Roma – Sugli operatori europei incombe la scure della Commissione Europea, che sembra sempre più decisa a risolvere una volta per tutte la questione del caro-roaming. Nella speranza di frenarla, sei operatori europei hanno deciso di consorziarsi per ridurre le tariffe delle telefonate internazionali.
Si tratta di aziende che nel Vecchio Continente raccolgono una clientela complessiva di circa 200 milioni di utenti: Orange , Telecom Italia , Telenor , TeliaSonera , T-Mobile e Wind . I sei hanno concordato di fissare un tetto massimo alle tariffe medie wholesale che ciascun operatore applica agli altri, per la fornitura di servizi di roaming, pari a 45 centesimi di euro al minuto dall’ottobre 2006 e a 36 centesimi al minuto dall’ottobre 2007.
Gli operatori si impegnano – recita un comunicato congiunto – a riversare i benefici di questa riduzione agli utenti finali, attraverso riduzioni dei prezzi al dettaglio, nel modo più completo e rapido possibile, in ragione delle dinamiche di mercato. Questa iniziativa preparerà la strada ad un abbattimento dell’ordine del 50% delle tariffe medie al dettaglio per servizi di roaming nell’area economica europea.
A questo riguardo – prosegue il comunicato – verrà nominato un organismo indipendente incaricato di condurre revisioni sull’applicazione delle riduzioni ai prezzi medi dei servizi di roaming nel gruppo di operatori. Tale
organismo indipendente pubblicherà, con cadenza semestrale, un indice che evidenzierà l’andamento dei prezzi praticati all’utenza finale a livello di tutta l’area economica europea.
Il tetto massimo delle tariffe all’ingrosso sarà praticato “a condizioni di reciprocità” a tutti gli operatori che si manifesteranno disponibili ad applicarlo. Una soluzione che sembra andare incontro alle richieste della Commissione Europea e all’iniziativa dell’Erg (European Regulators Group), per l’introduzione di una regolamentazione sulle tariffe del roaming internazionale.
Dario Bonacina
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Nasce Publiright
Nasce il progetto publiright, un forum in cui poter postare la tua opinione sui problemi nel mondo della information technology. Discutiamo, troviamo una soluzione e proponiamola in massa alle associazioni dei consumatori. In tanti possiamo fare qualcosa:http://www.publiright.tkVenite anche voi a dire la vostra...AnonimoLink errato --> corretto
corretto -->Nella pagina http://www.asainformatica.it/privacy/ viene indicato il link:http://www.asainformatica.it/privacy/privacy/dpss.pdfche restituisce un 404 not found.Il link corretto è :http://www.asainformatica.it/privacy/dpss.pdfAnonimoE' un articolo SPAM?
per fare pubblicità a questa ASA?? ma che è poi ... BOH!!ALERT-ALERT!!PI....è in decadimento progressivo.... (ghost)AnonimoRe: E' un articolo SPAM?
Domani fate pubblicità al mio sito....AnonimoRe: E' un articolo SPAM?
- Scritto da: > Domani fate pubblicità al mio sito....Se lo segnali e merita, lo inseriscono tra i siti da visitare.Se sei capace di scrivere un articolo pubblicabile, potresti anche apparire in questa rubrica.Invece fare i sarcastici non serve a nulla.AnonimoRe: E' un articolo SPAM?
- Scritto da: > - Scritto da: > > Domani fate pubblicità al mio sito....> > Se lo segnali e merita, lo inseriscono tra i siti> da> visitare.> Se sei capace di scrivere un articolo> pubblicabile, potresti anche apparire in questa> rubrica.> Invece fare i sarcastici non serve a nulla.oddio... anche il sarcasmo ha il proprio spazio.ma non farei un simile complimento a quel commento.AnonimoRe: E' un articolo SPAM?
- Scritto da: > Domani fate pubblicità al mio sito....ok, inizia a dire qualcosa di interessante ed utile e sottoponilo, come fanno altri, alla redazione.AnonimoRe: E' un articolo SPAM?
- Scritto da: > per fare pubblicità a questa ASA?? ma che è poi> ...No e' una lettera, hai notato "(PI - Lettere)"?> ALERT-ALERT!!> PI....è in decadimento progressivo.... (ghost)Se sei piu' bravo puoi scrivere la tua lettera a PI da far pubblicare.Attendiamo fiduciosi di leggerti.AnonimoRe: E' un articolo SPAM?
- Scritto da: > per fare pubblicità a questa ASA?? ma che è poi> ...> BOH!!sarebbe stato spam se ti avesse mandato una mail.così fa informazione e un po' di pubblicità indiretta.di qualcosa di interessante che serva alle aziende e manda una mail.se sarà interessante magari te la pubblicano > ALERT-ALERT!!> PI....è in decadimento progressivo.... (ghost)mavvafff (anonimo)AnonimoErrore nella FAQ!
Mi sembra che nella FAQ della ASA ci sia un errore grave (tanto più grave visto che si tratta di una società di consulenti): c'è scritto che non va spedita una lettera nei casi previsti dal "paragrafo" (ma non si diceva "articolo"?) 24 lettera D del DL 196/2003, dove però si dice solo che non è richiesto il consenso (art. 23). Il che non esclude che vada trasmessa l'informativa all'interessato (art. 13), e questo comporta in ogni caso l'invio di una lettera (l'informativa "orale" è ammessa ma impraticabile, perché va comunque documentata).AnonimoRe: Errore nella FAQ!
Tieni presente che l'informativa può essere comunicata anche attraverso una dicitura a calce delle fatture.AnonimoRe: Errore nella FAQ!
- Scritto da: > Tieni presente che l'informativa può essere> comunicata anche attraverso una dicitura a calce> delle> fatture.Non proprio. L'informativa deve essere innanzi tutto adeguata.poi deve contenere tutta una serie di contanuti che impediscono di fatto il ridurla ad una semplice riga ; l'informativa è un atto complesso ma sopratutto lungo.é possibile pero' richiamare il luogo dove è reperibile l'informativa completa, ovvero è possiible emettere un informativa "breve" nei vari documenti e in questa informativa dare indicazioni su come reperire l'informativa completa, ideale sarebbe su internet, non potendo pagare unapagina di giornale.io uso un sito fatto apposta , che ha lo stesso nome dell'informativa e la cosa mi soddisfa.AnonimoRe: Errore nella FAQ!
Ok, aggiorno la faqAnonimoRe: Errore nella FAQ!
- Scritto da: > > - Scritto da: > > Tieni presente che l'informativa può essere> > comunicata anche attraverso una dicitura a calce> > delle> > fatture.> Non proprio. > L'informativa deve essere innanzi tutto adeguata.> poi deve contenere tutta una serie di contanuti> che impediscono di fatto il ridurla ad una> semplice riga ; l'informativa è un atto complesso> ma sopratutto> lungo.> é possibile pero' richiamare il luogo dove è> reperibile l'informativa completa, ovvero è> possiible emettere un informativa "breve" nei> vari documenti e in questa informativa dare> indicazioni su come reperire l'informativa> completa, ideale sarebbe su internet, non potendo> pagare unapagina di> giornale.> io uso un sito fatto apposta , che ha lo stesso> nome dell'informativa e la cosa mi> soddisfa.mhh... interesting. e dici che posso mettere l'informativa "breve" in fattura e fare riferimento al sito?ma non posso dare per scontato che tutti usino internet, no?AnonimoRe: Errore nella FAQ!
