Recensioni false: Facebook elimina 16.000 gruppi

Recensioni false: Facebook elimina 16.000 gruppi

In seguito al sollecito dell'autorità antitrust del Regno Unito, Facebook ha rimosso 16.000 gruppi creati per la compravendita di recensioni false.
Recensioni false: Facebook elimina 16.000 gruppi
In seguito al sollecito dell'autorità antitrust del Regno Unito, Facebook ha rimosso 16.000 gruppi creati per la compravendita di recensioni false.

Il social network di Mark Zuckerberg non viene utilizzato solo per diffondere fake news, ma anche per la compravendita di recensioni false. In seguito alla richiesta della Competition and Markets Authority (CMA), l’autorità antitrust del Regno Unito, Facebook ha rimosso 16.000 gruppi creati solo per attuare questa pratica commerciale ingannevole.

Commercio di recensioni false su Facebook

L’iniziativa della CMA è stata avviata a fine giugno 2019 con l’obiettivo di contrastare la pubblicazione online di recensioni false. L’autorità ha chiesto a Facebook di compiere azioni per arginare il fenomeno. L’azienda di Menlo Park ha successivamente (gennaio 2020) rimosso i contenuti segnalati e altri simili per un totale di 188 gruppi e 24 account. La stessa “pulizia” è stata eseguita su Instagram a maggio 2020.

La CMA ha tuttavia scoperto che le attività di compravendita di recensioni false continuano ancora sul social network, chiedendo quindi un intervento immediato. Stavolta sono stati eliminati 16.000 gruppi, un numero decisamente superiore al precedente. Facebook ha inoltre promesso di introdurre alcune modifiche ai suoi sistemi per identificare e rimuovere questo tipo di contenuti:

  • sospensione o ban degli utenti che creano ripetutamente gruppi che promuovono, incoraggiano o facilitano recensioni false e fuorvianti
  • introduzione di nuovi processi automatizzati per migliorare il rilevamento e la rimozione dei contenuti
  • filtro nella funzione di ricerca per gruppi che trattano recensioni false

La CMA evidenzia però che Facebook ha impiegato oltre un anno per cercare di risolvere il problema. Quando diventerà operativa la nuova Digital Market Unit e verrà approvata una normativa più aggiornata, le piattaforme che dominano il mercato dovranno rispettare un severo codice di regolamentazione.

Fonte: CMA
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Pubblicato il 10 apr 2021
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