Questi Spiccioli avevano un altro titolo, “Il Computer nuovo di Sofia”, in effetti più descrittivo ma che non andava al nocciolo della questione: i perditempo che proseguiranno forse saranno d’accordo.
Il mestiere di zio prevede alcuni momenti obbligati e catartici, associati di solito a cerimonie e/o regali. È avvenuto così che un sempre più convinto assertore del Software Libero si trovasse a scegliere, anche se per conto di altro parente poco informatizzato, un portatile nuovo per la nipotina.
Detto fatto, rapida visita all’attuale computer, giusto per vedere cosa lei utilizza, dolorosa accettazione del fatto che questo avrebbe richiesto l’acquisto di un computer ovviamente di grande marca ma ahimè dotato di un certo famoso e diffusissimo sistema operativo che proprio libero non è. Inizia un accurato monitoraggio di siti di e-commerce ed offerte speciali… Il monitoraggio produce i suoi frutti e dopo qualche giorno mi arriva un bel portatile, ovviamente con CPU a fine serie ma di poco, ad un prezzo veramente stracciato. Così tanto che anche un’amica corre a comprarsene un altro (e mi tocca ordinarglielo e portarlo a casa sua).
Ma torniamo a Sofia ed al suo futuro (forse, e vedremo perché) portatile. Rimane ovviamente nella sua scatola per qualche giorno, poi l’approssimarsi della cerimonia rende indispensabile metterci mano. Lo scopo finale è risparmiare ai genitori della suddetta nipotina la fatica di destreggiarsi fra mille inizializzazioni, aggiornamenti, trappole commerciali, finti periodi di prova, finte applicazioni gratis ecc, evitando soprattutto che compiano scelte troppo sbagliate per la futura salute informatica della suddetta.
Detto fatto, computer tolto dall’imballaggio, batteria inserita e caricata, wireless pronta e via…
Il computer parte, fa subito domande la cui risposta non potrà mai più essere cambiata (ma perché?) riceve tutte le risposte giuste (volete mettere?), si collega alla rete, fa altre domande oscure ai più ma non a Cassandra, si riavvia, e finalmente parte.
Niente scrivania, è un reboot fatto solo per vedere ulteriori strani messaggi e box di installazione di roba mai richiesta. Altro reboot. Questo invece è dovuto al fatto che evidentemente il disgraziato possessore non ha patito ancora abbastanza, infatti deve pagare lo scotto non solo al fabbricante del noto sistema operativo ma anche al fabbricante del portatile stesso e a tutti i famigli che con la suddetta grande marca hanno stretto patti di sangue. Il sangue, si intende, è dell’unico che ha tirato fuori i soldi cioè il povero consumatore.
Devono quindi essere superate con grandissima attenzione ben quattro schermate degne di Duke Nukem 3D, fitte di questionari vampireschi per le informazioni personali, di offerte di installazione di finte applicazioni gratuite, di finti periodi di prova, di antivirus che ti proteggono da tutto, ma se paghi qualcosa ti proteggeranno ancora di più (ma non proteggevano già da tutto?) da strumenti per la rimozione di virus (ma non c’era già l’antivirus?) di un programma per il backup in Rete (ma i cd sono fuori moda?).
No, non lo voglio, no, non accetto, si sono sicuro, no, non ricordarmelo, si, sono sicuro. Ahhhhh, finalmente la scrivania!
Non basta ancora: uscendo dalle tribolazioni imposte dal famoso produttore del portatile ricominciano le profferte. Ben due suite di programmi per ufficio (quale ufficio?) e di produttività personale (forse si riferisce a FarmVille) mi tentano. Una si rassegna ad installarsi solo un pochino (il no non è ammesso), ma minacciandomi di pubblicità per il resto dei miei giorni; l’altra, di un produttore che credevo ormai scomparso, si rassegna ad abitare il portatile di Sofia per soli 30 giorni. Sì sì, tanto poi vi sistemo io.
La seconda viene prontamente rimossa per ragioni umanitarie, cioè per non farla soffrire inutilmente per 30 giorni, per essere poi sostituita da qualcosa più aderente alle preferenze dello zio e di cui la nipote od i genitori non si accorgeranno mai. Lo zio è un po’ scafato, e prima di installare alcunché di estraneo decide di eseguire la lunga cerimonia degli aggiornamenti. Ah, nel frattempo siamo ad un’ora e mezza di balia per il nascituro portatile. Sofia, ti voglio tanto bene. Detto, fatto: ah,63 aggiornamenti, beh, anche i sistemi operativi Aperti e Liberi ogni tanto ti installano centinaia di mega, meno male che lo fanno senza che tu neanche debba smettere di lavorare. Avanti con fiducia!
Beh, è ora di cena quindi gli intervalli possono essere riempiti col cibo. Ah, dopo mezz’ora la barra del download è ancora allo zero percento? Eppure la Rete funziona perfettamente. La lucetta dell’hard disk non lampeggia, ma è perché la famosa marca del portatile ha deciso che non serviva e non l’ha installata. Il disco è silenziosissimo e sovrastato comunque dal ventilatore. Mah, non facciamo stupidaggini. Annulla, aspetta, esci. Non si sa mai, riavviamo. Installo aggiornamenti, aspetta, scrivania, cerca aggiornamenti e crea un punto di ripristino (di che cosa?) scarico scarico scarico, installo, installo, Devo-Assolutamente-Ripartire, clicca qui (ma non lo potevi far da solo?).
Installo, configurazione, inizializzazione (e siamo a tre ore e mezzo). Finalmente la maschera della password, inserimento e via! Via si fa per dire: artistica schermata blu (non quella della morte, più bellina) cursorino fisso che gira e messaggi rassicuranti, fine messaggi, cursorino congelato… Dopo dieci minuti la sicurezza comincia a vacillare. Il computer medita e non lo si distoglie con nessuna manovra. Altri venti minuti, poi rimane solo lo spegnimento drastico e si riparte.
Hop, installo aggiornamenti, configuro, inizializzo, maschera per la password, schermata con cursorino che gira… smette di girare… altri venti minuti, altra brutalità.
F8, modalità provvisoria, prova ad avviarti… ah non ce la fai? F8, ripristina, punto di ripristino… Come non c’è?? Ma se mi avevi detto… Vabbè riparti da backup iniziale… non c’è il backup? Non l’ho fatto??? Ma quando l’avrei dovuto fare e come?
Siamo all’una di notte, di un’avventura cominciata alle 18:00 e condotta da un’esperto (o almeno da persona convinta di esserlo). Certo, c’è sempre l’ESC-F11 e la condanna a morte del sistema operativo, ma non me la sento di addormentarmi con questo peso sulla coscienza.
Forse domani andrà meglio.
Ma il sonno tarda: è davvero questa l’informatica moderna ed amica, quella per gli utenti non smaliziati e felici che si vedono nelle pubblicità? O è piuttosto un’inaudita perversione tecnico commerciale, ormai così comune da essere supinamente accettata dai più, che violenta i clienti facendoli patire sangue? E rendendoli felici solo alla fine, quando il dolore cessa? Ma il dolore e lo stress sono necessari nella moderna informatica di consumo? Bella domanda.
