Più leggero e agile, condivide con il fratello maggiore la resistenza ai maltrattamenti e la capacità di muoversi su terreni accidentati: il robocane Spot è stato presentato in un video da Boston Dynamics, azienda che ancora prima dell’ acquisizione da parte di Google ha partorito una nutrita serie di robot, spesso modellati su forme di vita esistenti in natura, piegate ad assolvere ruoli che possano supportare l’uomo nelle sue attività (anche guerresche, come dimostra la collaborazione con DARPA).
Spot pesa poco più di 72 kg, meno di BigDog e della sua evoluzione AlphaDog , ma condivide con il fratello maggiore la capacità di muoversi su terreni impervi e di resistere alla sollecitazioni, compresi i calci ben assestati.
Il complesso dei sensori e il sistema di attuatori idraulici sembra simile a quello che anima AlphaDog, ma le funzioni per cui il robot è stato progettato appaiono differenti: se il primo cane robot era studiato per sobbarcarsi grandi pesi, Spot potrebbe risultare più adatto per operazioni di esplorazione e di salvataggio in scenari pericolosi o poco agevoli. Spot è infatti in grado di correre più velocemente e con più eleganza, anche se è impensabile raggiunga i record del roboghepardo Cheetah.
Le operazioni di ricerca di Boston Dynamics sembrano dunque procedere a pieno ritmo anche dopo l’acquisizione da parte di Google: eventuali progetti più allineati alle attività della Grande G sono ancora avvolti nel mistero. Di certo c’è solo l’ ambizione mostrata dai colossi della tecnologia di partecipare alla ricerca nel settore della robotica: anche Samsung ha scelto di reclutare un team di ricercatori che esplorerà le frontiere più promettenti dell’innovazione.
Gaia Bottà
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tutto standard
però con l'open HW verrebbe a meno la spinta allo studio di nuove architetture e nuovi protocolli perché mancherebbe la remunerazione dei progetti.Si andrebbe verso la staticizzazione della tecnologia.Mariotutto standard
però con l'open HW verrebbe a meno la spinta allo studio di nuove architetture e nuovi protocolli perché mancherebbe la remunerazione dei progetti.Si andrebbe verso la staticizzazione della tecnologia.MarioRe: tutto standard
- Scritto da: Mario> però con l'open HW verrebbe a meno la spinta allo> studio di nuove architetture e nuovi protocolli> perché mancherebbe la remunerazione dei> progetti.> Si andrebbe verso la staticizzazione della> tecnologia.Al contrario: si creerebbe hw che risponde ad esigenze vere, non solo quelle di marketing.Ricorda che linux è usatissimo e sviluppato soprattutto in ambito aziendale.PassanteRe: tutto standard
Vai a vedere i modelli di stampanti RepRap, con miriadi di varianti, derivazioni e migliorie; vedrai che quella tecnologie è tutt'altro che statica.Paragonando lo sviluppo di quel mercato con le InkJet si può notare come siano inoltre nati diversi standard de facto (es. per gli estrusori) a tutto vantaggio di sviluppatori ed utenti: se cambi modello di InkJet dovrai buttare via le cartucce/testine non più utilizzabili con quella nuova, con una stampante 3D in tantissimi casi potrai cambiare la testina per adottarne una con funzionalità differenti ma montabile sulla tua stampante o viceversa potrei cambiare stampante (la struttura) e montarci la tua vecchia testina.Dai uno sguardo al mercato Arduino, dove tante aziende hanno potuto creare le proprie schede personalizzate producendone per un enorme numero di gusti ed esigenze differenti.amedeoRe: tutto standard