- Scritto da: > Mi sembra che nella FAQ della ASA ci sia un> errore grave (tanto più grave visto che si tratta> di una società di consulenti): c'è scritto che> non va spedita una lettera nei casi previsti dal> "paragrafo" (ma non si diceva "articolo"?) 24> lettera D del DL 196/2003, dove però si dice solo> che non è richiesto il consenso (art. 23). Il che> non esclude che vada trasmessa l'informativa > all'interessato (art. 13), e questo comporta in> ogni caso l'invio di una lettera (l'informativa> "orale" è ammessa ma impraticabile, perché va> comunque> documentata).intendi che si spedisce ma attendendosi un silenzio-assenso, giusto?AnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
L'articolo in s'e' e' gia di s'e' uno spam ma questo e' gia chiaro a tutti i lettori.Quello che invece i piu' attenti rilevano, leggendo detto articolo che le richiamate "FAQ" cui al rispettivo link, e' con quanta superficialita' e approsimmazione, facendo cosi' disinformazione e non informazioni, viene trattata la materia e il medesimo iter.Tanto che questo Stefano Zanola, autore dell'articolo che altresi' tira in ballo un'ipoterica azienda - ove asserisce di operare come terzo - con ragione sociale ASA Informatica, sembra che la tematica in s'e' e il rispettivo iter sia come fosse un bene o un servizio prodotto a catena.Insomma, a leggere Stefano Zanola, quanato oggetto dell'articolo, sembra che sia come vendere al banco un PC o una lavatrice, cosi' coem fanno nel loro "punto vendita", tanto che nelle rispettive FAQ non mancano nel trasmettere, al pubblico (!) perche' l'articolo che le citate FAQ si rivolgono al pubblico e pertanto a chi non esperto della tematica, in modo subdolo quanto tutto cio' sia subito fatto, semplice e gratuito. Tanto che d'apprima di primo achitto scrive: "Ma è veramente così COSTOSO e DIFFICILE fare questo adeguamento?Assolutamente no: esiste un documento ufficiale (300Kb, clicca per scaricare), pubblicato dal garante della privacy che è composto di sole 17 pagine e include tutta la modulistica necessaria."Per poi, senza aggiungere altro e avendo cosi' provveduto a lanciare l'esca, in ultimo precisare:"Ovviamente ricordate che non basta compilare un modulo per essere in regola, anzi, si rischia di essere multati per aver dichiarato il falso!"Scrivendo infine nel suo stesso articolo, che come esperti era per lo meno doveroso approfondire quanto invece solo lamenta, la seguente esclamazione: "Mah, che altro dire..." tanto cosi' come farebbe qualsiasi commesso di un grande magazzino, ma non di sicuro un esperto (!), quando di solito ha di fronte un consumatore finale che lamenta disfunzioni nell'oggetto che ha appena acquistato.Se chi e' utente e cliente finale di tal genere di improvvisati consulenti, e' dir poco pregare che Dio ce ne guardi ad averne a che fare. Dall'altra, sicuramente, non fanno di certo gran figura n'e' tal Stefano Zanola e tanto meno la, di lui, citata ASA Infomatica ma questi sono affare loro mentre non sono solo affari loro al danno che invece certe sortite creano al settore.In ultimo e' da notare quanto i citati sono informati, attenti e ligi alle Leggi e norme vigenti, al punto che sul loro sito non risulta da nessuna parte nemmeno la partita i.v.a. cui per obbligo fiscale sono invece tenuti a citare in riguardo della loro attivita', risultando invece solo quanto sotto riportato:"ASA Informatica - Via Padana Superiore, 48/R - 25035 Ospitaletto (BS)Tel: +39.030.6840.580 - Fax: +39.030.8360.890EMail: infoasa@asainformatica.it"Insomma, spazzatura.AnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
- Scritto da: > > L'articolo in s'e' e' gia di s'e' uno spam ma> questo e' gia chiaro a tutti i> lettori.Della serie "so cosa e' lo spam" ahahahhaFigurati cosa sai della privacy :DAuguri ehAnonimoSPAM ma almeno l'Italiano...
Redarre ?!?!?http://www.bellacopia.com/dubbi.htm#c10Anonimobtw confermo
da me le cose stanno piu' o meno cosi', meno male per tutti che io le pw le conosco se no col cavolo che lavorerebbe il mio ufficioAnonimoRe: btw confermo
- Scritto da: > > da me le cose stanno piu' o meno cosi', meno male> per tutti che io le pw le conosco se no col> cavolo che lavorerebbe il mio> ufficioallora è organizzato col menga.ognuno ha la propria postazione.le informazioni che devono essere condivise possono stare sul file server e avere directory profilate o gestite a gruppi le informazioni che sono solo del lavoro del singolo, stanno li.eventualmente si può usare una replica apposita se il file in gestione al singolo è comodo sulla sua postazione ma utile a tuttile soluzioni tecniche ci sono e , sinceramente, sono applicabilissime.certo che se la gente non collabora o pensa come te... allora è difficilissimo.è come se la gente fosse infastidita dalle maniglie sulle porte... "ma perchè devo sempre piegare qui? ieri c'era solo il buco nel muro!"dahAnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
Se l'adeguamento alla normativa viene effettuato utilizzando gli stessi standard qualitativi applicati allo sviluppo dei siti internet siamo a posto...AnonimoDisinformaPrivacy...
Mi sembra un articolo riccamente pubblicitario. Mi occupo di InfoSecurty Management e affrontare il problema privacy/security all'accqua di rose mi sembra veramente disinformativo. Questo fantomatico consulente "salvatore dei frodati", dovrebbe prima informarsi un pò e poi scrivere eventualmente un articolo. Poi si dice che in internet bisogna stare attenti... figuriamoci chi capita su questo sito! ( Anche il link al suo software!!)Per quanto riguarda la lettera pubblicata da PI, beh ragazzi, potevate buttarci un occhio prima! Di solito il livello è alto, ma questa...Un vostro assiduo lettore.FabioAnonimoRe: DisinformaPrivacy...
> Per quanto riguarda la lettera pubblicata da PI,come dicevo prima in azienda da me le cose vanno esattamente come descritto. dire che non ci sono problemi e che tutto va per il meglio mi sembra sbagliatissimoAnonimoRe: DisinformaPrivacy...
Ci hai reso edotti della tua superiore conoscenza. Che ne pensi di condividerla con noi, scrivendo qualcosa di interessante, e non le solite critiche?Per quanto ne penso io, con una legge così articolata, il Garante Privacy dovrebbe metterci a disposizione strumenti (software, se possibile) di ausilio: questionari, guide passo-passo, gestionali.AnonimoRe: DisinformaPrivacy...
> Per quanto ne penso io, con una legge così> articolata, il Garante Privacy dovrebbe metterci> a disposizione strumenti (software, se possibile)> di ausilio: questionari, guide passo-passo,> gestionali.A parte Gestionali e software, che non ne vedo il motivo, tutto quel che cerchi è sul sito del garante, e non solo..opazzRe: DisinformaPrivacy...