Marco Calamari
Lo Slog (Static Blog) di Marco Calamari
Tutte le release di Cassandra Crossing sono disponibili a questo indirizzo
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Immediatezza di acXXXXX ai contenuti
Immediatezza di acXXXXX ai contenuti: questa è la chiave di volta.Il prezzo conta, ma è secondario. Nonostante tutto quello che è sucXXXXX da Napster in poi, ancora la lezione non è stata compresa.Il modello vincente è quello che con pochi click ti rende disponibile ciò che vuoi. Certamente i prezzi devono essere concorrenziali, altrimenti il p2p vince, ma non è vero che il gratuito vince sempre. Tra poter avere con 2 click un libro ad un prezzo percepito come economico, e avviare il computer, cercare nelle reti p2p l'opera desiderata, scaricarla, installarla sull'ebook, molta gente sceglierà la prima via perché immediata e percepita come legale.Chi invece sceglie il p2p, lo farebbe comunque... indipendentemente dal prezzo.Attualmente l'editoria si salva grazie alla resistenza all'utilizzo di dispositivi elettronici per la lettura. Il libro è ancora preferito alla versione elettronica. Questo sta cambiando ora e rapidamente, per cui gli editori che non si adatteranno al nuovo scenario falliranno... con la solita ondata di leggi, processi e cavoli vari per rianimare qualcosa che è già morto.Certo, a differenza dei negozi di CD, le librerie sopravviveranno grazie al fascino del libro cartaceo... e personalmente penso che sia un bene.Come fa notare l'articolo, gli introiti saranno minori... ma più per gli editori che per gli autori.poiuyRe: Immediatezza di acXXXXX ai contenuti
- Scritto da: poiuy> Immediatezza di acXXXXX ai contenuti: questa è la> chiave di> volta.> Il prezzo conta, ma è secondario. Nonostante> tutto quello che è sucXXXXX da Napster in poi,> ancora la lezione non è stata> compresa.> Il modello vincente è quello che con pochi click> ti rende disponibile ciò che vuoi. Certamente i> prezzi devono essere concorrenziali, altrimenti> il p2p vince, ma non è vero che il gratuito vince> sempre. Tra poter avere con 2 click un libro ad> un prezzo percepito come economico, e avviare il> computer, cercare nelle reti p2p l'opera> desiderata, scaricarla, installarla sull'ebook,> molta gente sceglierà la prima via perché> immediata e percepita come> legale.Della percezione legale frega a pochissima gente. Ormai in questi anni ho visto gente che col computer non sa fare niente imparare subito come si usano i programmi p2p. Ormai li sanno usare anche quelli che tolgono la XXXXX dalle gabbie allo zoo.Da Napster non so cosa dovevano imparare, dopo che è stato aperto Itunes la gente ha continuato a scaricare sul p2p. Itunes e Amazon mp3 sono gocce in un mare di pirateria.anonimoRe: Immediatezza di acXXXXX ai contenuti
Apple con itunes ha insegnato che nonostante la pirateria, non si muore di fame.SgabbioRe: Immediatezza di acXXXXX ai contenuti
contenuto non disponibileunaDuraLezioneRe: Immediatezza di acXXXXX ai contenuti
- Scritto da: Sgabbio> Apple con itunes ha insegnato che nonostante la> pirateria, non si muore di> fame.ben detto! alla fine editori & co. oltre agli AIUTI STATALI sono sempre in attivo per milioni e milioni di euro a stare male forse sarà chi veramente lavora sotto di loro con contratti di co.co.pro da fame...e poi smettiamola se non sanno fare il loro lavoro e' giusto che chiudano...Picchiatell oRe: Immediatezza di acXXXXX ai contenuti
- Scritto da: Sgabbio> Apple con itunes ha insegnato che nonostante la> pirateria, non si muore di> fame.Ma perché devono morire di fame? Vedete le cose solo in bianco e nero?Se a te la pirateria facesse perdere 300 euro al mese e uno ti venisse a dire "Oh però non muori di fame" credo che ti girerebbero la palle parecchio.anonimoRe: Immediatezza di acXXXXX ai contenuti
- Scritto da: poiuy> Immediatezza di acXXXXX ai contenuti: questa è la> chiave di> volta.> Il prezzo conta, ma è secondario. Nonostante> tutto quello che è sucXXXXX da Napster in poi,> ancora la lezione non è stata> compresa.> Il modello vincente è quello che con pochi click> ti rende disponibile ciò che vuoi. Certamente i> prezzi devono essere concorrenziali, altrimenti> il p2p vince, ma non è vero che il gratuito vince> sempre. Tra poter avere con 2 click un libro ad> un prezzo percepito come economico, e avviare il> computer, cercare nelle reti p2p l'opera> desiderata, scaricarla, installarla sull'ebook,> molta gente sceglierà la prima via perché> immediata e percepita come> legale.Quoto tutto, tranne la minore immediatezza... sul torrente trovi intere bibliografie, anzi intere biblioteche dal peso in mega pari ad una-due puntate di telefilm... e senza DRM.FunzRe: Immediatezza di acXXXXX ai contenuti
Ricordiamoci anche del progetto Gutenberg.http://www.gutenberg.org/ThEnOraUna lancia a favore degli editori
Ottimo articolo.Presenta in modo magistrale, dal punto di vista dell'utente, in che modo viene percepito il "costo" e racconta molto bene l'incredulità da parte del pubblico dei costi relativi la fruizione del nuovo "media".Mi piacerebbe un articolo altrettanto esaustivo, ma visto dalla parte dell'editore, non basato sulle sparate della FIMI sia chiaro.Mi piacerebbe sapere come nasce vive e arriva in libreria un libro, quanto ci mette una casa editrice e quanto invece deve metterci l'autore sia in termini di costi (spesso infatti e' l'autore che paga le stampe, specie se si tratta di un "novellino") e quanto invece ci mette la casa editrice cui compete la maggior parte dei proventi.Perché si, è vero che carta, stampa e distribuzione vengono tagliati tout-court dalla versione elettronica (fino ad un certo punto: i server costano, la banda pure e per quanto piccolo il prezzo è > 0... non sparatemi, adesso sto facendo l'avvocato del diavolo), ma gli altri costi: relativi l'elaborazione del testo, l'impaginazione, la correzione delle bozze ecc... costi che la nuova era digitale non ha abbattuto, ma anzi: a causa della varietà dei dispositivi di lettura presente sono aumentati!E mentre quello della stampa & trasporto è un sistema ben rodato e che consente grandi economie di scala, con i vari formati di e-reader non c'e' ancora questa possibilità (e non ci sarà, temo... vedi quel che succede con i browser web).Un salutoGTFSGuybrush FuorisedeRe: Una lancia a favore degli editori
Credo che il discorso valga solo per la distribuzione, visto che ciò che è disponibile in digitale dovrebbe già esserlo in cartaceo (eccezioni a parte ovviamente), quindi con le bozze già corrette. Per l'impaginazione "digitale" non credo vi siano particolari ostacoli. Due clic e via.I costi dovrebbero quindi differenziarsi solo sulla distribuzione, ma affindandosi a "store" già esistenti anche questa voce di costo dovrebbe essere irrisoria.Tuttavia ammetto la mia ignoranza sul settore dell'editoria dunque potrei aver tranquillamente detto molte cavolate.Imho, mi sembra però che il ragionamento fili.ThEnOraRe: Una lancia a favore degli editori
