Mentre l’industria si accapiglia sulla patria potestà della parola “netbook”, i sistemi ultra-portatili a costo ridotto rappresentano sempre più un interesse strategico per tutti i marchi attivi nel settore. I netbok, o come li si voglia chiamare, continuano a vendere non poco, ed è quindi naturale che l’offerta aumenti e la tecnologia metta in mostra i suoi progressi .
E di progressi la piattaforma Snapdragon ne include non pochi, rappresentando in sostanza la risposta Qualcomm ad Atom di Intel e posizionandosi come diretto concorrente di quest’ultimo nella sempre più economicamente attraente idea del computing ubiquo, delle batterie che durano tanto e della potenza a portata di mano. E di tasca.
Frequenza di clock a 1 GHz (sarà presto 1,5 GHz), logica multi-core, supporto alla connettività wireless e in mobilità 3G, WWAN, Bluetooth e Wi-Fi, Snapdragon viene quasi spinto ai limiti della sua scalabilità architetturale come definita dal produttore (schermo 12 pollici, risoluzione 1440×900 WSXGA) nel Firstbook di Wistron , il primo netbook (firstbook, o qualsiasi altro “book”si voglia) basato su Linux a integrare appunto il processore ARM di Qualcomm.
Dotato di schermo widescreen da 11,1 pollici, Firstbook è al momento più uno showcase per Snapdragon che altro, senza notizie sul prezzo o eventuale periodo di disponibilità comunicati dalla casa taiwanese che lo produce.
Qualche dato in più si conosce al contrario su U123 , netbook in via di commercializzazione da parte di MSI entro il prossimo 11 aprile. In questo caso le specifiche parlano di processore Atom N280 a 1,66 GHz, chipset Intel 945GSE, 1 Gigabyte di memoria DDR2 e capacità di storage variabili tra 80, 120 o 160 Gigabyte su disco con form factor da 2 pollici e mezzo.
U123 integra poi uno schermo da 10 pollici con risoluzione da 1024×600, un lettore di schede di memoria tuttofare e tre porte USB. La connettività è garantita dalla connessione Wi-Fi (802.11n), volendo si può anche avere il Bluetooth e magari aggiornare la cam integrata portandola da 1,3 a 2 megapixel. Inizialmente distribuito con un prezzo di 49.800 yen (375 euro), U123 fa girare il rodato ma sempre valido sistema operativo Windows XP in versione Home.
Restando in materia di sistemi operativi sui netbook, ad Acer le cose non vanno altrettanto bene: due clienti americani hanno citato in giudizio la società di Taiwan per aver fornito loro notebook dal costo inferiore a 600 dollari, dotati di Windows Vista Premium ma senza una adeguata dotazione di memoria per far sentire quest’ultimo a proprio agio.
In attesa che le supposte meraviglie di Windows 7 si palesino anche sui PC meno dotati, Acer dovrà rispondere sul perché ha venduto i modelli Aspire 4520 e 5458 con meno RAM di quanto il sistema operativo chiedesse, costringendo gli inviperiti Plaintiffs Lora e Clay Wolph a subire crash, blocchi e lentezza estrema nell’utilizzo della macchina nonostante gli oltre 560 dollari sborsati per l’acquisto.
Alfonso Maruccia