- Scritto da: opazz> > Per quanto ne penso io, con una legge così> > articolata, il Garante Privacy dovrebbe metterci> > a disposizione strumenti (software, se> possibile)> > di ausilio: questionari, guide passo-passo,> > gestionali.> > A parte Gestionali e software, che non ne vedo il> motivo, tutto quel che cerchi è sul sito del> garante, e non> solo..Si OK il sito del garante ma ci vorrebbe qualcosa di piu' schematico e soprattutto senza doversi tradurre dei papiri dal legalese all' italiano....Non che sia impossibile ma si guadagnerebbe in sveltezza.AlessandroxAnche il Sig. Stefano ha le idee..
..confuse..In ordine.. L'informativa-spamMoltissime aziende hanno iniziato a inviare a tutti i loro clienti e fornitori lettere d'informativa, da restituire firmate per l'accettazione del trattamento dati. In realtà il consenso scritto non è necessario per i normali dati atti a finalità commerciali. Ma poi qualcuno inizia a pensare che se lo fanno anche le banche un motivo c'è, e anche lui inizia. Spedisce altri fax, magari sostituendo l'intestazione della banca con la sua, poi manda le risposte, ma intanto ne arrivano ancora, e ancora, e ancora... E' più corretto dire, per tutti i normali atti che hanno un assolvimento di un obbligo di legge o comunitario, ad esclusione di trattamento di dati sensibili.Se parliamo di dati commerciali, qui in italia si pensa subito ad iniziative di direct marketing.. La foresta dei post-itProvate a dire vostri dipendenti che la loro password-nome-del-gatto non va bene perché deve contenere tutta la tabella ASCII e dopo una settimana scoprirete che, appesi a tutti i monitor dell'azienda, sono comparsi misteriosi post-it. Ma non era forse più semplice cambiare ogni mese il nome al gatto? L'imposizione di una password di 8 caratteri da cambiare ogni 6 mesi, o in rari casi (se trattamento di dati sensibili ridotto a 3 mesi) è così difficile? La busta infernaleÈ stata messa nella cassaforte ignifuga con tutte le password, ma alle 9.20 l'impiegato A ha dimenticato la sua vecchia pass; apri la cassetta, apri la busta, trova la pass, risigilla la busta, richiudi la cassetta. Alle 10.20 arriva il tecnico che deve far manutenzione al server; apri la cassetta, la busta etc... Alle 12.10 c'è chi va in pausa pranzo lasciando aperto sul desktop un documento che serviva al capo; apri la cassetta... Alle 14 torna a chiedere la pass il tecnico che ha riavviato il server, alle 14.20 parte uno screensaver sul PC di A dove sta lavorando B perchè nel suo ufficio stanno imbiancando etc...Vi assicuro che dopo una settimana la situazione è: cassetta sempre aperta, fotocopie del foglio di pass sparse sulla scrivania, impiegato B che conosce la pass di A, C e D ma non la sua, busta spedita per errore alla filiale in Guatemala etc... Nessuno ha detto a questa gente che esiste una pass di supervisore? E chi se non lei consulente doveva indicarglielo? I vampiri della privacySi sono create un sacco di società che vendono la privacy come software, abbonamenti, o come fascicoli prestampati di centinaia di pagine. Molto spesso queste società non si preoccupano di operare l' "adeguamento" e quindi lasciano il cliente nella stessa identica situazione di prima e con in mano una dichiarazione falsa, perché non implementata. Forse farò parte di questo gruppo di persone, ma dato che si sono rivolte a me aziende che hanno qualche milione d'euro di fatturato, ed un Sig. Reparto dei Sistemi informativi e del Personale, se una volta indicato che devono fare le dovute cose, non le fanno, beh certo non posso certo obbligarli tirandogli gli orecchie..I miei clienti sanno benissimo, a cosa vanno incontro ad esempio per omessa informativa, o per non applicazione dell'allegato B.Bisogna poi dividere l'attività: c'è quella consulenziale che ti analizza i problemi e te li evidenzia, c'è quella operativa che ti dice "TI METTO TUTTO A NORMA". Bisogna vedere cosa un cliente ti chiede. Soprattuto nel secondo caso dovresti avere un cliente che accetta che ogni mese almeno vai a verificare che tutto sia ancora in regola...Di proroga in proroga, questa legge ha assunto i contorni di burla per il cittadino. Eppure molti clienti che ho, notano appunto questa connotazione.Però non si rendono conto che parte di quanto adesso devono/dovrebbero applicare era già contenuto nella legge 675/96, senza contare il "famoso" per gli addetti ai lavori, DPR 318/99, l'equivalente dell'attuale allegato B.Quindi molte aziende stanno rincorrendo in tutta fretta la messa a norma..Beh se almeno per la 675 avessero fatto qualcosa, forse adesso non sarebbero dovute "correre" ai ripari.opazzPrivacy == Ruberia Generale
Per molte ditte l'adeguamento alla "privacy" e` significato in pratica doversi sottomettere a uno/piu` sfruttatori che gli hanno fatto sostituire l'intero parco macchine (monitor, hub, router e cablaggi inclusi..) con la scusa che l'hardware vecchio non sarebbe sicuro.Il tutto con spese esorbitanti di decine di migliaia di euro che normalmente i vari "capi" non vorrebbero sentirne parlare neanche ne andasse del crollo della sede aziendale... ma siccome c'e` la legge hanno paura che qualcuno piu` cattivo di loro li venga a cercare e cosi` pagano silenziosamente, beata ignoranza.AnonimoRe: Privacy == Ruberia Generale
- Scritto da: > Per molte ditte l'adeguamento alla "privacy" e`> significato in pratica doversi sottomettere a> uno/piu` sfruttatori che gli hanno fatto> sostituire l'intero parco macchine (monitor, hub,> router e cablaggi inclusi..) con la scusa che> l'hardware vecchio non sarebbe> sicuro.> Il tutto con spese esorbitanti di decine di> migliaia di euro che normalmente i vari "capi"> non vorrebbero sentirne parlare neanche ne> andasse del crollo della sede aziendale... ma> siccome c'e` la legge hanno paura che qualcuno> piu` cattivo di loro li venga a cercare e cosi`> pagano silenziosamente, beata> ignoranza.Proprio così. Spero solo che questa ignoranza cominci un pò a scemare (scemerà comunque, prima o poi: magari sarà un pò troppo poi, ma cavolo se scemerà!....) E comunque sta già scemando eccome! Assieme a tante altre forme di parassitismoAnonimoRe: Privacy == Ruberia Generale
- Scritto da: > Per molte ditte l'adeguamento alla "privacy" e`> significato in pratica doversi sottomettere a> uno/piu` sfruttatori che gli hanno fatto> sostituire l'intero parco macchine (monitor, hub,> router e cablaggi inclusi..) con la scusa che> l'hardware vecchio non sarebbe> sicuro.> Il tutto con spese esorbitanti di decine di> migliaia di euro che normalmente i vari "capi"> non vorrebbero sentirne parlare neanche ne> andasse del crollo della sede aziendale... ma> siccome c'e` la legge hanno paura che qualcuno> piu` cattivo di loro li venga a cercare e cosi`> pagano silenziosamente, beata> ignoranza.Se i capi sono ignoranti, è giusto che "paghino".Bastava guardarsi il sito del garante, leggersi la legge e soprattutto l'allegato B per capire quali misure adottare (tempo massimo impiegato: una - DUE ore ... MEZZA giornata?): non si parla di hub, monitor, e cablaggi e non c'è bisogno di reclutare un cacchio di consulente privacy per capirla.Le aziende con gestione scarsa, o cambiano o devono soccombere, se vogliamo risollevare il Paese.AnonimoRe: Privacy == Ruberia Generale
