Sfido Putin a trovare un buon titolo per questo articolo

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Il post del CEO Tesla non poteva rimanere inascoltato a lungo: dal Cremlino nessuna risposta, ma Sfido Putin è in tendenza su Twitter.
Sfido Putin a trovare un buon titolo per questo articolo
Il post del CEO Tesla non poteva rimanere inascoltato a lungo: dal Cremlino nessuna risposta, ma Sfido Putin è in tendenza su Twitter.

Il guanto di sfida lanciato da Elon Musk a Vladimir Putin non poteva cadere nel vuoto. L’uomo più ricco al mondo ha proposto un duello al leader del Cremlino, con una posta in gioco altissima: la libertà dell’Ucraina. Se da Mosca non è giunta alcuna risposta (per ora), il popolo di Twitter di certo non ha lasciato cadere la provocazione nel vuoto. Nelle tendenze di oggi in Italia c’è Sfido Putin, a raccogliere le uscite di chi, con l’arma della dialettica e dell’ironia, a suo modo esprime solidarietà al popolo ucraino e dissenso nei confronti dell’invasione russa.

Sfido Putin: l’arma dello sberleffo contro la guerra

C’è chi riapre recenti ferite della politica nostrana con Sfido Putin a indossare una t-shirt con la faccia di Salvini (tweet). Altri, senza fingere un finto stucchevole altruismo, antepongono il proprio personale tornaconto: Sfido Putin a sfidare ElonMusk a chi mi fa il bonifico più ricco; avanti, vediamo cosa siete capaci di fare (tweet). C’è poi chi richiama alla mente il FantaSanremo con Sfido Putin a dire “Papalina” durante il negoziato (tweet). Ancora, altri pongono l’accento su quelle che per qualche volto noto sono priorità assolute: Sfido Putin ad arrivare a Cortina senza prendere l’aereo (tweet).

Come spesso accade, qualcuno sui social network finisce per oltrepassare il limite dettato dal buonsenso, lanciando una proposta che rischia di risultare troppo dura e cruenta anche per chi, sua sponte, ha deciso di invadere un paese sovrano: Sfido Putin a entrare da Tiger e uscire senza aver comprato niente (tweet). Diamoci una calmata.

Forse era proprio questo l’obiettivo di Musk, scatenare un’ondata di sberleffi nei confronti di chi ha sempre fatto delle manifestazioni di forza uno strumento di propaganda. Peccato che da qualche giorno Twitter non sia più accessibile dalla Russia. L’unica speranza è che al Cremlino qualcuno utilizzi Tor.

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Pubblicato il
15 mar 2022
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