Dopo il lancio di Proton Drive su Android e iOS dello scorso dicembre, la società svizzera omonima annuncia oggi il debutto di Proton Pass, un gestore di password disponibile in versione Beta con accesso limitato ai clienti Proton Lifetime e Visionary – almeno per il momento. La linea di prodotti Proton si espande ancora una volta, guardando alla fine del 2023 come il periodo di riferimento per migliorare sensibilmente l’esperienza degli utenti lato privacy.
Arriva Proton Pass
Proton Pass viene descritto dall’azienda come un gestore di password crittografato end-to-end, “basato sugli stessi standard ben collaudati che proteggono il resto dell’ecosistema Proton”. Questa soluzione arriva giusto in seguito all’acquisizione del team di SimpleLogin, con il quale Proton Technologies ha infine collaborato internamente per sviluppare il nuovo gestore di password senza sottrarre risorse agli altri suoi prodotti.
Si tratta, peraltro, della funzionalità più richiesta dalla comunità Proton sin da quando Proton Mail risulta disponibile. Per il pubblico e per la società stessa, difatti, sicurezza e privacy sono state le caratteristiche fondamentali dei prodotti del portfolio in questione.
La prima versione di Proton Pass supporta la memorizzazione dei seguenti tipi di dati:
- Credenziali, inclusi nome utente e password e codici di autenticazione di secondo fattore.
- Note, ovvero campi di testo in formato libero che accettano qualsiasi testo semplice.
- Alias, poiché Proton Pass supporta la creazione di alias e-mail utilizzando SimpleLogin.
La crittografia end-to-end garantisce che “tutte le operazioni crittografiche, inclusa la generazione di chiavi e la crittografia dei dati, vengano eseguite localmente” sul dispositivo dell’utente. Ergo, nessuno può accedere ai dati pur avendo accesso all’infrastruttura di Proton.
La versione beta di Proton Pass è disponibile per desktop, con estensioni del browser disponibili per Brave Browser e Google Chrome, e per i sistemi operativi mobili Android e iOS. È disponibile anche un’estensione per Firefox, ma Mozilla non l’ha ancora approvata.