- Scritto da: > Se i capi sono ignoranti, è giusto che "paghino".> > Bastava guardarsi il sito del garante, leggersi> la legge e soprattutto l'allegato B per capire> quali misure adottare (tempo massimo impiegato:> una - DUE ore ... MEZZA giornata?): non si parla> di hub, monitor, e cablaggi e non c'è bisogno di> reclutare un cacchio di consulente privacy per> capirla. > Le aziende con gestione scarsa, o cambiano o> devono soccombere, se vogliamo risollevare il> Paese.Si OK pero' nelle aziende l' informatica e tutto cio' che ad essa e' correlato e' spesso pochissimo compresa, si vva poco aoltre la comprensione del funzionamento del FAX ...Pretendere che il consulente ICT sia una persona onesta e' fantascienza? Anzi se gli fa risparmiare un po' sugli acquisti puo' aumentare un po' i propri margini di guadagno... a meno che non sia anche rivenditore HW, allora si c'e' da diffidare SEMPRE.AlessandroxPrivacy == Assenza di Privacy
Comunque il risultato finale dell'operazione privacy e` evidentemente stato che, se prima ci sputtanavano senza dirlo, adesso ci sputtanano dopo averci fatto firmare 4 fogli inutili. L'essere sputtanati non e` mai in discussione naturalmente visto che se non firmi i fogli di autorizzazione allo sputtanamento non puoi usufruire del servizio in questione.Si lo so che la legge...Ma di fatto fanno cosi`. Denunciateli voi se ne avete voglia, io di lavoro ne ho gia` uno...AnonimoRe: Privacy, il caos nelle lettere
Il testo "informativo" predisposto da Stefano appare un po' troppo approssimativo!- come è già stato correttamente rilevato da altri, l'informativa va sempre resa (meglio in forma scritta per esigenze di documentazione; - non è sempre necessaria la notifica al garante per il trattamento di dati sensibili: esistono delle esenzioni (ad esempio, per gli avvocati,per restare nell'ambito della casistica indicata nel paragrafo sui dati sensibili)e chiudo qui per esigenze di tempo....Beato Stefano che puyò lavorare "pro bono"... ma i suoi "clienti" sono davvero così fortunati???Anonimosecondo voi
secondo voi i trusted computing sara reso illegale per via della privacy o sara visto come il protettore e tutore dei dati personali visto cripterà anche lo sfondo del desktop?la questione secondo me non è banale perche qualche politico ingorante sull'argomento potrebe proporre una legge che...p.s. punto informatico non ha alcuna responsabilità riguardo questo mio post ma solo io stessoMandarXRe: Privacy, il caos nelle imprese
Davvero davvero perplesso. Qua mi sembra che siamo tutti dei professionisti, ma ognuno con un punto di vista diverso dovuto soprattutto al diverso target di utenza. Facciamo a capire. Il problema oggi non è la grossa azienda, capace e soprattutto con le risorse per implementare una rete client server vera. Il 70% del mercato sono reti punto punto, senza server. Uffici che hanno una media di 4-5 macchine non c'è l'anno un server dedicato, in particolare ci sono diverse piccole aziende che a volte di Pc ne hanno 3. In questa situazione, il consulente è esterno. Cambiare le password significa chiamare il consulente (e spendere). Cambiare una password significa rimpostarla su tutti i pc (pena fine delle condivisioni). Per non parlare dell'impatto che la legge 196 ha su queste piccole imprese. Non si può fare di tutt'erba un fascio. Ho facco diversi adattamenti, firewall, software hardware. Di certo la situazione non è semplice. Il software presente nelle piccole imprese non ci permette di adattarci. Spesso si trova ancora w98 in imprese che fanno fatica a stare a galla a cui è difficile chiedere di sostituire un sistema come w98 che per la legge sulla privacy andrebbe messo al bando. Non mi dite che in una piccola azienda qualcuno di voi riesce a convincere e ad implementare una rete client server con 2003 server e active directory. ah ahE per l'amor del cielo non mi cacciate la storia di linux perchè al momento non è proprio il caso. I software presenti nella maggior parte delle piccole aziende richiede windows quindi.... è inutile far polemiche. Questo è questo dobbiamo risolvere. Probabilmente un grosso aiuto ci verrà da windows vista che in una delle sue versioni ha un AD in versione ridotto. Ad oggi.... Se entrano in una piccola azienda per un controllo con i prosciutti sugli occhi guardano solo dritto a tolleranza zero.... la fanno chiudere nel 90% dei casi.AnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
E tu pensi che in una azienda del genere fanno trattamento di dati su supporti elettronici?Uhm può darsi, ma sul classico gestionalino, il quale presumibilmente ha la sua autenticazione.In tal caso è sufficiente implementerla a livello di gestionale il cambio password. Alcuni lo fanno già, tipo Zucchetti AdHoc e quant'altro..Se invece non fanno trattamento elettronico dei dati, il problema neanche si pone.opazzRe: Privacy, il caos nelle imprese
- Scritto da: opazz> E tu pensi che in una azienda del genere fanno> trattamento di dati su supporti> elettronici?> > Uhm può darsi, ma sul classico gestionalino, il> quale presumibilmente ha la sua> autenticazione.> > In tal caso è sufficiente implementerla a livello> di gestionale il cambio password. Alcuni lo fanno> già, tipo Zucchetti AdHoc e> quant'altro..> > Se invece non fanno trattamento elettronico dei> dati, il problema neanche si> pone.Noi in azienda abbiamo il server con W2K e servizi terminal.Le postazioni client le abbiamo aggiornate tutte a XP Pro.Il ns gestionale (Passpartout 3000) avrebbe una sua gestione di password, ma ancora non l'abbiamo attivata, come anche le password sulle macchine locali.E questo perche' da noi molti pc vengono utilizzati da diverse persone, spesso anche contemporaneamente, e proprio non saprei come gestire l'accesso tramite password nel ns caso.Per il resto abbiamo fatto tutti i "compitini" del caso (compreso abbandonare W98 ed rottamare alcuni client che, pur funzionando BENISSIMO, avevano ancora W95, tanto accedevano tutti ai servizi terminal e tutto girava e restava sul server...), ma proprio non vedo come implementare delle password su macchine che ogni 30 sec vengono usate da operatori diversi...The FoXRe: Privacy, il caos nelle imprese
Uhm se ho capito bene, avevi delle postazioni W9x che si collegavano al server tramite terminal e in questo c'era gestionale e quant'altro trattava i dati...La domanda che nasce spontanea e': perchè te ne sei disfatto?L'autenticazione informatica necessaria per il trattamento ti era data dal server ed eventualmente dal gestionale.A livello di accesso fisico sul PC W9x potevi, ma non era necessario, implementare un profilo di gruppo, individuati nei tal incaricati.Penso che questo (se ho ben capito la situazione) sia l'ennesimo caso in cui, la disinformazione prodotta da tantissimi organi massmedia (vedi ad esempio l'idea sbagliata che i windows 95/98 siano fuorilegge di loro natura) ha creato danni.Al massimo riguardo i windows 9x, possiamo fare un inciso sul fatto che Microsoft non rilascierà aggiornamenti di sicurezza critici.D'altra parte penso, che falle per questi sistemi non ne verranno tirate fuori altre, ne infatti gli ultimi worm sfruttano falle di questo sistemi.opazzil signor Zanola è offensivo
