Ring porta la crittografia end-to-end per i video in tutto il mondo

La crittografia end-to-end per i dispositivi Ring

Conclusa la fase di test che per alcuni mesi ha coinvolto solo gli Stati Uniti, la funzionalità è ora disponibile a livello globale.
La crittografia end-to-end per i dispositivi Ring
Conclusa la fase di test che per alcuni mesi ha coinvolto solo gli Stati Uniti, la funzionalità è ora disponibile a livello globale.

Con l’annuncio di oggi, Ring offre ai suoi clienti e utenti la possibilità di attivare la crittografia end-to-end per i video catturati dai dispositivi di sorveglianza proposti: si conclude dunque la fase di test avviata all’inizio dell’anno solo oltreoceano, dando il via a un rollout globale.

Ring porta la crittografia E2E in tutto il mondo

L’obiettivo è quello di andare incontro alle esigenze manifestate sul fronte della privacy, garantendo che quanto inquadrato dagli apparecchi sia visibile solo a chi effettivamente vive lo spazio domestico in cui sono installati.

Nei mesi scorsi abbiamo annunciato un’anteprima tecnica della crittografia end-to-end per i video, negli Stati Uniti. Oggi siamo orgogliosi di comunicare che la fase di test è conclusa e che stiamo espandendo la disponibilità della caratteristica ai clienti di tutto il mondo.

Dalle pagine pagine del supporto ufficiale (a cui rimandiamo per il processo di configurazione) apprendiamo che la tecnologia non è disponibile in Belgio e che i dispositivi compatibili sono i seguenti: Ring Video Doorbell Pro, Ring Video Doorbell Pro 2, Ring Video Doorbell Elite, Ring Floodlight Cam, Ring Floodlight Cam Wired Pro, Ring Floodlight Cam Wired Plus, Ring Spotlight Cam Wired, Ring Stick Up Cam Plug-In, Ring Stick Up Cam Battery, Ring Stick Up Cam Elite, Indoor Cam Ring. Esclusi i videocitofoni e le videocamere con alimentazione a batteria.

Fonte: Ring
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Pubblicato il 13 lug 2021
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