- Scritto da: ThEnOra> Credo che il discorso valga solo per la> distribuzione, visto che ciò che è disponibile in> digitale dovrebbe già esserlo in cartaceo> (eccezioni a parte ovviamente), quindi con le> bozze già corrette. Per l'impaginazione> "digitale" non credo vi siano particolari> ostacoli. Due clic e via.l'impaginazione per il cartaceo avviene già in modo digitale per cui i costi sono gli stessiil costo che differenzia il digitale dal cartaceo è il materiale e la stampa (inchiostri, macchinari, ecc...)> I costi dovrebbero quindi differenziarsi solo> sulla distribuzione, ma affindandosi a "store"> già esistenti anche questa voce di costo dovrebbe> essere irrisoria.La distribuzione avviene in modi diversi ma il costo di quella del cartaceo di media è superiore a quella digitale.> Tuttavia ammetto la mia ignoranza sul settore> dell'editoria dunque potrei aver tranquillamente> detto molte cavolate.> Imho, mi sembra però che il ragionamento fili.Un libro digitale costa mediamente meno di uno cartaceo anche solo per il numero di persone coinvolte nella produzione e distribuzione.Morpheus61Re: Una lancia a favore degli editori
- Scritto da: Morpheus61> - Scritto da: ThEnOra> > Credo che il discorso valga solo per la> > distribuzione, visto che ciò che è disponibile> in> > digitale dovrebbe già esserlo in cartaceo> > (eccezioni a parte ovviamente), quindi con le> > bozze già corrette. Per l'impaginazione> > "digitale" non credo vi siano particolari> > ostacoli. Due clic e via.> > l'impaginazione per il cartaceo avviene già in> modo digitale per cui i costi sono gli> stessi> il costo che differenzia il digitale dal cartaceo> è il materiale e la stampa (inchiostri,> macchinari,> ecc...)> > > I costi dovrebbero quindi differenziarsi solo> > sulla distribuzione, ma affindandosi a "store"> > già esistenti anche questa voce di costo> dovrebbe> > essere irrisoria.> > La distribuzione avviene in modi diversi ma il> costo di quella del cartaceo di media è superiore> a quella> digitale.> > > Tuttavia ammetto la mia ignoranza sul settore> > dell'editoria dunque potrei aver tranquillamente> > detto molte cavolate.> > Imho, mi sembra però che il ragionamento fili.> > Un libro digitale costa mediamente meno di uno> cartaceo anche solo per il numero di persone> coinvolte nella produzione e> distribuzione.Non ho detto le stesse cose... mah?ThEnOraRe: Una lancia a favore degli editori
- Scritto da: Guybrush Fuorisede> E mentre quello della stampa & trasporto è un> sistema ben rodato e che consente grandi economie> di scala, con i vari formati di e-reader non c'e'> ancora questa possibilità (e non ci sarà, temo...> vedi quel che succede con i browser> web).> > Un saluto> GTFSpenso che il problema principale sia la distribuzione e bada bene non i costi piu che altro "se non vogliono distribuirlo non lo distribuiscono"...Picchiatell oRe: Una lancia a favore degli editori
- Scritto da: Picchiatell o> - Scritto da: Guybrush Fuorisede> > > E mentre quello della stampa & trasporto è un> > sistema ben rodato e che consente grandi> economie> > di scala, con i vari formati di e-reader non> c'e'> > ancora questa possibilità (e non ci sarà,> temo...> > vedi quel che succede con i browser> > web).> > > > Un saluto> > GTFS> > penso che il problema principale sia la> distribuzione e bada bene non i costi piu che> altro "se non vogliono distribuirlo non lo> distribuiscono"...Concordo con l'ultima parte.Si dice che le etichette discografiche sono dinosauri e in giro ho sentito che quelli dell'editoria lo son di più!ThEnOraRe: Una lancia a favore degli editori
- Scritto da: ThEnOra> - Scritto da: Picchiatell o> > - Scritto da: Guybrush Fuorisede> > > > > E mentre quello della stampa & trasporto è un> > > sistema ben rodato e che consente grandi> > economie> > > di scala, con i vari formati di e-reader non> > c'e'> > > ancora questa possibilità (e non ci sarà,> > temo...> > > vedi quel che succede con i browser> > > web).> > > > > > Un saluto> > > GTFS> > > > penso che il problema principale sia la> > distribuzione e bada bene non i costi piu che> > altro "se non vogliono distribuirlo non lo> > distribuiscono"...> > > Concordo con l'ultima parte.> Si dice che le etichette discografiche sono> dinosauri e in giro ho sentito che quelli> dell'editoria lo son di> più!difatto entrate in una qualsiasi libreria - store annotatevi gli editori ed i titoli e ripetete x n librerie store (supermercati compresi) otterrette gli stessi risultati a meno che nella vostra città esista un qualche "indipendente" che si incaponisca a vender di propria testa...Picchiatell oRe: Una lancia a favore degli editori
Beh per vedere il punto di vista di un editore (illuminato) puoi visitare la libreria online della Baen (un editore americano specializzato in fantascienza/fantasy), vendono da anni ebook privi di qualunque drm e in diversi formati e offrono gratuitamente in scarico molti libri come assaggio. Per gli appassionati di un dato autore offrono pure la possibilita' di acquistare le bozze dei libri "grezzi" prima che passino per le mani di redattori e correttori di bozze.Nell'introduzione e' spiegao chiaramente cosa ne pensano del DRM e sul perche' non l'usanohttp://www.baen.com/library/166mo501550Re: Una lancia a favore degli editori
Wow, di gente intelligente ce ne sta ancora allora in questo mondo infame... :)iRobyRe: Una lancia a favore degli editori
Splendido. Da rileggere. Grazie per la segnalazione.MarcelloRomaniRe: Una lancia a favore degli editori
- Scritto da: 166mo501550> Beh per vedere il punto di vista di un editore> (illuminato) puoi visitare la libreria online> della Baen (un editore americano specializzato in> fantascienza/fantasy), vendono da anni ebook> privi di qualunque drm e in diversi formati e> offrono gratuitamente in scarico molti libri come> assaggio. Per gli appassionati di un dato autore> offrono pure la possibilita' di acquistare le> bozze dei libri "grezzi" prima che passino per le> mani di redattori e correttori di> bozze.> > Nell'introduzione e' spiegao chiaramente cosa ne> pensano del DRM e sul perche' non> l'usano> http://www.baen.com/library/Quello in realtà non è un editore illuminato, lo fa semplicemente credere strizzando l'occhio ad un certo tipo di pubblico, niente di piu'. Sa benissimo che l'esperimento non riuscirà ed è destinato a fallire, ma intanto becca questo e quello. Tant'è che è lui stesso a dirti "una serie limitata di titoli". Tradotto, vediamo come va la cosa. Dopodichè, se andrà in modo soddisfacente, aggiungeremo un altro paletto... (la registrazione) e via cosi'. Paletto dopo paletto alla fine ci si ritroverà alla situazione originale senza neanche accorgersene.Il discorso sugli e-readers è presto fatto. Fermo restando il mio pensiero che alla gente non piaccia leggere libri su devise elettronici ma si preferisca sempre e comunque la carta (tranne che per brevi storielle o cose piu' interattive che niente hanno a che vedere col libro).E' il DEVICE che deve essere gratuito, NON il libro. Solo così si puo' sperare di cambiare l'atteggiamento del lettore che in primis si domanda "Ma perchè per un libro che costa 5 euro devo spenderne 300 per leggerlo su un device". E' questo l'ostacolo più grande. E finche rimarrà l'eperienza reader è destinata a fallire e rimanere di nicchia. Non il contrario.Provate invece a pensare se domani per esempio MONDADORI desse appuntamento ai lettori in uno dei suoi centri per ritirare gratuitamente il proprio device.... ci sarebbe la coda e dal giorno seguente la gente proverebbe ad interessarsi a qualsivoglia contenuto elettronico... anche se penso starebbe sempre lontana dal classico libro.EnryEnryRe: Una lancia a favore degli editori