il signor Zanola non ha rispetto per le persone con questa sua generalizzazione..."oggi-responsabile-ieri-fattorino " ... forse si adatta a molte realtà, ma non è LA NORMA.anche perchè potrebbe essere "oggi mi devo sparare 'sta burocrazia, ieri sistemista-amministratore, l'altro ieri programamtore, una settimana fa ingegnere informatico"certo, molti, come me, nascono in azienda e non da formazione scolastica.ma non generalizzereiAnonimoRe: il signor Zanola è offensivo
> anche perchè potrebbe essere "oggi mi devo> sparare 'sta burocrazia, ieri> sistemista-amministratore, l'altro ieri> programamtore, una settimana fa ingegnere> informatico"> > certo, molti, come me, nascono in azienda e non> da formazione> scolastica.Mi dispiace che tu non abbia potuto andare a scuola ma il succo del discorso e' che il ruolo di responsabile non pagato per queste incombenze viene passato al piu' "anima candida" dell'azienda.Questa volta pero' si cade mooolto male perche' sono responsabili in solido sia il responsabile dell trattamento dei dati sia il titolare dell'azienda. @^AnonimoRe: il signor Zanola è offensivo
> Mi dispiace che tu non abbia potuto andare a> scuola ma il succo del discorso e' che il ruolo> di responsabile non pagato per queste incombenze> viene passato al piu' "anima candida"> dell'azienda.Che può benissimo rifiutarsi, se la sua mansione lavorativa "non c'azzecca" con quella prevista dalla privacy..> Questa volta pero' si cade mooolto male perche'> sono responsabili in solido sia il responsabile> dell trattamento dei dati sia il titolare> dell'azienda. > @^Esatto.opazzRe: il signor Zanola è offensivo
- Scritto da: opazz> > Mi dispiace che tu non abbia potuto andare a> > scuola ma il succo del discorso e' che il ruolo> > di responsabile non pagato per queste incombenze> > viene passato al piu' "anima candida"> > dell'azienda.> > Che può benissimo rifiutarsi, se la sua mansione> lavorativa "non c'azzecca" con quella prevista> dalla> privacy..Et voilà! opazz dimostra una volta di più di vivere fuori dal mondo! Non solo non capisce un bit di informatica ma neanche del resto (rotfl)AnonimoRe: il signor Zanola è offensivo
- Scritto da: > il signor Zanola non ha rispetto per le persone> con questa sua> generalizzazione...> > "oggi-responsabile-ieri-fattorino " ... forse si> adatta a molte realtà, ma non è LA> NORMA.> Non la farei tanto lunga, da quello che vedo in giro la competenza e' latitante e questo trucco dell'assegnare mansioni a cavolo tutt'altro che remota.> anche perchè potrebbe essere "oggi mi devo> sparare 'sta burocrazia, ieri> sistemista-amministratore, l'altro ieri> programamtore, una settimana fa ingegnere> informatico"> > certo, molti, come me, nascono in azienda e non> da formazione> scolastica.> > ma non generalizzereiNon c'entra la formazione scolastica, dipende dalla persona. Certi individui anche con formazione scolastica danno i punti (in negativo) anche a chi non ce l'ha.citrulloRe: Privacy, il caos nelle imprese
Ma stai scherzando.I dipendenti hanno i loro documenti, le loro e-mail. Ciò ricade pienamente nella legge sulla privacy.AnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
Insisto: REDIGERE, non redarre come dice il sitoAnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
- Scritto da: > Insisto: REDIGERE, non redarre come dice il sitohttp://www.demauroparavia.it/92040AnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
La legge sulla Privacy è solo un inutile e complicato sistema che danneggia le persone serie e le aziende serie ma non protegge persone e soggetti dall'essere spiati costantemente.Guai se avete qualche conoscente o vicino di casa che lavora nelle forze dell'ordine o comunque ha contatti ed il potere di poter intercettare vostri dati, situazioni o movimenti, lo stesso vale per coloro che lavorano o accedono a mezzi di compagnie telefoniche e che conseguentemente possono tracciare la vostra vita e spiare ogni email che voi inviate a chiunque; per non parlare di chi lavora in banca, riesce ad accedere ad informazioni riservate e può fare quello che vuole con tali dati.La privacy è una chimera, si stanno solo parando il culo e complicando la vita ad aziende serie che vogliono soltanto lavorare onestamente, le altre continueranno a fare come prima purtroppo.Per quanto rigurda la diffusione e la tracciabilità quello che asserisco è per esperienza diretta in quanto sono stato vittima di divulgazione di miei dati sensibili sulla mia vita sessuale, da parte dei miei vicini che hanno abusato dei loro poteri in quanto potevano tramite amici e parenti nelle forze dell'ordine e in compagnie telefoniche e come professionisti cioè avvocati accedere e spiare continuamente il mio telefono di casa il cellulare e tutta la mia navigazione su internet; per un certo periodo arrivavano anche telefonate strane a casa sui cellulari dei miei parenti e dei miei conoscenti ed amici; poi dopo qualche tempo sono riuscito a mettere tutto in relazione. Scordatevi la privacy se per amici e vicini avete gente simile ; loro adesso se la ridono io sono sputtanato pur non avendo fatto niente di male! Questa è la giustizia Italiana,questa è la privacy signori!AnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
> Per quanto rigurda la diffusione e la> tracciabilità quello che asserisco è per> esperienza diretta in quanto sono stato vittima> di divulgazione di miei dati sensibili sulla mia> vita sessuale, da parte dei miei vicini che hanno> abusato dei loro poteri in quanto potevano> tramite amici e parenti nelle forze dell'ordine e> in compagnie telefoniche e come professionisti> cioè avvocati accedere e spiare continuamente il> mio telefono di casa il cellulare e tutta la miaForse ti conveniva scrivere sul forum a tema libero, vah.reXistenZRe: Privacy, il caos nelle imprese
Ho sentito infatti altri casi, simili al tuo, e hanno provveduto sia presso il garante della privacy e sia con un esposto (che non e' una querelsa) presso la magistratura.Un caso ecclatante fra i tanti:http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1213631AnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
Proprio per i motivi che hai indicato che per la stessa tua tutela che per l'appunto ti consiglio di esporre in modo ben chiaro e circostanziato in primis al Garante e poi anche facendo un esposto alla Magistratura.Auguri.AnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
- Scritto da: > Ho sentito infatti altri casi, simili al tuo, e> hanno provveduto sia presso il garante della> privacy e sia con un esposto (che non e' una> querelsa) presso la> magistratura.> > Un caso ecclatante fra i tanti:> > http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=12> Ma: una cosa è la riservatezza di un viptutt'altra cosa è la riservatezza (aggiungo io: sacra) dell'"uomo qualsiasi"(cioè non avente vita pubblica).I diritti del vip, a certe condizioni(normativa complessa), possono essere sacrificati a scapito dell'esigenza di cronaca.Entrare nella vita privata di un singolo è ben altra cosa. Concordo sul fatto che chi può controllare (i corrotti di cui dice il ns amico) lo fa come e quando vuole.Se ti tira su sono indignato e solidale.Il tuo errore è stato non investire un pò in avvocati (e consulenti che potessero dimostrare il tutto) quando hai scoperto di essere controllato.D'altronde è anche vero che,se a vessarti è chi ti dovrebbe tutelare... vien da chiedersi:ma di chi mi posso fidare?AnonimoUna precisazione (di Stefano Zanola)
