Smartphone, il blocco blocca i furti

Smartphone, il blocco blocca i furti

Le funzioni di disattivazione remota introdotte dai produttori e volute dalle autorità ottengono riscontri: rubare un dispositivo inservibile è inutile
Le funzioni di disattivazione remota introdotte dai produttori e volute dalle autorità ottengono riscontri: rubare un dispositivo inservibile è inutile

Secondo uno studio condotto nelle città di San Francisco, di New York e Londra, i furti di smartphone hanno registrato un calo sostanziale rispetto agli anni precedenti.

La parola giusta da utilizzare, in realtà, dovrebbe essere blocco : proprio i sistemi introdotti dai produttori per impedire l’accesso ai device ad utenti non autorizzati ed i sistemi di rintracciamento via GPS ad essi collegati sono i principali fattori che hanno contribuito a questo dato.

Per esempio , da quando nel settembre del 2013 Apple ha introdotto la funzione di kill switch denominata “Activation Lock”, a Londra il numero degli iPhone rubati è crollato del 50 per cento, a San Francisco del 40 per cento ed a New York del 25.

A seguire Apple è stata Samsung, che ha introdotto la funzione a partire dal suo Galaxy S5, poi è stato il turno di Google che ha reso standard il sistema a partire dalla versione Lollipop di Android

Anche Microsoft introdurrà prossimamente il kill switch sul suo nuovo sistema operativo per dispositivi mobile: d’altronde, sono state le forze dell’ordine a premere affinché i produttori rendessero l’installazione di tale tecnologie uno standard per il settore degli smartphone, altrimenti falcidiato.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
12 feb 2015
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