- Scritto da: Enry> E' il DEVICE che deve essere gratuito, NON il> libro.E' arrivato il furbo!Acca' niscuin e' fess!Io pretendo di pagare il device, che e' di ferro, pesante e concreto.Poi basta.I files coi testi me li procuro da me.> Solo così si puo' sperare di cambiare> l'atteggiamento del lettore che in primis si> domanda "Ma perchè per un libro che costa 5 euro> devo spenderne 300 per leggerlo su un device". E tu perche' vorresti cambiarlo questo atteggiamento?Ha ragione l'utente.Il messaggio che deve passare e': ti compri questo bel device da 300 euro una volta e hai tutti i libri del mondo per sempre!Fai pure i conti e vedrai che se tutti gli italiani spendessero ciascuno 300 euro in libri, l'editoria sarebbe la piu' florida attivita' del paese.> Provate invece a pensare se domani per esempio> MONDADORI desse appuntamento ai lettori in uno> dei suoi centri per ritirare gratuitamente il> proprio device.... ci sarebbe la coda e dal> giorno seguente la gente proverebbe ad> interessarsi a qualsivoglia contenuto> elettronico... E due giorni dopo l'ereader sarebbe a prender polvere in qualche scaffale oppure nel bidone della differenziata.panda rossaRe: Una lancia a favore degli editori
- Scritto da: 166mo501550> Beh per vedere il punto di vista di un editore[...]> Nell'introduzione e' spiegao chiaramente cosa ne> pensano del DRM e sul perche' non> l'usano> http://www.baen.com/library/Grande! Grazie per la segnalazione!Guybrush FuorisedeRe: Una lancia a favore degli editori
- Scritto da: 166mo501550> > Nell'introduzione e' spiegao chiaramente cosa ne> pensano del DRM e sul perche' non> l'usano> http://www.baen.com/library/Ottima segnalazione.ThEnOraRe: Una lancia a favore degli editori
contenuto non disponibileunaDuraLezioneRe: Una lancia a favore degli editori
- Scritto da: Guybrush Fuorisede> > Quello che cambia, e tanto sono alcuni costi che> > mi pare non siano stati presi in considerazione> > (ho letto di sfuggita articolo e commenti): > Ecco qualcosa di interessante> > >la stampa avviene per lotti, e il numero di> lotti lo> > devi decidere *prima* di sapere quante copie> > venderai, col rischio di vederti restuitire> copie> > invendute, oppure finire quelle che avevi> > stampato subito, perdendo l'onda dell'hype che> te> > ne avrebbe fatte vendere moltissime> > altre.> Yeah, bel punto. Quindi non puoi dire al> tipografo: mi servono 31410 copie, o gli dici> 30000 oppure 35000 (ipotizzando lotti di 5000> copie).No gli puoi dire che vuoi anche solo una copia, chiaramente cambia il costo copia se ne ordini una o ne ordini 31410,5000 o 30000 , perché ci sono costii fissi di avvio stampa che gravano sul numero di copie> > Col libro elettronico tutto ciò non avviene: la> > copia è istantanea sul singolo ordine: niente> > resi, niente *magazzino* (e costi relativi),> > niente danni a causa della muffa, della pioggia> o del trasporto.> Ecco, hai centrato quel che chiedevo nel mio post.> > > Nessun problema in caso di errori di stampa:> > l'utente riscarica la versione corretta senza> che> > l'editore abbia oneri particolari. Nel caso del> > libro fisico errori di stampa gravi (capitoli> > mancanti o cambiati nell'ordine) diventano un> > danno economico indicibile. In soldoni la> maggior> > parte dei costi, ma anche dei *RISCHI* viene> > eliminata.> Non mi è capitato molte volte di avere tra le> mani un'edizione fallata, ma quando è capitato è> stato... spiacevole (tipo leggere il capitolo> finale a 100 pagine dall'inizio, su un libro di> circa 600).> > Pero' se ci pensi questo è anche una... fregatura.> L'editore può risparmiare sulla correzione delle> bozze, tanto gli utenti registrati hanno diritto> a scaricare la copia corretta, magari proprio> grazie alle segnalazioni dei lettori.L'editore comunque corregge le bozze perché ricevere lamentele dai lettori per errori di pubblicazione è comunque un danno di immagine per l'editoreche gli fa perdere clienti. > Vabbe', sempre per non dare troppo addosso agli> editori: quali costi possono risultare aumentati> dal passaggio al digitale?> Non vale rispondere "nessuno" poiché:> Non Esistono Cose Come I Pasti Gratis (riassunto> dei 3 principi della termodinamica, cit:> Heinlein).> > GTFSAumentati nessuno alcuni sono spariti altri sono invariati e qualcuno ha variato destinazione, per questo il libro digitale dovrebbe costare meno, il motivo per cui poi di fatto non sia così l'ho spiegato già tante volte in altri post e mi sembra inutile ripeterlo ancora.Morpheus61Re: Una lancia a favore degli editori
- Scritto da: Morpheus61> - Scritto da: Guybrush Fuorisede[...]> No gli puoi dire che vuoi anche solo una copia,> chiaramente cambia il costo copia se ne ordini> una o ne ordini 31410,5000 o 30000 , perché ci> sono costii fissi di avvio stampa che gravano sul> numero di> copieQuoto e la "visuale" si amplia parecchio.(adoro quando rispondete così: che io condivida o meno il vostro pensiero mi fa sempre piacere vedere qualcosa di costruttivo).> L'editore comunque corregge le bozze perché> ricevere lamentele dai lettori per errori di> pubblicazione è comunque un danno di immagine per> l'editore> che gli fa perdere clienti.Non dico di no.Dico: può usare lo stesso correttore per piu' di un libro, che corregga in modo meno approfondito più opere.Se poi c'e' qualche refuso i lettori lo segnaleranno e saranno "premiati" con qualche altro download o qualche sconto per acquisti futuri.In campo videoludico questo avviene da tempo. Nessuno si lamenta troppo se un gioco è affetto da bug. > > Non Esistono Cose Come I Pasti Gratis (riassunto> > dei 3 principi della termodinamica, cit:> > Heinlein).> > > > GTFS > Aumentati nessuno alcuni sono spariti altri sono> invariati e qualcuno ha variato destinazione, per> questo il libro digitale dovrebbe costare meno,> il motivo per cui poi di fatto non sia così l'ho> spiegato già tante volte in altri post e mi> sembra inutile ripeterlo> ancora.Qui devo tornare ad essere rompino.Una parte del prezzo è costituita dalla suddivisione del costo totale (che include anche le spese di gestione della casa editrice) diviso il numero delle copie prodotte.Nel caso dell'editoria digitale questo è uguale al n° delle copie che si PREVEDE di vendere.Questo numero ha un limite superiore ed è dato dal numero di lettori e-reader presenti in commercio.Mettiamo che sono n, a fronte di una popolazione di m potenziali acquirenti di libri cartacei (ovviamente n <=m).Dunque per produrre un libro hai pure due costi differenti.C e C+Edove E e' l'extra costo che include le spese di immagazzinamento, trasporto, gestione dei resi ecc... e ritengo pure che C > E.Semplificazione: n e m sono proprio le copie vendute e non quelle potenziali.Caso 1 n= (C+E)/mCaso 2 n=mC/n<(C+E)/mCon i dati a disposizione posso dire che per n (numero stimato dei lettori di eBooks) minore di m (numero dei potenziali lettori di libri) il prezzo di vendita del digitale puo' superare quello del bene fisico.Resta pure assodato che questo è sicuramente destinato a scendere nel momento in cui i prezzi degli eReader caleranno sensibilmente (e le loro prestazioni cresceranno).Il problema qui esposto è semplificato in modo indegno.Chiunque voglia arricchirlo un po' è il benvenuto (specie se riesce a dimostrare il contrario).SalutiGTFS Guybrush FuorisedeIl fatto è che ...