- Scritto da: amedeo> Vai a vedere i modelli di stampanti RepRap, con> miriadi di varianti, derivazioni e migliorie;> vedrai che quella tecnologie è tutt'altro che> statica.> Paragonando lo sviluppo di quel mercato con le> InkJet si può notare come siano inoltre nati> diversi standard de facto (es. per gli estrusori)> a tutto vantaggio di sviluppatori ed utenti: se> cambi modello di InkJet dovrai buttare via le> cartucce/testine non più utilizzabili con quella> nuova, con una stampante 3D in tantissimi casi> potrai cambiare la testina per adottarne una con> funzionalità differenti ma montabile sulla tua> stampante o viceversa potrei cambiare stampante> (la struttura) e montarci la tua vecchia> testina.> Dai uno sguardo al mercato Arduino, dove tante> aziende hanno potuto creare le proprie schede> personalizzate producendone per un enorme numero> di gusti ed esigenze> differenti.ma quelle testine e cartucce invecchiano e diventano obsolete rispetto a nuove tecnologie, altri potrebbero immaginare stampanti 3D costruite con una tecnologia completamente differente, magari qualcuno potrebbe fare un "arduino" 100 volte più performante, ma se manca la remunerazione anche la ricerca in questi campi si ferma.MarioRe: tutto standard
- Scritto da: Mario> - Scritto da: amedeo> > Vai a vedere i modelli di stampanti RepRap, con> > miriadi di varianti, derivazioni e migliorie;> > vedrai che quella tecnologie è tutt'altro che> > statica.> > Paragonando lo sviluppo di quel mercato con le> > InkJet si può notare come siano inoltre nati> > diversi standard de facto (es. per gli> estrusori)> > a tutto vantaggio di sviluppatori ed utenti: se> > cambi modello di InkJet dovrai buttare via le> > cartucce/testine non più utilizzabili con quella> > nuova, con una stampante 3D in tantissimi casi> > potrai cambiare la testina per adottarne una con> > funzionalità differenti ma montabile sulla tua> > stampante o viceversa potrei cambiare stampante> > (la struttura) e montarci la tua vecchia> > testina.> > Dai uno sguardo al mercato Arduino, dove tante> > aziende hanno potuto creare le proprie schede> > personalizzate producendone per un enorme numero> > di gusti ed esigenze> > differenti.> ma quelle testine e cartucce invecchiano e> diventano obsolete rispetto a nuove tecnologie,> altri potrebbero immaginare stampanti 3D> costruite con una tecnologia completamente> differente, magari qualcuno potrebbe fare un> "arduino" 100 volte più performante, ma se manca> la remunerazione anche la ricerca in questi campi> si ferma.Nessuno fa niente se non ne ha bisogno, se nessuno ha fatto ancora una scheda come dici tu vuol dire che gli andava bene l'arduino, altrimenti se la sarebbe prodotta.PassanteRe: tutto standard
- Scritto da: Mario> fammi capire, un'azienda dovrebbe spendere> milioni euro per fare ricerca, poi rilasciare i> risultati della ricerca con standard open e> ritrovarsi il giorno dopo centinaia di hobbisti> che gli fanno concorrenza con un prodotto> sviluppato da> loro?> > La strada è al contrario, gli hobbisti sviluppano> con standard open le grandi società prendono quei> prodotti sviluppando poi per proprio conto> l'hardware finale e risparmiando fior di> quattrini di spese di> ricerca.imho vanno bene tutte e due le strade, gli hobbisti non potranno mai disporre delle tecnologie per produrre industrialmente arduino per conto lorocosì come copiando dai migliori hobbisti le aziende potrebbero anche assumerli e tutti ci guadagnerebbero senza copyrightmax59Re: tutto standard
l'open software sta dimostrando il contrarioricordiamo sempre che open != gratise comunque con tutte le spie e XXXXX vari che ci sono in giro, l'hardware open sta diventando rapidamente una necessità imprescindibilecollioneRe: tutto standard
- Scritto da: collione> l'open software sta dimostrando il contrarioNon significa che lo stesso avverrà anche con l'hardware.Una scheda video open, per esempio? Non ce la vedo, men che meno una di ultima generazione....Grazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiGaia Bottà 10 02 2015
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