La mia lettera a PI come vedete inizia con:"Mi chiamo Stefano e faccio parte di una piccola società d'informatica che, tra le altre cose, ha aiutato chi ha cercato di adeguarsi alla normativa."Sono un normalissimo sistemista, e questo è ben diverso da "Ne parla un esperto del settore" come introdotto da PI.Con la mia lettera ho solo voluto richiamare l'attenzione su una situazione a dir poco ridicola, dove piccole imprese con un paio d'impiegati e un vecchio PC Win98 (quando va bene) si trovano a litigare con firewalls, cassaforti ignifughe e designazioni di responsabili. La signora "Maria" che fino a ieri "faceva le fatture" oggi può vantarsi di essere "operatore del trattamento", "incaricata della gestione", "supervisore dei locali", "responsabile dei backup" e tante altre altisonanti qualifiche...Questa è la realtà che io vedo ogni giorno. Sono consapevole della complessità della materia e nulla voglio togliere a chi se ne occupa in maniera professionale in situazioni di alto livello. Non è mio desidero essere offensivo ne tantomeno creare ulteriore confusione. Capite però che per la piccole realtà, oltre all'impossibilità di affrontare economicamente l'adeguamento, un piccolo aiuto può essere prezioso. Farò il possibile, con i vostri suggerimenti, per migliorare quella paginetta che curo a tempo perso. Ciò che trovate in allegato è ciò che mi è sembrato utile. E' gratuito e non è stato realizzato da me.Quindi prendete la mia LETTERA per quello che è: un semplice spunto di riflessione.AnonimoRe: Una precisazione (di Stefano Zanola)
> Con la mia lettera ho solo voluto richiamare> l'attenzione su una situazione a dir poco> ridicola, dove piccole imprese con un paio> d'impiegati e un vecchio PC Win98 (quando va> bene) si trovano a litigare con firewalls,> cassaforti ignifughe e designazioni di> responsabili.Accidenti litigare... Ma la signoria Maria non si è mai posta il problema che se per caso il pc prende una sovratensione e si brucia tutto, forse reinserire tutta la contabilità non è cosa da poco?Non sarebbe stato da prima, e ripeto dal 1996, buona creanza l'aver messo le mani avanti soprattuto per atti come questo, prima che venisse fuori l'obbligo per preservare i dati personali? > La signora "Maria" che fino a ieri "faceva le> fatture" oggi può vantarsi di essere "operatore> del trattamento", "incaricata della gestione",> "supervisore dei locali", "responsabile dei> backup" e tante altre altisonanti> qualifiche...Ma quali altisonanti qualifiche.. Certo se gliele facciamo cascare così si sentono in obbligo di far chissa' cosa.. Un salvataggio settimanale non mi sembra che ci voglia tanto ad istruire qualche utente. Un firewall quando il consulente l'ha configurato è quello e per sempre.Le password... E che diamine almeno una volta ogni sei mesi, mica si chiede la laurea...> Questa è la realtà che io vedo ogni giorno. Sono> consapevole della complessità della materia e> nulla voglio togliere a chi se ne occupa in> maniera professionale in situazioni di alto> livello. Non è mio desidero essere offensivo ne> tantomeno creare ulteriore confusione.Complessità? La fanno i consulenti complessa la faccenda.> Capite però che per la piccole realtà, oltre> all'impossibilità di affrontare economicamente> l'adeguamento, un piccolo aiuto può essere> prezioso.Cosa c'è così tanto da spendere per le piccole aziende? Le ricordo che forse dimentica che ad esempio l'autenticazione informatica può essere data anche dal gestionale stesso.opazzRe: Una precisazione (di Stefano Zanola)
Sono perfettamente d'accordo con Stefano.Forse opazz si occupa di grossi sistemi e con i piccoli non ha esperienza. Io tratto sia sistemi piccoli/medi sia sistemi piccoli.Fin quando si tratta dei piccoli/medi, il problema è quasi irrisorio. I backup già ci sono, magari i dischi sono pure in mirror, c'è già un file server dedicato (nella peggiore delle ipotesi in file server dedicato lo sta fancendo un XP), i firewall sono presenti e se c'è da spendere.... si spende. In una ditta piccola il problema si pone eccome. Come al solito chi fa le leggi le ha tarate sui grossi sistemi. Non tutti si possono permettere un server dedicato. Che menata è posi (il software gestionale fa già l'autenticazione). Ma stai scherzando. La legge dice chiaramente che ogni utente di accesso deve avere la sua password al pc.... e poi.... e i documenti word.... e le email.... e.... non serve continuare vero. In generale in una ditta con un massimo di 4/5 dipendenti tutti fanno tutto. La legge 196 è una grande cosa nei suoi intenti.... è una porcata per come è stata fatta.Ma lo sapete che nelle mie zone (nelle marche) una zelante squadra di controllo ha fatto una multa perchè non corrispondevano le etichette di licenza di xp attaccate sulle macchine. Probabilmente il cliente si è adattato dopo (sapete che oggi è possibile comprare una licenza oem per regolarizzare una pirata) ma non ha riformattato e/o messo in atto procedure per riassegnare il numero. Un pò di tolleranza. Gli addetti ai comtrolli stanno facendo delle porcate immani. Lo spirito della legge deve essere rispettato non la forma. Ma come al solito.... è la forma quella più importante. I controlli nella nostra zona si stanno limitando alle licenze. Davvero... mica scherzo. Entrano... salve siamo per il controllo della privacy. Cosa guardano? (manco tutti i software) Nei fotografi vanno a controllare photoshop e sistema operativo, nei geometri autocad e sistema operativo. Poi se hai l'ultima versione di... che so isa server ... concettualmente non sanno manco cos'èMa facciamo i seri.Ben venga la 196. Antivirus obbligatorio, firewall obbligatorio, password (una per utente nelle piccole imprese??????), backup. No alla buracratizzazione..... Quant'è una porcata un ufficio pubblico. Invece di risolvere l'eccesiva burocratizzazione hanno scelto una strada migliore. Burocratizzare tutte le imprese. ah ah ah ahAnonimoRe: Una precisazione (di Stefano Zanola)