... il miglior formato eBook esiste già, da almeno 20 anni, e si chiama HTML. E` libero, aperto, accessibile da qualsiasi dispositivo, comodissimo e gratuito. Difficile che le persone si affezionino così facilmente a qualcos'altro che ha caratteristiche esattamente opposte.CarloRe: Il fatto è che ...
- Scritto da: Carlo> ... il miglior formato eBook esiste già, da> almeno 20 anni, e si chiama HTML. E` libero,> aperto, accessibile da qualsiasi dispositivo,> comodissimo e gratuito. Difficile che le persone> si affezionino così facilmente a qualcos'altro> che ha caratteristiche esattamente> opposte.Il miglior formato per gli ebook è l'epub che è libero, aperto, gratuito e accessibile da qualsiasi apparecchio lo voglia usare.Non è molto diverso dall'HTML però quest'ultimo è "troppo libero" mentre l'epub è come un HTML standardizzato apposta per gli ebook e quindi con regole più strette.anonimoRe: Il fatto è che ...
Credo che andrebbe benissimo anche il PDF o un nuovo formato ad-hoc con caratteristiche specifiche pensate per rendere più confortevole (qualunque cosa voglia dire) la lettura di un libro su un dispositivo apposito.Il punto è che deve essere APERTO e GRATUITO (il formato, non il libro). Ai nuovi formati ci si adatta piuttosto infretta, l'unico problema è se al posto di uno o due formati liberi si ha a che fare con una moltitudine di formati proprietari tra loro incompatibili, fruibili per di più solo in modo farragginoso e inaffidabile sul lungo periodo.Se oggi acquisto un PDF ritengo di avere buone probabilità di poterlo conservare e leggere nell'arco dei prossimi 10 anni.Se invece acquisto un file "lucchettato" e in formato proprietario, ho il timore che la ditta sviluppatrice dell'app che gestisce il DRM fallisca, o più banalmente che mi rubino l'ebook (o si rompa) e che debba ricomprare il file, ecc.MarcelloRomaniRe: Il fatto è che ...
Quello di cui parli c'è già e si chiama Epub.anonimoRe: Il fatto è che ...
Grazie. :-)MarcelloRomaniRe: Il fatto è che ...
- Scritto da: MarcelloRomani> Credo che andrebbe benissimo anche il PDF o unIl PDF io lo vedo come la "trasposizione della carta in bit". A mio modo di vedere quindi non ha senso, perché è come se quando hanno inventato le automobili ci avessero messo le briglie e la sella per farle assomigliare ad un cavallo. In realtà all'inizio ci avevano anche provato ma poi hanno capito che non era la strada migliore. Mi viene da piangere ogni volta che vedo ad esempio la nostra pubblica amministrazione che fa grandi proclami di passaggio al digitale e poi usa il PDF, che non è poi molto diverso dal concetto di fotocopia (forse il massimo di "tecnologia") che i nostri legislatori capiscono. Stessa cosa (e molto peggiore) per il doc, ma in fin dei conti anche per gli analoghi anche formati liberi, come odf e via discorrendo, perché sempre dal concetto di carta partono (ovviamente dovendo scegliere meglio i formati aperti, ma non è questo il nocciolo del mio ragionamento).Qualcuno ha parlato di ePub come di un formato migliore. Non lo conosco, e non ne dubito, ma ciò che dubito è che questo sostituirà l'HTML. Ritengo assai più probabile che sarà l'HTML ad evolversi, ad esempio implementando sempre più le specifiche previste dell'HTML5, ed altro ancora). E` vero che per certi versi HTML è "troppo" libero, ma è anche (paradossalmente) grazie a questa "troppa" libertà che esso si mantiene largamente compatibile, perché non conviene deviare troppo da uno standard così universale, che nessuno probabilmente ormai riesce a "piegare troppo" agli interessi del proprio portafogli. In ogni caso non occorre che un formato sia il migliore possibile affinché questo abbia sucXXXXX, ed è per questo che (IMVHO) penso che ePub (ed altri) resteranno comunque formati di nicchia, soprattutto se per disgrazia dovesse volerci qualcosa di più di un browser per leggerli. Di DRM non sto nemmeno a parlarne perché quello è un suicidio editoriale per chiunque pensi di fare affari con quello.CarloRe: Il fatto è che ...
Penso che la soluzione sia un formato che diventi uno standard per tutti invece di averne una moltitudine che porta a una confusione assurda e un incompatibilità tra i vari Reader, che poi sia un formato già esistente o uno creato ad oc poco importa, l'importante è che sia libero e usato da tuttiMorpheus61Re: Il fatto è che ...
