Sottotitoli live per le Presentazioni di Google

Sottotitoli live per le Presentazioni di Google

Google introduce per le sue Presentazioni (Slides) una funzionalità già vista in PowerPoint che aggiunge i sottotitoli in tempo reale.
Sottotitoli live per le Presentazioni di Google
Google introduce per le sue Presentazioni (Slides) una funzionalità già vista in PowerPoint che aggiunge i sottotitoli in tempo reale.

L’iniziativa annunciata oggi da bigG e relativa a Google Presentazioni si inserisce di diritto tra quelle messe in campo al fine di garantire la piena accessibilità alla fruizione dei servizi offerti dal gruppo di Mountain View. Si tratta di una tecnologia che consente di visualizzare i sottotitoli di quanto pronunciato dallo speaker durante l’esposizione delle slide, in tempo reale.

Google Presentazioni e sottotitoli

Per meglio comprendere in cosa consiste è possibile affidarsi all’esempio piuttosto chiaro ed esplicativo contenuto nel filmato seguente. Una volta avviata la presentazione è possibile premere il pulsante CC posizionato sulla barra degli strumenti (in alternativa Ctrl+Shift+C in Chrome OS e Windows o Command+Shift+C sui Mac) per attivare il microfono del computer desktop o laptop utilizzato, affinché venga catturato il segnale audio da tradurre in tempo reale.

Nell’immediato i sottotitoli compaiono sullo schermo, aiutando così la comprensione del documento da chi ha problemi di udito o da chi ha difficoltà nella comprensione della lingua, ma anche da tutti coloro che si trovano a partecipare a un evento, una conferenza o un incontro ospitato da una location rumorosa o con un’acustica non ideale. A tal proposito, va segnalato che al momento la feature garantisce il supporto solo all’inglese e solo negli Stati Uniti. Il rollout ha già preso il via e proseguirà nei prossimi giorni, aggiungendo poi con tutta probabilità altre lingue.

Il sistema di basa sull’impiego di complessi algoritmi di machine learning per mostrare trascrizioni coerenti e contestualizzate, ma per stessa ammissione di Google è ancora perfettibile, risultando al momento fortemente influenzato dalla modulazione della voce, dall’intonazione e dall’inflessione di chi parla. Maggiori informazioni sono consultabili sulle pagine del supporto ufficiale. La tecnologia è parente stretta di quella impiegata, ad esempio, per interpretare i comandi vocali impartiti dagli utenti all’assistente virtuale di Mountain View, già capace di compiere notevoli passi in avanti in termini di precisione e affidabilità.

Come PowerPoint

La caratteristica introdotta in questi giorni da bigG per le sue Presentazioni (Slides) ricorda da vicino quella integrata da Microsoft lo scorso anno in PowerPoint (Presentation Translator), con finalità del tutto simili. L’alternativa di Redmond risulta però ad oggi di gran lunga più evoluta ed efficace, effettuando la traduzione simultanea in 60 lingue e trasmettendo anche il testo generato direttamente sullo smartphone di chi segue la presentazione.

Microsoft PowerPoint: Presentator Translator

Fonte: Google
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Pubblicato il
9 ott 2018
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