Blue Origin, l’agenzia spaziale fondata dall’ex CEO di Amazon Jeff Bezos, ha grandi ambizioni per la conquista dello spazio. Tra i suoi progetti ci sono le consegne spaziali, la costruzione di pannelli solari sulla Luna e la collaborazione con la NASA per varie missioni. Una di queste è la missione ESCAPADE, acronimo di Escape and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers.
Due satelliti per esplorare Marte
La missione ESCAPADE prevede il lancio di due piccoli satelliti che si posizioneranno intorno a Marte per analizzare l’interazione tra il vento solare e la magnetosfera del pianeta rosso e il suo impatto sul clima marziano. Si tratta di una missione di classe D, cioè a bassa priorità e con una maggiore tolleranza al rischio da parte della NASA. E il rischio c’è, perché i satelliti saranno trasportati da un razzo che non ha mai volato.
Il primo volo del New Glenn
Il razzo in questione è il New Glenn, il vettore spaziale di Blue Origin. La missione ESCAPADE sarebbe il suo debutto assoluto, e la data prevista è agosto 2024. Questo significa che Blue Origin ha solo pochi mesi per completare l’assemblaggio del razzo, portarlo sulla piattaforma di lancio, superare tutti i test necessari e fare alcuni voli di prova.
Bradley Smith, direttore del Launch Services Office della NASA, si dice fiducioso. “Siamo disposti a correre un po’ di rischio, con un costo e un modello di assicurazione della missione che riflettono tale rischio”, dichiara. Il costo totale è relativamente basso, circa 80 milioni di dollari. In fondo, la NASA vuole dare una chance al New Glenn, pur sapendo che il razzo e il suo carico potrebbero non farcela.