Io credevo fosse il formato rtf.Parti da lì per ottenere quello che vuoi.ThEnOraPer gli editori è finita
Non possono riadattarsi. Dovrebbero ripensare il loro modello da zero... e a questo punto, è più probabile che riesca a farlo chi non si è mai occupato di editoria, ed è quindi libero da preconcetti.Già molti aspiranti autori saltano completamente il passaggio dall'editore, e si pubblicano da soli.Gli editori sono ancora fissi su idee come quella di far pagare la singola copia, e di tentare di limitare la circolazione, creando una "scarsità artificiale"; la prima idea è assurda, perchè il valore percepito di una copia digitale è sempre più basso (chi paga per avere un file, poi vede l'amico che l'ha scaricato gratis e gli dice "ma perchè non l'hai chiesto a me?" si sente uno stupido, e pensa "ho buttato dei soldi per una cosa che non vale niente"); la seconda è semplicemente impossibile, perchè tutti i sistemi per frenare la condivisione hanno fallito e continuano a fallire.Eppure, gli editori sono fissati con questi preconcetti; lavorare in questo modo è inutile, e non merita uno stipendio. Possiamo fare a meno di chi lavora così.uno qualsiasiRe: Per gli editori è finita
- Scritto da: uno qualsiasi> Già molti aspiranti autori saltano completamente> il passaggio dall'editore, e si pubblicano da> soli.Sì e vendono milioni di copie...Come se l'autore che si autopubblica sia una novità. C'erano vent'anni fa e ci sono oggi.> Gli editori sono ancora fissi su idee come quella> di far pagare la singola copia, e di tentare di> limitare la circolazione, creando una "scarsità> artificiale"; Che idea folle hanno, meglio far pagare una singola copia 3 milioni di euro.> Eppure, gli editori sono fissati con questi> preconcetti; lavorare in questo modo è inutile, e> non merita uno stipendio. Possiamo fare a meno di> chi lavora> così.eh forse perché loro fanno qualcosa nella vita al contrario di teanonimoRe: Per gli editori è finita
> > Gli editori sono ancora fissi su idee come> quella> > di far pagare la singola copia, e di tentare di> > limitare la circolazione, creando una "scarsità> > artificiale"; > > Che idea folle hanno, meglio far pagare una> singola copia 3 milioni di> euro.Meglio farla pagare quello che è costata, non di più. E se nessuno è disposto a pagare quella cifra, vuol dire che hai lavorato male.> > > Eppure, gli editori sono fissati con questi> > preconcetti; lavorare in questo modo è inutile,> e> > non merita uno stipendio. Possiamo fare a meno> di> > chi lavora> > così.> > eh forse perché loro fanno qualcosa nella vita al> contrario di> teIo, a differenza di loro, non piango miseria pretendendo soldi e accusando il prossimo.uno qualsiasiRe: Per gli editori è finita
è vero, per gli editori è finita... sono daccordo con uno qualsiasi.EnryRe: Per gli editori è finita
- Scritto da: uno qualsiasi> Meglio farla pagare quello che è costata, non di> più. E se nessuno è disposto a pagare quella> cifra, vuol dire che hai lavorato male.La trovo una soluzione un po troppo semplicistica, spiegami quali parametri usi per stabilire quanto è costato fare un libro, sia esso cartaceo o digitale.> > > Eppure, gli editori sono fissati con questi> > > preconcetti; lavorare in questo modo è inutile,> > e non merita uno stipendio. Possiamo fare a meno> > di chi lavora così.Scusa quali sarebbero i preconcetti?Morpheus61Re: Per gli editori è finita
- Scritto da: uno qualsiasi> Non possono riadattarsi. Dovrebbero ripensare il> loro modello da zero... e a questo punto, è più> probabile che riesca a farlo chi non si è mai> occupato di editoria, ed è quindi libero da> preconcetti..... e che non ci capisce una mazza...> > Già molti aspiranti autori saltano completamente> il passaggio dall'editore, e si pubblicano da> soli.Si, pagando piccole case editrici (se vogliamo chiamarle così) che ti danno la soddisfazione di stamparti 1000 copie (e fartele comprare)> Gli editori sono ancora fissi su idee come quella> di far pagare la singola copia, e di tentare di> limitare la circolazione, creando una "scarsità> artificiale"; la prima idea è assurda, veramente è il contrario. Un editore è ben contento se il libro chepubblica circola nelle librerie il piu' possibile. E' il meccanismo delle librerie che poi ne decreta il prematuro scomparire, aihme... spesso di libri anche validi...perchè il> valore percepito di una copia digitale è sempre> più basso (chi paga per avere un file, poi vede> l'amico che l'ha scaricato gratis e gli dice "ma> perchè non l'hai chiesto a me?" si sente uno> stupido, e pensa "ho buttato dei soldi per una> cosa che non vale niente"); il tuo cervello non vale niente, e ancora una volta ne hai dato dimostrazione a tutti. Contento? Chi lo paga in primis pensa che valgaqualcosa, altrimenti non lo compra. Chi vede l'amico che l'ha scaricato o l'ha ottenuto non corrispondendo il dovuto sa di avere un amico disonesto, tutto qui. E se hai speso per un libro e ti è piaciutonon te ne frega niente se un altro l'ha scaricato, anzi, sei ben contento di aver premiato il tuo autore o il editore preferito corrispondendo cio' che merita.la seconda è> semplicemente impossibile, perchè tutti i sistemi> per frenare la condivisione hanno fallito e> continuano a> fallire.Sono destinati a fallire fino a quando chi pensa di scaricare gratis non si accorgerà che in realtà sta solo dando i suoi soldi ad altri soggetti che guadagnano attraverso la sua stupidità. Se non ci fossero gli stupidi, non ci sarebbero i soggetti che ci guadagnano sopra. Facendogli poi credere che sia giusto così poi... quindi pensa quanto possono essere stupidi....> > Eppure, gli editori sono fissati con questi> preconcetti; lavorare in questo modo è inutile, e> non merita uno stipendio. Possiamo fare a meno di> chi lavora> così.Possiamo fare a meno di gente senza cervello che scrivendo su internetè convinta che tutti gli facciano l'applauso ad ogni battura, non rendendosi conto che per 3 che gli scrivono (pro e contro) ce ne sono 97 che leggono, non scrivono e pensano..."che povero XXXXX"....EnryRe: Per gli editori è finita
