Se Linux rinuncia a Java

Se Linux rinuncia a Java

Nella versione 4.1 del Linux Standard Base il linguaggio Java non fa più parte delle specifiche. Un enigmatico problema di licenze ne impedisce l'utilizzo. Promossi, invece, ALSA e NSS
Nella versione 4.1 del Linux Standard Base il linguaggio Java non fa più parte delle specifiche. Un enigmatico problema di licenze ne impedisce l'utilizzo. Promossi, invece, ALSA e NSS

Dopo anni di ordinaria convivenza, il supporto Java è stato rimosso dalla versione 4.1 del Linux Standard Base (LSB), la specifica mirata ad incrementare l’interoperabilità fra le varie distribuzioni del Pinguino che comprende librerie, API, strumenti e istruzioni per gli sviluppatori.

Il changelog della nuova release SDK specifica solo che “non è stato possibile includere il linguaggio Java in modalità trial”, lasciando supporre che si sia verificato un qualche problema di licenza per l’uso della piattaforma di programmazione Sun Oracle nella nuova suite di test.

Come noto, il creatore del linguaggio ha messo a disposizione la variante open source di Java sotto licenza GPL, ma bisogna sempre fare i conti con i cavilli del Java Compatibility Kit (JCK) per rispettare ogni restrizione della certificazione. Il gruppo di lavoro sta ora studiando un modo per includere un malleabile runtime Java nelle versioni successive di LSB, che aggiri i problemi spuntati all’orizzonte.

Nel frattempo, altri moduli utili riferiti a multimedia (ALSA), sicurezza (NSS) e desktop (xdg-utils), che erano inclusi nella Linux Standard Base 4.0 come versioni di prova, sono invece stati promossi a componenti completi nella versione 4.1 della specifica.

Roberto Pulito

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Pubblicato il
11 mar 2011
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