La Russia vuole distruggere i satelliti Starlink?

La Russia vuole distruggere i satelliti Starlink?

Secondo i servizi di intelligence di due paesi NATO, la Russia avrebbe avviato lo sviluppo di un'arma che potrebbe distruggere i satelliti Starlink.
La Russia vuole distruggere i satelliti Starlink?
Secondo i servizi di intelligence di due paesi NATO, la Russia avrebbe avviato lo sviluppo di un'arma che potrebbe distruggere i satelliti Starlink.

I servizi di intelligence di due paesi della NATO sospettano che la Russia abbia avviato lo sviluppo di un’arma in grado di distruggere i satelliti della costellazione Starlink. Secondo le fonti di Associated Press, l’obiettivo è impedire l’uso delle comunicazioni satellitari da parte dei militari ucraini.

Arma pericolosa anche per i satelliti russi

È noto che i satelliti Starlink vengono utilizzati dati cittadini ucraini per l’accesso ad Internet e dai militari per le comunicazioni e il controllo remoto dei droni, come alternativa alle reti terrestri colpite dalla Russia fin dal primo giorno dell’invasione iniziata a febbraio 2022.

In base alle informazioni fornite dai servizi di intelligence di due paesi NATO, la Russia avrebbe avviato lo sviluppo di un’arma che prevede la distruzione dei satelliti con centinaia di migliaia di proiettili rilasciati nello spazio. Gli esperti del settore non credono che il Cremlino possa veramente usare un’arma del genere, considerando i danni collaterali catastrofici agli altri satelliti, inclusi quelli della stessa Russia e della sua alleata Cina.

Secondo il comandante della divisione spaziale dell’esercito canadese (il generale di brigata Christopher Horner), lo sviluppo di una simile arma non può essere escluso alla luce delle precedenti accuse degli Stati Uniti secondo cui la Russia vuole progettare un’arma nucleare spaziale per distruggere i satelliti (Putin ha smentito).

È certo però che i satelliti Starlink rappresentano una minaccia per la Russia e quindi sono considerati bersagli legittimi. Da questo mese è operativo un sistema missilistico terrestre in grado di colpire bersagli in orbita bassa. La nuova arma in fase di sviluppo colpirebbe più satelliti Starlink contemporaneamente con proiettili “sparati” da piccoli satelliti.

I proiettili sarebbero così piccoli (pochi millimetri di diametro) da sfuggire al rilevamento da parte dei sistemi terrestri e spaziali che scansionano gli oggetti in orbita, quindi sarebbe molto difficile attribuire la colpa di un eventuale attacco a Mosca. Al momento non ci sono altri dettagli. Potrebbe però essere solo un esperimento oppure un tentativo di suscitare una risposta internazionale con informazioni poco attendibili (quasi assurde).

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Pubblicato il
22 dic 2025
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