> Forse opazz si occupa di grossi sistemi e con i> piccoli non ha esperienza. Io tratto sia sistemi> piccoli/medi sia sistemi> piccoli.Sia per gli uni che per gli altri in ambito privacy.> In una ditta piccola il problema si pone eccome. > Come al solito chi fa le leggi le ha tarate sui> grossi sistemi. Non tutti si possono permettere> un server dedicato. Che menata è posi (il> software gestionale fa già l'autenticazione). Ma> stai scherzando. E' sufficiente quella di password.E poi se hai dati importanti e li perdi, con chi te la rifai se non con te stesso. L'azienda può essere da 3 dipendenti 1 unico PC che fa bolle e fatture, ma se ti perdi tutta la contabilità perchè non hai fatto salvataggi, presumo tu ti incavoli e non poco. E la privacy qui c'entra poco.> La legge dice chiaramente che> ogni utente di accesso deve avere la sua password> al pc.... e poi.... e i documenti word.... e le> email.... e.... non serve continuare vero.Dice anche che ci possono essere profili di gruppo, per la stessa tipologia di incaricati.Sistema di autorizzazione 12. Quando per gli incaricati sono individuati profili di autorizzazione di ambito diverso è utilizzato un sistema di autorizzazione.13. I profili di autorizzazione, per ciascun incaricato o per classi omogenee di incaricati, sono individuati e configurati anteriormente all'inizio del trattamento, in modo da limitare l'accesso ai soli dati necessari per effettuare le operazioni di trattamento.14. Periodicamente, e comunque almeno annualmente, è verificata la sussistenza delle condizioni per la conservazione dei profili di autorizzazione. Questo significa, tanto per fare un esempio concreto, che i dipendenti della medesima officina, i quali usino estemporaneamente il gestionale per fare la fattura di turno ad esempio, possono usare il medesimo profilo di autorizzazione.> In generale in una ditta con un massimo di 4/5> dipendenti tutti fanno tutto.Appunto profili di gruppo.> Ma lo sapete che nelle mie zone (nelle marche)> una zelante squadra di controllo ha fatto una> multa perchè non corrispondevano le etichette di> licenza di xp attaccate sulle macchine.E cosa centra questo con la privacy? Tra l'altro la finanza controlla quanti PC hai, con quale S.O. e controlla se hai lo stesso numero di fatture.E non importa avere una mega azienda, anche l'aziendina da 3 persone. Capitato personalmente ad un ex cliente.> Ma facciamo i seri.Appunto facciamo i seri. Se il sw è illegale è bene intervenire, ma con la privacy non ci incastra nulla.opazzRe: Una precisazione (di Stefano Zanola)
- Scritto da: > La mia lettera a PI come vedete inizia con:> "Mi chiamo Stefano e faccio parte di una> piccola società d'informatica che, tra le> altre cose, ha aiutato chi ha cercato di > adeguarsi alla normativa."In pratica, da quanto traspare, sei il titolare di questa ASA Informatica?Comunque "l'aiutare", come da te espresso, sembra che tu faccia verso terzi quanto oggetto della tua lettera con fine da buon samaritano, senza che vi sia interesse alcuno e senza conflitti di sorte (?) ma allora perche', se cosi' fosse, sul vs. sito AZIENDALE viene invece pubblicato che la "privacy" trattasi invece di una delle vs. attivita', pertanto nel caso per fine di lucro, e pertando andando in conflitto chon quanto da te asserito?Non e' che sia un'ennesima furbata all'italiana per intentare d'essere da una parte esclusi da ogni responsabilita' di sorte per cio' che effettuate verso i vs. clienti e per quanto attiene alla tematica per poi dall'altra provvedere ugualmente nel trarvi i vs. interessi?Non ti sembra che tutto cio' dia invece un'immagine alquanto squallida della vs. realta' tanto, per conseguenza, che a questo punto ogni potenziale interlocutore possa porsi dei dubbi anche sulle altre attivita' che, forse, avete realmente piu' competenza? > Sono un normalissimo sistemista, e questo è > ben diverso da "Ne parla un esperto del > settore" come introdotto da PI.Che nel merito non avete alcun skill, oggi cosi' di dice, questo e' ormai consolidato.Che vi siete accorti tardi che far pubblicare l'obrobrio che avete scritto, anche di questo ogni lettore l'ha capito. Ma che ora tentiate un salvataggio ad extremis scaricando alla testata ogni genere di responsabilita' orbene questo non fa che confermare quanto sopra e' gia stato espresso! Per cui, a questo punto, non vi rimane altro che sapervi assumere ogni responsabilita' e conseguenza e magari, per una volta, approfondendo con seria professionalita' la materia e proporvi in ugual misura anche sul vs. sito ed evitando nel continuare di far la parte dei samaritani quanto invece risulta palese che non e' cosi' nella realta' dei fatti. Trasparenza.> Con la mia lettera ho solo voluto richiamare> l'attenzione su una situazione a dir poco> ridicola, dove piccole imprese con un paio> d'impiegati e un vecchio PC Win98 (quando va> bene) si trovano a litigare con firewalls,> cassaforti ignifughe e designazioni di> responsabili.Dobbiamo credere a tutti i costi che cio' era l'unico fine?> La signora "Maria" che fino a ieri "faceva leMcche'!> Questa è la realtà che io vedo ogni giorno. > Sono consapevole della complessità della> materia NO! Il problema infatti e' che non avete alcuna "consapevolezza" della materia e ugualmente hai voluto affrontare alcuni problemi di cui in relta', come tu stesso dichiari, non hai alba.> e nulla voglio togliere a chi se ne> occupa in maniera professionale in situazioni> di alto livello. Tanto per iniziare non esiste un "alto livello" o un "basso livello" per quanto oggetto del thread.> Non è mio desidero essere> offensivo ne tantomeno creare ulteriore> confusione.E allora, almeno per la vs. tutela, dovevate pensarci prima di far pubblicare quanto stato da voi espresso.> Capite però che per la piccole realtà, oltre> all'impossibilità di affrontare economicamente> l'adeguamento, un piccolo aiuto può essere> prezioso.E tu sei ancora convinto di aver apportato un "aiuto"? > Quindi prendete la mia LETTERA per quello che > è: un semplice spunto di riflessione.Non so se invece ti rendi conto di quanto invece avete fatto male a voi stessi o a te stesso tanto che, se fossi nei vs. panni, chiederei cortesemente alla redazione di cancellare, prima che si propaghi, la pubblicazione.Null'altro penso vi sia da aggiungere a questa storia, diciamo, quanto meno pietosa.AnonimoRe: Una precisazione (di Stefano Zanola)
> Non so se invece ti rendi conto di quanto invece> avete fatto male a voi stessi o a te stesso >tantoMa cosa scrivi? Ma davvero non sei mai entrato in ditta a vedere che succede? Le situazioni descritte sono ESATTAMENTE quelle che vivo anch'io. Ma te magari ci campi con questa roba :)AnonimoRe: Una precisazione (di Stefano Zanola)
- Scritto da: > > Non so se invece ti rendi conto di quanto invece> > avete fatto male a voi stessi o a te stesso> >tanto> > Ma cosa scrivi? Ma davvero non sei mai entrato > in ditta a vedere che succede? Le situazioni> descritte sono ESATTAMENTE quelle che vivo> anch'io. E che c'azzecca con cio' che ho scritto!? La tua risposta e' la conferma del tipo di professionalita' che oggi e' presente nella maggior parte di chi opera nel settore ICT oltre che aver confermato che, questi ultimi, a malapena sanno leggere, senza saper comprendere, per conseguenza rispondendo "roma per "toma", auguri! > Ma te magari ci campi con questa roba :):-)) Cos'e' e cosa significa "questa roba"? E' un'espressione che magari viene da chi sta al tuo livello se non utilizzata, sempre da te, in sede di verbali che magari tu citi come professionali? Torna a fare cio' che, forse, sai fare e non improvvisarti, cambiando ogni giorno, in altro.Di nuovo auguri.AnonimoIl vero obiettivo della legge è un altro
