzati dagli italiani), che per loro natura meglio si prestano a diventare strumento di evasione.

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Pubblicato il
4 nov 2025
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