Spotify farà felici gli audiofili

Spotify farà felici gli audiofili

Un nuovo servizio, più costoso, permetterà di fruire di contenuti musicali ad alta fedeltà in streaming. Manca l'annuncio ufficiale, ma gli utenti hanno già iniziato a ricevere l'offerta
Un nuovo servizio, più costoso, permetterà di fruire di contenuti musicali ad alta fedeltà in streaming. Manca l'annuncio ufficiale, ma gli utenti hanno già iniziato a ricevere l'offerta

Milano – L’hanno chiamata “Spotify Hi-Fi”, ed è la nuova offerta che l’azienda che più di ogni altra incarna il ruolo di jukebox celestiale si appresta a lanciare sul mercato : lo scoop non l’ha fatto nessuno , né c’è stata alcuna comunicazione ufficiale da parte di Spotify stessa, ma schermate che mostrano la proposta ricevuta a mezzo mobile da diversi utenti hanno iniziato a circolare da qualche ora . Non ci sono ancora indicazioni precise sul prezzo: probabilmente sono in corso le valutazioni finali per decidere quanto valga per gli utenti finali la possibilità di ascoltare musica a un livello di qualità mai provato prima a mezzo streaming e con formato loseless.

Le discussioni che sono fiorite su Reddit mostrano che ci sono almeno tre diverse ipotesi di prezzo per il nuovo prodotto : c’è chi ha ricevuto un’offerta da 5 dollari al mese (da sommare al prezzo base di Spotify Premium) per usufruire del nuovo livello di servizio, chi da 7,5 e chi da 10 dollari. Le schermate mostrano anche che alla proposta musicale si aggiungerebbero anche sconti sull’acquisto di vinili in edizione limitata e l’accesso prioritario all’acquisto dei biglietti per i concerti. In altre parole, chi dovesse abbonarsi a Spotify Hi-Fi si identificherebbe con un vero e proprio patito musicale, in cerca sempre dell’audio migliore e desideroso di sfruttare al massimo la sottoscrizione per alimentare la propria passione.

Quanto all’audio, attualmente il massimo della qualità che Spotify è in grado di erogare equivale a un file audio con bitrate pari a 320kbps: è un ottimo valore, superiore alla media generale (Apple Music arriva a 256kbps), ma che per garantire la velocità di download e minimizzare l’impatto sulla banda consumata quando ci si trova lontani dal WiFi introduce una compressione a perdita. Passando a Spotify Hi-Fi invece si ascolterebbero brani dalle 5 alle 10 volte più grandi di quelli attuali , del tutto equivalenti per qualità al materiale ascoltabile acquistando un CD, e compressi con un algoritmo meno aggressivo ma appunto “loseless” (senza perdita di informazioni). La differenza probabilmente sarebbe apprezzabile solo alle orecchie più smaliziate, e soprattutto su sistemi audio evoluti (cuffie costose, amplificatori costosi, altoparlanti costosi): chi usa le cuffie fornite in bundle al proprio smartphone, e ascolta magari la musica mentre è in treno, molto probabilmente non riuscirebbe ad apprezzare alcun cambiamento.

Il valore di questo tipo di offerta è evidente per Spotify: il numero di utenti che deciderà di sottoscriverla è sicuramente una minoranza sul totale dei milioni di abbonati, ma tutto il guadagno aggiuntivo si tradurrebbe in margini per l’azienda che aiuterebbe a migliorare i conti (e pagare i costosi diritti acquisiti per far funzionare il servizio). Stabilire il prezzo finale per questa opzione è probabilmente l’oggetto dei test in corso, così da stabilire quale sia il modo migliore per garantire il massimo numero di iscritti e quindi il massimo profitto.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
3 mar 2017
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