Non mi stupisco di leggere certi commenti in quanto conosco bene la mentalità dei miei compatrioti italici....Come al solito si è perso per strada il vero fine che ha questa legge e cioè sensibilizzare molte aziende, dalle piu' piccole alle piu' grandi, sul tema della sicurezza. Sono sicuro che il 99% dei vostri capi vi dirà "fotocopiamo il dps che ha fatto tizio, mettiamo responsabili mia sorella e mia nonna e chi se ne frega delle password dei firewall ed altre c... del genere, a me interessa il fatturato a fine anno !!!"Tutto questo finchè non succede il patacrac...AnonimoRe: Il vero obiettivo della legge è un a
Penso che quantomeno, seppur cruda come visione, in gran parte hai colto il senso.A molti miei ex clienti, molti di loro, consci che ora svolgo un lavoro di responsabilità mi hanno chiesto lumi e consigli.Oltre ad aver ricordato loro che dal 1996 occorreva far qualcosa, gli ho anche ricordato cosa potessero passare, nel caso perdessero dati loro importanti (tralasciando il concetto di dati personali).Facendoli riflettere sull'importanza di un salvataggio almeno settimanale su dati contabili e non solo, che per loro sono molto importanti, hanno affrontato la messa a norma con spirito realmente diverso.Come ho scritto a Zanola, sono i consulenti che fanno petulante la legge.La legge impone delle semplici regole, che a mio modo di vedere informatico, sono un po' la base del salvaguardare i propri dati lavorativi, prima ancora che personali di terzi.opazzRe: Il vero obiettivo della legge è un a
- Scritto da: opazz> Come ho scritto a Zanola, sono i consulenti che> fanno petulante la> legge.> > La legge impone delle semplici regole, che a mio> modo di vedere informatico, sono un po' la base> del salvaguardare i propri dati lavorativi, prima> ancora che personali di> terzi.Confermo su tutta la linea. La nostra sede italiana aveva preso un consulente in merito: sembrava fossimo rovinati e che, usando sistemi enterprise, fosse coinvolto praticamente tutto il mondo. Rileggendo la legge, non c'era scritto niente di quello che diceva il consulente.I nostri legali (tutti, anche quelli internazionali) hanno confermato che le regole, semplici e corrette, che abbiamo sempre applicato andavano benissimo. Abbiamo solo dovuto scriverle.E per quanto riguarda, invece, le "lettere d'incarico" abbiamo provveduto subito a compilarle con grande gioia, perché è ora che i dipendenti siano responsabili di quello che hanno in mano (vedi notizia precedente su E&Y). Niente di drammatico, dunque, basta che non ci si speculi sopra...Anzi, se vi leggete il testo integrale vi accorgerete che rispetto alla media delle leggi italiane è scritta molto bene.scribbleRe: Privacy, il caos nelle imprese
Ahahah.. Si si servirebbe davvero..opazzRe: Privacy, il caos nelle imprese
Carinissimo questo modo di farsi auto-pubblicità. E carinissimo il modo in cui Punto-Informatico lo pubblica in tutta leggerezza.Tanto x dirne una: E' vero che l'invio dell'informativa non è obbligatoria. Verissimo. Addirittura, sempre nel caso di dati personali e non sensibili, è possibile comunicare anche solo verbalmente l'intenzione al trattamento dei dati personali.Io però consiglio comunque di notificarla a clienti e fornitori, poichè nel caso di un disguido in campo privacy esiste un documento (registro firme, ricevuta di invio fax, o qualsivoglia registro) che attesta l'avvenuta notifica.AngeloAnonimola supercazzola-antani privacy
la lettera di Zanola sicuramente riflette uno status generale di tutte le aziende anche quelle grandi.Guarda ho letto la tua replica e quella di qualcuno che probabilmente rispondendoti non ha capito come al solito una mazza del post.Io non posso fare nomi ma ci sono certe aziende GROSSE, che sono mesi che devono ora applicare la legge per forza e ci sono sistemisti che darebbero via un braccio (anche qualche altra cosa per loro più prezioso) per evitare la privacy consolidation management.Roba da film: le dodici fatice di asterix e obelix. ve lo ricordate il pezzo in cui dovevano andare a far timbrare il documento?UGUALEElwood_Re: Antivirus anche su *nix?
Ma è proprio obbligatorio per tutti i sistemi? Non ho un mail server e lavorando su Mac OSX preferirei evitare di inzozzarlo con un ativirus. Lo farei solo ne caso si fiuti qualche virus nell'aria.Sono fuori legge? p)AnonimoRe: Antivirus anche su *nix?
Considera che i virus per funzionare devo avere dei permessi. Generalmente non li hanno ma oramai tutti i sistemi (soprattutto quelli con vocazione desktop come osx) presentano degli automatismi con relativi permessi aperti. Se questi automatisti presentano dei bug, la porta è apertaAnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
Il vero caos è la difficile interpretazione del Codice Privacy.Tu dici che NON è obbligatorio scambiarsi le INFORMATIVE per posta, o altro mezzo, con clienti e fornitori in quanto esiste un "contratto" commerciale, e questo è vero (art.24) ma non dici che la "OMESSA INFORMATIVA" (art.161) è sanzionata con almeno 3.000 Euro. Come si può DIMOSTRARE di aver fornito l'informativa? .. Mettendola per iscritto, e quindi lo "spamming privacy" DEVE proseguire, ahinoi! Almeno finchè il Garante non farà chiarezza su questo punto.MaurizioAnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
Più chiaro di cosi.Se c'è di mezzo un obbligo di legge non c'è bisogno di consenso a meno di trattamento di dati sensibili.Di conseguenza una qualsasi informtiva a piede di qualsiasi documento amministrativo (bolle, fatture, ecc..) è più che sufficiente.opazzRe: Privacy, il caos nelle imprese
..... purchè l'informativa sia fornita all'INIZIO del trattamento. La bolla o la fattura molto spesso sono emesse DOPO che il trattamento è avviato.MaurizioAnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
- Scritto da: > ..... purchè l'informativa sia fornita all'INIZIO> del trattamento. La bolla o la fattura molto> spesso sono emesse DOPO che il trattamento è> avviato.> MaurizioSe tu fai una fattura lo chiedi prima di farla o dopo come si chiama?Ovvio che prima.L'informativa quindi diventa orale per il trattamento obbligatorio e scritta per quello..E svegliamoci se non sappiamo la legge evitiamo di riempirci la bocca con l'aria.Sveglia.. Se non sapete fare le cose, rivolgetevi a qualche consulente tipo il tipo della notizia.Risparmierete milioni in carta.AnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
davvero un pessimo articoloAnonimoRe: Privacy, il caos nelle imprese
- Scritto da: > davvero un pessimo articoloDavvero un'ottima letteraAnonimobiglietti da visita e pubblicità
se in fiera delle persone mi danno il biglietto da visita per ricevere il listino prezzi, catalogo ecc. in email, quindi comunicazioni commerciali, devo fargli firmare un foglio con il consenso o è abbastanza avere il biglietto da visita? se non ho il foglio firmato, cosa rischio?matteo raggiwww.matteoraggi.commatteoraggiNuovo Forum Privacy e-Gav
Vi segnaliamo che è on-line il nuovo Forum e-Gav dedicato a Privacy, Basilea 2, Marketing, Gruppi d'Acquisto e Cambio Merci.Vi invitiamo a partecipare alle discussioni in corso ed a proporne di nuove.Link: http://www.e-gav.net/forumAnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 04 06 2006
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