Washington (USA) – Presto negli Stati Uniti verranno varate nuove leggi a protezione della salute degli operatori che lavorano davanti ad un computer molte ore al giorno.
Obiettivo della Occupational Safety and Health Administration del ministero della Sanità statunitense è ridurre il più possibile l’incidenza delle malattie e dei danni provocati dal computer. L’uso di posture errate o di tastiere, monitor e mouse non ergonomici, infatti, provoca conseguenze sulla salute a quasi due milioni di persone ogni anno in tutti gli States.
L’insieme delle proposte ha un sapore rivoluzionario perchè costituisce un complesso di regole di tutela comprendenti anche leggi pre-esistenti, e che si colloca un pO’ come la “carta del lavoratore hi-tech”. Secondo il ministro del Lavoro, Alexis Herman, intervistato dalla televisione sulla materia, “le patologie ai muscoli e alle ossa che derivano dal lavoro sui computer, come i problemi alla schiena o la sindrome del tunnel carpale, sono i danni alla salute più costosi e, tra tutti, i più facilmente prevenibili”.
Le nuove regole riguarderanno quasi due milioni di imprese e il costo di adeguamento per ciascuna è stimato in 150 dollari all’anno per ogni postazione di lavoro per un totale, in un anno, di 4,2 miliardi di dollari. I risultati attesi sono un dimezzamento dei danni alla salute e un risparmio per l’economia americana di 9 miliardi di dollari all’anno.