Spyware, produttori in allerta

Spyware, produttori in allerta

Anti-Spyware Coalition ha aggiornato il suo documento guida sugli spyware con le indicazioni postate dagli utenti; adesso è il momento del primo workshop al riguardo, fissato per il prossimo febbraio
Anti-Spyware Coalition ha aggiornato il suo documento guida sugli spyware con le indicazioni postate dagli utenti; adesso è il momento del primo workshop al riguardo, fissato per il prossimo febbraio


Washington (USA) – Anti-Spyware Coalition ha completato la bozza finale del documento che dovrebbe dare una “definizione condivisa” agli spyware. Una questione spinosa, anzi spinosissima, se si considerano i contenziosi che i gruppi che si battono per i diritti degli utenti si trovano ad affrontare con aziende che talvolta spacciano per innocui software commerciali programmi capaci di violare la privacy e l’integrità dei dati sui computer privati. Definire oggi spyware un software e filtrarlo come tale con un prodotto di sicurezza, può persino significare essere denunciati per diffamazione : da qui tutta l’urgenza di una definizione condivisa del termine.

La scorsa estate la Coalizione aveva pubblicato online una prima nota al riguardo denominata “Spyware Definitions and Supporting Documents”; in ottobre è stato reso possibile il posting di commenti, fondamentali per l’inserimento di eventuali correzioni.

L’obiettivo è quello di individuare una descrizione precisa per gli spyware e le altre tecnologie che “influiscono sull’operato degli utenti, sulla privacy o sulla sicurezza dei sistemi”. Allo stesso tempo si è rivelata fondamentale anche la definizione di come queste “applicazioni intervengano sulle piattaforme e come raccolgano, utilizzino e distribuiscano le informazioni sensibili degli utenti”.

“Questo documento chiarifica le specifiche e le modalità di azione che rendono alcune applicazioni pericolose. Demistificando il processo di identificazione degli spyware, le linee guida permettono ai consumatori di comprendere come gli anty-spyware possano proteggerli e agli sviluppatori come realizzare prodotti più sicuri e user-friendly”, ha dichiarato Ari Schwartz, direttore del Center for Democracy and Technology .

Anti-Spyware Coalition ha confermato che il prossimo 6 febbraio, presso l’hotel Hyatt Capitol Hill di Washington DC, verrà organizzato un public workshop, denominato “Defining the Problem, Creating Solutions”, che permetterà di fare il punto sul problema spyware non solo per quanto riguarda il lato tecnico, con la partecipazione delle più importanti aziende ICT, ma anche legislativo, grazie alla presenza di Deborah Platt Majoras, presidente della Federal Trade Commission ( FTC ).

“Le persone che hanno aderito all’iniziativa rappresentano la prima linea per la lotta agli spyware. La presenza dei massimi esperti nazionali evidenzia l’impegno profuso in questi mesi dalla coalizione”, ha dichiarato Schwartz. I produttori di spyware sono avvertiti: perseguirli sarà presto più facile.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
16 gen 2006
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