Se il P2P sfida gli studios

Se il P2P sfida gli studios

Justin Eugene Evans è l'ultimo dei registi che hanno scelto di promuovere il proprio film a mezzo BitTorrent. La community dovrà impegnarsi a finanziare il lancio della pellicola nella sale
Justin Eugene Evans è l'ultimo dei registi che hanno scelto di promuovere il proprio film a mezzo BitTorrent. La community dovrà impegnarsi a finanziare il lancio della pellicola nella sale

Si allarga la schiera dei registi e produttori che decidono di distribuire le proprie opere liberamente a mezzo BitTorrent. Justin Eugene Evans, regista e sceneggiatore di “A Lonely Place for Dying”, ha lanciato la propria pellicola sul network di libera condivisione VODO.

Quattro delle cinque parti dell’opera saranno rilasciate online questo mese, mentre l’ultimo frammento sarà disponibile nel mese di febbraio, in coincidenza con il debutto nelle sale. La produzione è alla ricerca di donazioni per finanziare la promozione e l’apparato marketing .

“Abbiamo ricevuto una dozzina di offerte per la realizzazione del film attraverso canali tradizionali”, ha spiegato Justin Eugene Evans. “Tuttavia – continua – nessuna delle proposte aveva senso per noi dal punto di vista finanziario e artistico. Tutti i produttori, agenti vendite e distributori indipendenti ci hanno presentato contratti draconiani. Tra la tecnologia offerta da BitTorrent e il potere di VODO nel raggiungere un certo pubblico, abbiamo deciso che questo fosse un canale superiore agli altri”.

Una scelta, dunque, che sembra essere ben ponderata e particolarmente fiduciosa nelle opportunità offerte dai metodi di distribuzione online a mezzo P2P. Secondo Evans, infatti, il modello offerto da VODO si trova in un punto critico: grazie alla piattaforma di condivisione, i produttori sono riusciti a trovare gli investitori allo stesso modo di quanto avrebbe permesso il metodo tradizionale seguito dagli studios. Un approccio, sostiene l’artista, che pone domande inevitabili sui modelli di business che riguardano l’industria dell’audiovisivo .

Sul fronte della proprietà intellettuale, i produttori puntano a mantenere nelle proprie mani tutti i diritti, cercando finanziamenti entro la comunità BitTorrent. La distribuzione serializzata intende proprio assicurarsi il budget necessario a lanciare il film al cinema . Un processo esattamente inverso al tradizionale modulo hollywoodiano: i contributi degli utenti serviranno a realizzare la versione per le sale, a creare un pacchetto per il cinema digitale e preparare ciò che resta per piazzare la pellicola sul grande schermo.

A ben vedere, non si tratta della prima iniziativa di distribuzione collaborativa di opere cinematografiche. Proprio una grande casa di produzione del calibro di Paramount, di recente, ha scelto di lanciare l’horror australiano “The Tunnel” su BitTorrent invece che al cinema, offrendo il proprio supporto a un’iniziativa di finanziamento collettivo dell’opera.

Justin Eugene Evans si professa ottimista rispetto alla riuscita del progetto: “Non è un’esagerazione dire che A Lonely Place for Dying rappresenta una tappa fondamentale per VODO e per i contenuti originali distribuiti a mezzo BitTorrent. Speriamo che la community ci aiuti a far sì che questo approccio possa funzionare”.

Cristina Sciannamblo

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Pubblicato il
11 lug 2011
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