Satelliti e CNR per monitorare 40 mila scuole

Satelliti e CNR per monitorare 40 mila scuole

Quattro satelliti ASI del sistema COSMO-Skymed monitoreranno lo stato di salute di oltre 40 mila edifici scolastici per fotografarne la stabilità.
Satelliti e CNR per monitorare 40 mila scuole
Quattro satelliti ASI del sistema COSMO-Skymed monitoreranno lo stato di salute di oltre 40 mila edifici scolastici per fotografarne la stabilità.

In pieno regime di “back to school” una importante notizia giunge a garanzia della sicurezza dei ragazzi, dei docenti e di tutto il personale interessato: un sistema di satelliti monitorerà uno ad uno gli edifici scolastici italiani per assicurare la massima sicurezza di questi ultimi.

Il progetto nasce da una collaborazione tra il MIUR, l’ASI e il CNR e si basa sulla capacità di monitoraggio del sistema COSMO-Skymed. Spiega il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti: “Abbiamo dati ancora preoccupanti sugli edifici scolastici. Vuol dire che in questi anni non è stato fatto abbastanza. Sono stati stanziati soldi, ma senza mettere mano a quelle procedure farraginose che impediscono di far arrivare in fretta le risorse agli Enti locali proprietari degli edifici scolastici. È un problema che stiamo risolvendo con norme che semplificheranno le procedure e velocizzeranno la spesa“. Questo l’obiettivo, ma per raggiungerlo occorre passare anzitutto attraverso un sistema di monitoraggio che possa fare emergere in modo tempestivo eventuali criticità.

COSMO-Skymed

La risposta è nella tecnologia, ossia in un sistema di satelliti che, in orbita fin dal 2007, rappresenta un’eccellenza italiana che ora il paese mette a disposizione del proprio sistema scolastico. Uno dei principali campi di applicazione della tecnologia controllata dall’Agenzia Spaziale Italiana, infatti, è proprio il monitoraggio degli edifici.

L’alta accuratezza geometrica delle immagini di COSMO-SkyMed e l’elevata risoluzione spaziale e temporale offrono un potente strumento per monitorare la presenza di nuovi insediamenti o opere e per tenere sotto controllo tutte quelle situazioni di abbassamento del suolo o sottosuolo che sono frequente causa di cedimenti strutturali e crolli.

L’Italia è un paese chiuso nella morsa di un dissesto idrogeologico diffuso e di un rischio sismico elevato: il monitoraggio del suolo e degli edifici può consentire la prevenzione di fatti catastrofici legati a movimenti e subsidenza, soprattutto quando ad essere oggetto del monitoraggio è un insieme di strutture di età avanzata e spesso non sufficientemente mantenuti. Per minimizzare il rischio, ASI e CNR mettono quindi in campo un sistema ad altissima precisione, i cui dati possono pertanto rendersi fondamentali soprattutto in un processo di monitoraggio nel tempo.

COSMO-Skymed è un sistema inclusivo di un Segmento Spaziale (“quattro satelliti equipaggiati con sensori SAR (radar ad apertura sintetica) ad alta risoluzione operanti in banda X e dotati di un sistema di acquisizione e trasmissione dati altamente flessibile ed innovativo“) e un Segmento di Terra. Il sistema è in grado di funzionare in ogni condizione di luminosità e in ogni condizione meteo, garantendo pertanto piena continuità nelle rilevazioni.

Il sistema è progettato per una attività multi-missione e garantisce la possibilità di scattare fino a 1800 immagini al giorno: oggetto degli obiettivi di COSMO-Skymed saranno i circa quaranta mila edifici scolastici dislocati su tutto il territorio nazionale. “Le informazioni che otterremo dai satelliti ASI“, spiega il ministro, “saranno trasmesse al CNR, che ha le risorse umane e strumentali per elaborarle e darci un quadro dettagliato dei nostri edifici scolastici. Potremo così far partire verifiche e segnalazioni. Accelerando i tempi dei controlli e dei conseguenti interventi di adeguamento. In un mese e mezzo avremo già i primissimi dati“.

Fonte: ASI
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Pubblicato il
4 set 2018
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