PWRficient, una CPU che promette battaglia

PWRficient, una CPU che promette battaglia

Sul mercato dei processori a basso consumo debutterà a breve un chip multi-core a 64 bit che potrebbe dare del filo da torcere ai più blasonati rivali. Ecco perché
Sul mercato dei processori a basso consumo debutterà a breve un chip multi-core a 64 bit che potrebbe dare del filo da torcere ai più blasonati rivali. Ecco perché


San Jose (USA) – Appena affacciatasi sul mercato dei processori per computer, la giovanissima società californiana P.A. Semi si appresta a sfidare i giganti del settore con un chip a basso consumo basato sulla collaudata architettura Power di IBM .

L’attributo “a basso consumo” non deve necessariamente far pensare ad una CPU indirizzata esclusivamente a dispositivi embedded e laptop. Il processore a 64 bit sviluppato da P.A. Semi, denominato PWRficient , correrà infatti a frequenze di clock fino a 2,5 GHz e integrerà fino ad 8 core di calcolo . Tali caratteristiche potrebbero farne un serio rivale non solo delle attuali e più note CPU a basso voltaggio, ma anche di processori server come Opteron, Xeon e Power5. PWRficient si indirizzerà anche alle appliance di rete (come i router di classe enterprise), al supercomputing e ai dispositivi di storage aziendali.

La prima versione del chip conterrà due core con frequenza tra 1,5 e 2 GHz e consumerà tipicamente fra i 5 e i 13 watt . Il rapporto tra consumo energetico e performance è, secondo P.A. Semi, fino a 10 volte migliore di quello delle CPU oggi sul mercato: per le aziende che utilizzano grossi cluster di server ciò potrebbe tradursi in risparmi annuali nell’ordine delle diverse centinaia di migliaia di dollari.

L’efficienza energetica di PWRficient è frutto sia di un’architettura particolarmente ottimizzata, sia dell’ integrazione nel processore di northbridge e southbridge : il primo include un controller di memoria, il secondo il sottosistema di I/O (capace di supportare fino ad 8 controller PCI Express, 2 controller 10 Gigabit Ethernet e 4 controller Gigabit Ethernet). Dan Dobberpuhl, CEO di P.A. Semi, ha spiegato che normalmente northbridge e southbridge richiedono altri 3-5 chip separati, facendo lievitare il costo delle soluzioni di computing e incrementando i consumi complessivi della piattaforma.

Da sottolineare come Dobberpuhl, in passato, abbia supervisionato sia il progetto dei processori per server Alpha sia quello dei processori per hand-held StrongARM : questi ultimi, in particolare, sono stati i precursori degli attuali chip XScale di Intel. Dobberpuhl ha affermato che nella propria azienda lavorano circa 150 persone, tra cui diversi ingegneri che hanno avuto un ruolo chiave nello sviluppo dei processori Opteron, Itanium e UltraSPARC.

La giovane età di P.A. Semi non deve dunque trarre in inganno : la start-up può già fare affidamento su un know-how invidiabile e, ad oggi, ha già richiesto e/o ottenuto la registrazione di oltre 50 brevetti. P.A. Semi sta lavorando nell’ombra da ormai circa due anni e, nel frattempo, ha stabilito la propria sede nella stessa città californiana, Santa Clara, che ha dato i natali ad Intel, il maggior produttore al mondo di chip.

Nonostante queste ottime credenziali, il successo della giovane azienda americana appare tutt’altro che scontato: la sua storia ricorda da vicino quella di Transmeta , una società con ottime idee e menti brillanti che si è tuttavia dovuta piegare ( pur sopravvivendo ) allo strapotere dei big. A sfavore di P.A. Semi non giocano soltanto le statistiche, ma anche il tempo: i suoi primi chip a uno, due e quattro core dovrebbero infatti debuttare nel corso del 2007 , seguiti poi a circa un anno di distanza dalle versioni ad 8 core. In questo lasso di tempo colossi come Intel, AMD, IBM e Freescale non staranno di certo a guardare, e la competitività di PWRficient potrebbe pericolosamente scemare. P.A. Semi può tuttavia già contare sull’appoggio dei principali produttori di sistemi operativi embedded, tra cui Wind River, QNX e MontaVista, e sulla compiacenza di IBM, che vede in PWRficient più un’opportunità per promuovere la propria architettura che un avversario dei suoi processori server. Va poi sottolineato come i chip PWRficient saranno compatibili con buona parte del software già scritto per i processori PowerPC, inoltre offrono ai produttori la possibilità di progettare socket ad hoc per adattarli a qualsiasi tipo di dispositivo e applicazione.

Negli scorsi giorni P.A. Semi ha stipulato un accordo con Big Blue per garantirsi il diritto di progettare, produrre e vendere processori basati sulla Power Architecture. La piccola società è del resto uno dei membri più attivi di Power.org , comunità varata lo scorso anno da IBM per incoraggiare lo sviluppo di tecnologie e prodotti basati sulle specifiche aperte della propria architettura.

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Pubblicato il 25 ott 2005
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