- Scritto da: Enry> - Scritto da: uno qualsiasi> > Non possono riadattarsi. Dovrebbero ripensare il> > loro modello da zero... e a questo punto, è più> > probabile che riesca a farlo chi non si è mai> > occupato di editoria, ed è quindi libero da> > preconcetti.> > .... e che non ci capisce una mazza...Se è per questo, nemmeno gli editori ci capiscono qualcosa, altrimenti non sarebbero con l'acqua alla gola.Meglio avere qualcuno che sa di non sapere, piuttosto che qualcuno che non sa, ma è convinto di sapere.> > > > > Già molti aspiranti autori saltano completamente> > il passaggio dall'editore, e si pubblicano da> > soli.> > Si, pagando piccole case editrici (se vogliamo> chiamarle così) che ti danno la soddisfazione di> stamparti 1000 copie (e fartele> comprare)No, non stampano nemmeno una copia, se non su ordinazione. Avere delle giacenze è solo uno spreco di carta.> > > > Gli editori sono ancora fissi su idee come> quella> > di far pagare la singola copia, e di tentare di> > limitare la circolazione, creando una "scarsità> > artificiale"; la prima idea è assurda, > > veramente è il contrario. Un editore è ben> contento se il libro> che> pubblica circola nelle librerie il piu'> possibile. E' il meccanismo delle librerie che> poi ne decreta il prematuro scomparire, aihme...> spesso di libri anche> validi...E se il libro circola non nelle librerie, ma sul P2P?> > perchè il> > valore percepito di una copia digitale è sempre> > più basso (chi paga per avere un file, poi vede> > l'amico che l'ha scaricato gratis e gli dice "ma> > perchè non l'hai chiesto a me?" si sente uno> > stupido, e pensa "ho buttato dei soldi per una> > cosa che non vale niente"); > > il tuo cervello non vale nientese vuoi metterti a insultare, sei ancora più disperato di quello che credevo. E già ti immaginavo in pessime acque., e ancora una> volta ne hai dato dimostrazione a tutti.> Contento? Chi lo paga in primis pensa che> valga> qualcosa, altrimenti non lo compra. Chi vede> l'amico che l'ha scaricato o l'ha ottenuto non> corrispondendo il dovuto sa di avere un amico> disonesto, tutto qui.Chi scarica non viene considerato un disonesto. La maggior parte della gente lo considera una cosa normale.> E se hai speso per un libro> e ti è> piaciuto> non te ne frega niente se un altro l'ha> scaricato, anzi, sei ben contento di aver> premiato il tuo autore o il editore preferito> corrispondendo cio' che> merita.Se vuoi premiare il tuo autore preferito gli fai una donazione.> > la seconda è> > semplicemente impossibile, perchè tutti i> sistemi> > per frenare la condivisione hanno fallito e> > continuano a> > fallire.> > Sono destinati a fallire fino a quando chi pensa> di scaricare gratis non si accorgerà che in> realtà sta solo dando i suoi soldi ad altri> soggetti che guadagnano attraverso la sua> stupidità. Se non ci fossero gli stupidi, non ci> sarebbero i soggetti che ci guadagnano sopra.> Facendogli poi credere che sia giusto così poi...> quindi pensa quanto possono essere> stupidi....A chi starei dando i miei soldi, considerando che per scaricare non li ho mai tirati fuori?Ti inventi delle balle assurde, e nemmeno ti rendi conto che non sei credibile.> > Possiamo fare a meno di gente senza cervello che> scrivendo su> internetVero, perciò perchè non ti togli dai piedi?> è convinta che tutti gli facciano l'applauso ad> ogni battura, non rendendosi conto che per 3 che> gli scrivono (pro e contro) ce ne sono 97 che> leggono, non scrivono e> pensano...> "che povero XXXXX"....Ti descrivi perfettamente.uno qualsiasiRe: Per gli editori è finita
- Scritto da: uno qualsiasi > Se è per questo, nemmeno gli editori ci capiscono> qualcosa, altrimenti non sarebbero con l'acqua> alla gola.> Meglio avere qualcuno che sa di non sapere,> piuttosto che qualcuno che non sa, ma è convinto> di sapere.L'idea sbagliata che avete è che gli editori siano degli stupidi che non capiscono nulla, non è così, sanno benissimo che il futuro è nel digitale tutti questi lucchetti che cercano di mettere e il mantenere il prezzo allineato al cartaceo (che non ha senso visto che il costo è decisamente inferiore), serve solo per ritardare il più possibile il declino del cartaceo che producono sempre loro.> > > Già molti aspiranti autori saltano completamente> > > il passaggio dall'editore, e si pubblicano da> > > soli.> > > > Si, pagando piccole case editrici (se vogliamo> > chiamarle così) che ti danno la soddisfazione di> > stamparti 1000 copie (e fartele> > comprare)> > No, non stampano nemmeno una copia, se non su> ordinazione. Avere delle giacenze è solo uno> spreco di carta.Questa è una stupidaggine, hai idea di quanto costa avviare la stampa di un libro?Prova ad andare in una tipografia piccola con un libro diciamo di un centinaio di pagine e chiedi cosa ti costa stamparlo è rilegarlo, con una copertina e una sovra copertina, mi raccomando digli che ne vuoi solo una copia, poi vediamo a quanto dovresti venderlo il libro, e ti ho detto una tipografia piccola perché se vai in una grande e gli chiedi di stampare una copia di un libro ti ridono dietro.il resto non lo commento visto che sono per la maggior parte insultiMorpheus61Re: Per gli editori è finita
- Scritto da: uno qualsiasi> - Scritto da: Enry> > - Scritto da: uno qualsiasi> > > Non possono riadattarsi. Dovrebbero ripensare> il> > > loro modello da zero... e a questo punto, è> più> > > probabile che riesca a farlo chi non si è mai> > > occupato di editoria, ed è quindi libero da> > > preconcetti.> > > > .... e che non ci capisce una mazza...> > Se è per questo, nemmeno gli editori ci capiscono> qualcosa, altrimenti non sarebbero con l'acqua> alla> gola.> Meglio avere qualcuno che sa di non sapere,> piuttosto che qualcuno che non sa, ma è convinto> di> sapere.> > > > > > > > > Già molti aspiranti autori saltano> completamente> > > il passaggio dall'editore, e si pubblicano da> > > soli.> > > > Si, pagando piccole case editrici (se vogliamo> > chiamarle così) che ti danno la soddisfazione di> > stamparti 1000 copie (e fartele> > comprare)> > No, non stampano nemmeno una copia, se non su> ordinazione. Avere delle giacenze è solo uno> spreco di> carta.> > > > > > > > Gli editori sono ancora fissi su idee come> > quella> > > di far pagare la singola copia, e di tentare> di> > > limitare la circolazione, creando una> "scarsità> > > artificiale"; la prima idea è assurda, > > > > veramente è il contrario. Un editore è ben> > contento se il libro> > che> > pubblica circola nelle librerie il piu'> > possibile. E' il meccanismo delle librerie che> > poi ne decreta il prematuro scomparire, aihme...> > spesso di libri anche> > validi...> > E se il libro circola non nelle librerie, ma sul> P2P?> > > > > perchè il> > > valore percepito di una copia digitale è> sempre> > > più basso (chi paga per avere un file, poi> vede> > > l'amico che l'ha scaricato gratis e gli dice> "ma> > > perchè non l'hai chiesto a me?" si sente uno> > > stupido, e pensa "ho buttato dei soldi per una> > > cosa che non vale niente"); > > > > il tuo cervello non vale niente> > se vuoi metterti a insultare, sei ancora più> disperato di quello che credevo. E già ti> immaginavo in pessime> acque.> > , e ancora una> > volta ne hai dato dimostrazione a tutti.> > Contento? Chi lo paga in primis pensa che> > valga> > qualcosa, altrimenti non lo compra. Chi vede> > l'amico che l'ha scaricato o l'ha ottenuto non> > corrispondendo il dovuto sa di avere un amico> > disonesto, tutto qui.> > Chi scarica non viene considerato un disonesto.> La maggior parte della gente lo considera una> cosa> normale.> > > E se hai speso per un libro> > e ti è> > piaciuto> > non te ne frega niente se un altro l'ha> > scaricato, anzi, sei ben contento di aver> > premiato il tuo autore o il editore preferito> > corrispondendo cio' che> > merita.> > Se vuoi premiare il tuo autore preferito gli fai> una> donazione.