Roma – “Metodo di cifratura e decifrazione trasparente per un sistema di gestione documentale elettronica”. Questo il titolo del brevetto che in queste ore viene rivendicato dalla Maz Technology, una semisconosciuta azienda californiana.
Il suo brevetto, richiesto nel 1998, copre le funzionalità di una grande varietà di software, applicativi e processi di sicurezza. E alla Maz lo sanno bene, tanto che intendono chiedere royalty a tutti. I manager dell’azienda hanno già iniziato a distribuire lettere di richiesta e diffida ad alcuni pesci medio-piccoli del settore, probabilmente per tastare il terreno prima di passare ai giganti della sicurezza.
La rivendicazione di Maz incontra però l’ostilità delle altre imprese che ritengono che sia stata brevettata una tecnica già in uso ben prima della richiesta di brevetto e sulla quale è ora improponibile rivendicare una proprietà. E coloro che sono stati contattati dalla Maz ora preannunciano battaglia.
PC Dynamics, che sviluppa un sistema di cifratura noto come Safehouse per Windows, ha ricevuto la richiesta di 25mila dollari per la licenza d’uso della tecnologia che l’azienda stessa ha sviluppato… Stessa storia per la Envoy Data, altra società del settore.
Secondo Peter Avritch, presidente di PC Dynamic, il brevetto “è molto ampio e copre quasi tutto ciò che salva file cifrati su disco. Potrebbe riguardare tutto, dai portatili sicuri alla cifratura elettronica”. “Naturalmente – ha affermato Avritch – con tutta la necessità che c’è di cifratura è ridicolo che arrivi qualcuno così tardi a reclamare diritti sull’intero settore”.