Skype in blackout. Colpa dei supernodi

Skype in blackout. Colpa dei supernodi

Mercoledì nero per il servizio VoIP. Milioni di account fuori uso e continue interruzioni della linea. Problemi con l'infrastruttura spiegano dal quartier generale: problemi ora rientrati
Mercoledì nero per il servizio VoIP. Milioni di account fuori uso e continue interruzioni della linea. Problemi con l'infrastruttura spiegano dal quartier generale: problemi ora rientrati

Per alcuni è stato impossibile eseguire l’accesso, gli altri che sono riusciti a entrare hanno dovuto fare i conti con un sistema in tilt. Mercoledì è stato uno dei giorni più complicati della sua storia per Skype, a causa di alcuni problemi tecnici che hanno causato di fatto l’interruzione del servizio per alcune ore .

Dal blog ufficiale l’azienda tenta di spiegare la diffusa inaccesibilità al server. Il problema tecnico sarebbe stato causato dalla momentanea inabilità dei supernodi , i computer che agiscono come directory e che permettono, in molti casi, il funzionamento del servizio fungendo da sorta di “elenco telefonico” per i client inseriti in una rete P2P.

“In condizioni normali – spiega Skype – c’è una grande quantità di supernodi disponibili. Sfortunatamente oggi molti di questi erano offline a causa di problemi che hanno colpito alcune versioni di Skype. Dal momento che Skype funziona attraverso il contatto con i supernodi, è successo che per molti utenti non è stato possibile accedere al servizio”. La compagnia VoIP più famosa del Web si è scusata per l’incoveniente e ha comunicato che gli ingegneri stanno creando nel più breve tempo possibile una sorta di “mega supernodo” per far tornare gradualmente alla normalità il traffico di telefonate. I servizi professionali di Skype, quelli cioè per le aziende, non dovrebbero essere stati affetti dal blackout.

Secondo il New York Times , il nuovo CEO starebbe tentando di trovare nuove strade per guadagnare al di fuori dell’attuale core business dell’azienda, che si basa sulle telefonate a pagamento effettuatte dal proprio computer su apparecchi tradizionali e cellulari. Secondo gli osservatori, il recente blackout non ha di certo incentivato l’intento dell’azienda di proporsi come alternativa ai tradizionali vettori telefonici. Nondimeno un simile inciampo avvicinerebbe l’obiettivo di attrarre sempre più clienti nell’ambito di un piano di espansione aziendale.

Om Malik, esperto del settore ed editor di Gigaom.com , non traccia un quadro positivo della situazione attuale. “Skype è una delle applicazioni fondamentali del moderno Web” sostiene, ha ottenuto un grande successo tra i consumatori e, proprio per questo motivo, continua Malik, “non sono sicuro che riusciremo a comprendere i costi del danno causato dall’interruzione del servizio”. E conclude: “Se io fossi una grande azienda, sarei estremamente cauto nell’adottare Skype per lavoro, soprattutto alla luce di questo blackout del servizio”.

Gli esperti ricordano che si è trattata della seconda volta nell’arco di un anno in cui Skype è stato colpito da uno stop delle connessioni alquanto importante per dimensioni geografiche. “Per un sistema di comunicazione – commenta Charles S. Golvin, analista presso Forrester Research – un’interruzione del genere è quasi impercettibile”. “Normalmente – prosegue – quando le linee telefoniche sono interrotte, il blackout è confinato entro specifichea aree. In questo caso è stato globale”.

Dal canto suo, Skype chiede scusa e invita tutti i clienti a seguire gli aggiornamenti sulla riparazione del disservizio sul proprio account Twitter.

Cristina Sciannamblo

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Pubblicato il 23 dic 2010
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