> > > > la seconda è> > > semplicemente impossibile, perchè tutti i> > sistemi> > > per frenare la condivisione hanno fallito e> > > continuano a> > > fallire.> > > > Sono destinati a fallire fino a quando chi pensa> > di scaricare gratis non si accorgerà che in> > realtà sta solo dando i suoi soldi ad altri> > soggetti che guadagnano attraverso la sua> > stupidità. Se non ci fossero gli stupidi, non ci> > sarebbero i soggetti che ci guadagnano sopra.> > Facendogli poi credere che sia giusto così> poi...> > quindi pensa quanto possono essere> > stupidi....> > A chi starei dando i miei soldi, considerando che> per scaricare non li ho mai tirati> fuori?> > Ti inventi delle balle assurde, e nemmeno ti> rendi conto che non sei> credibile.> > > > > > > Possiamo fare a meno di gente senza cervello che> > scrivendo su> > internet> > Vero, perciò perchè non ti togli dai piedi?> > > è convinta che tutti gli facciano l'applauso ad> > ogni battura, non rendendosi conto che per 3 che> > gli scrivono (pro e contro) ce ne sono 97 che> > leggono, non scrivono e> > pensano...> > "che povero XXXXX"....> > Ti descrivi perfettamente.Convinto tu...EnryRe: Per gli editori è finita
- Scritto da: Enry> Chi vede> l'amico che l'ha scaricato o l'ha ottenuto non> corrispondendo il dovuto sa di avere un amico> disonesto, tutto qui.No. Chi vede l'amico che l'ha scaricato chiede perche' lo ha scaricato, come lo ha conosciuto quel libro, quell'autore, chi glielo ha consigliato etc...Perche' uno dei grossi problemi che hanno i libri e' quello di motivare la gente a leggerli.Io ho letto molti libri dopo che qualcuno che li ha letti prima di me me li ha consigliati dicendo che probabilmente mi sarebbero piaciuti.Il problema dei libri non e' scaricarli, ma leggerli!> E se hai speso per un libro> e ti è piaciutoIo spendo per un libro cartaceo, e spendo volentieri.> non te ne frega niente se un altro l'ha> scaricato, anzi, sei ben contento di aver> premiato il tuo autore o il editore preferito> corrispondendo cio' che> merita.Contento di premiare l'autore.Dell'editore non me ne puo' fregar di meno, anzi, e' solo uno dei tanti parassiti intermediari che finalmente si estingueranno!> Possiamo fare a meno di gente senza cervello che> scrivendo su> internet> è convinta che tutti gli facciano l'applauso ad> ogni battura, non rendendosi conto che per 3 che> gli scrivono (pro e contro) ce ne sono 97 che> leggono, non scrivono e> pensano...> "che povero XXXXX"....Parli di te?panda rossaRe: Per gli editori è finita
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: Enry> > Chi vede> > l'amico che l'ha scaricato o l'ha ottenuto non> > corrispondendo il dovuto sa di avere un amico> > disonesto, tutto qui.> > No. Chi vede l'amico che l'ha scaricato chiede> perche' lo ha scaricato, come lo ha conosciuto> quel libro, quell'autore, chi glielo ha> consigliato> etc...> Perche' uno dei grossi problemi che hanno i libri> e' quello di motivare la gente a> leggerli.> Io ho letto molti libri dopo che qualcuno che li> ha letti prima di me me li ha consigliati dicendo> che probabilmente mi sarebbero> piaciuti.> > Il problema dei libri non e' scaricarli, ma> leggerli!> > > E se hai speso per un libro> > e ti è piaciuto> > Io spendo per un libro cartaceo, e spendo> volentieri.> > > non te ne frega niente se un altro l'ha> > scaricato, anzi, sei ben contento di aver> > premiato il tuo autore o il editore preferito> > corrispondendo cio' che> > merita.> > Contento di premiare l'autore.> Dell'editore non me ne puo' fregar di meno, anzi,> e' solo uno dei tanti parassiti intermediari che> finalmente si> estingueranno!> > > Possiamo fare a meno di gente senza cervello che> > scrivendo su> > internet> > è convinta che tutti gli facciano l'applauso ad> > ogni battura, non rendendosi conto che per 3 che> > gli scrivono (pro e contro) ce ne sono 97 che> > leggono, non scrivono e> > pensano...> > "che povero XXXXX"....> > Parli di te?No, parlo di quelli come te.EnryRe: Per gli editori è finita
- Scritto da: uno qualsiasi> Non possono riadattarsi. Dovrebbero ripensare il> loro modello da zero... e a questo punto, è più> probabile che riesca a farlo chi non si è mai> occupato di editoria, ed è quindi libero da> preconcetti.> > Già molti aspiranti autori saltano completamente> il passaggio dall'editore, e si pubblicano da> soli.Concordo, la figura dell'editore è obsoleta, gli autori possono pubblicarsi da soli il libro, con strumenti che già hanno: il personal computer.E non è detto che debbano rinunciare alla carta, possono rivolgersi direttamente ad una tipografia, ma dovranno pagare di tasca loro la stampa.> Gli editori sono ancora fissi su idee come quella> di far pagare la singola copia,Questa è l'unica via percorribile, a meno che non ci sia un individuo al mondo che dice "pago tutto io", così, per sport.> e di tentare di> limitare la circolazione, creando una "scarsità> artificiale"; la prima idea è assurda, perchè il> valore percepito di una copia digitale è sempre> più basso (chi paga per avere un file, poi vede> l'amico che l'ha scaricato gratis e gli dice "ma> perchè non l'hai chiesto a me?" si sente uno> stupido, e pensa "ho buttato dei soldi per una> cosa che non vale niente");Io penso invece che lui sia un ladro, e gli dico "credo sia più onesto pagare i pochi euro che chiede".> la seconda è> semplicemente impossibile, perchè tutti i sistemi> per frenare la condivisione hanno fallito e> continuano a> fallire.No, un buon DRM è quello che ci vuole. Qualcuno riuscirà a superarlo, ma si vedrà rovinata l'esperienza di una fruizione semplice senza problemi.> Eppure, gli editori sono fissati con questi> preconcetti; lavorare in questo modo è inutile, e> non merita uno stipendio. Possiamo fare a meno di> chi lavora> così.Si certo, ma non rubando agli altri.ruppoloRe: Per gli editori è finita
> No, un buon DRM è quello che ci vuole.Il drm non funziona.Anzi, c'è pure chi si diverte a superarlo.uno qualsiasiRe: Per gli editori è finita
- Scritto da: uno qualsiasi> > No, un buon DRM è quello che ci vuole.> > Il drm non funziona.Funziona benissimo, perlomeno il mio.> Anzi, c'è pure chi si diverte a superarlo.Faccia pure, si rovina l'esperienza di fruizione.ruppoloRe: Per gli editori è finita
- Scritto da: ruppolo> > No, un buon DRM è quello che ci vuole. Qualcuno> riuscirà a superarlo, ma si vedrà rovinata> l'esperienza di una fruizione semplice senza> problemi.> la storia del drm invece e proprio fatta al contrario chi ha comprato con i lucchetti e' sempre stavo vincolato a quanche castrazione del distributore, passi se fosse l'autore dell'opera ma essere limitati dal distributore e' anacronistico...Picchiatell oi tempi cambiano
molti lavori sono scomparsi dall'inizio dei tempi, altri si sono evoluti, chi rimane inidetro e' perduto.... e' inutile che paingono e' il pubblico che fa i soldi e non loro...asdGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiMarco Calamari 26 04 2011
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