SIM swapping e furto di criptovalute: dieci arresti

SIM swapping e furto di criptovalute: dieci arresti

Dieci cybercriminali sono stati arrestati per aver effettuato attacchi SIM swapping e rubato oltre 100 milioni di dollari in criptovalute nel 2020.
SIM swapping e furto di criptovalute: dieci arresti
Dieci cybercriminali sono stati arrestati per aver effettuato attacchi SIM swapping e rubato oltre 100 milioni di dollari in criptovalute nel 2020.

Al termine di un’indagine internazionale coordinata da Europol sono stati arrestati dieci membri di una gang che ha effettuato una serie di attacchi SIM swapping nel corso del 2020. I cyberciminali hanno rubato oltre 100 milioni di dollari in criptovalute, dopo aver ottenuto l’accesso agli smartphone di migliaia di vittime, tra cui famosi influencer, star dello sport e musicisti.

SIM swapping e furto di criptovalute

L’indagine, avviata la scorsa primavera, ha portato alla scoperta di una rete composta da criminali di vari paesi che sono riusciti ad accedere ai numeri di telefono delle vittime e prendere il controllo dei loro account, cambiando le password. Questo tipo di frode, denominata SIM swapping, prevede il trasferimento del numero sulla SIM appartenente ad un membro della gang. Ciò avviene solitamente con l’aiuto di un dipendente dell’operatore telefonico o tramite tecniche di ingegneria sociale.

Dopo aver preso il controllo del numero, i cybercriminali hanno cambiato le password di app e account, utilizzando il codice inviato via SMS e quindi aggirando la protezione dell’autenticazione a due fattori. In questo modo hanno avuto accesso alle informazioni personali, come i contatti sincronizzati online, agli account dei social media e soprattutto ai portafogli delle monete digitali. Europol stima che sono stati rubati oltre 100 milioni di dollari in criptovalute.

Otto membri della gang, di età compresa tra 18 e 26 anni, sono stati arrestati in Inghilterra e Scozia. Altre due criminali sono stati arrestati in Belgio e Malta. Molte vittime sono persone residenti negli Stati Uniti, quindi il giudice chiederà sicuramente l’estradizione.

Fonte: Europol
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Pubblicato il
11 feb 2021
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