Steve Jobs, Cavaliere inesistente

Steve Jobs, Cavaliere inesistente

Un ex deputato laburista confessa la mancata nomina di Mr. Apple come Cavaliere della Regina nel 2009. Colpa di Gordon Brown, che si oppose dopo la mancata presenza di Jobs al congresso annuale del Labour Party
Un ex deputato laburista confessa la mancata nomina di Mr. Apple come Cavaliere della Regina nel 2009. Colpa di Gordon Brown, che si oppose dopo la mancata presenza di Jobs al congresso annuale del Labour Party

Steve Jobs sarebbe potuto diventare Cavaliere della Regina. Ma l’investitura non è mai arrivata a causa di Gordon Brown. Secondo quanto riportato dal Telegraph , nel 2009 l’ex Primo Ministro britannico si sarebbe opposto alla nomina del fondatore di Apple per il rifiuto di quest’ultimo a partecipare a un convegno del Labour Party .

L’informazione sarebbe stata trasmessa da un ex membro del Parlamento appartenente al partito laburista, la stessa persona che avanzò la candidatura di Jobs per il servizio rivoluzionario reso all’industria tecnologica con l’invenzione di iPhone e iPad.
“Apple è stata l’unica grande azienda a creare prodotti sbalorditivi per i consumatori poiché ha sempre considerato il design come una componente chiave di qualsiasi cosa abbia prodotto”, ha affermato il misterioso deputato che avrebbe lasciato il Parlamento britannico alle ultime elezioni politiche.

Steve Jobs sarebbe stato snobbato da Downing Street sebbene il suo eterno rivale, Bill Gates, sia stato insignito del titolo nel 2005 insieme al leader degli U2 Bono Vox. La decisione di Gordon Brown sarebbe stata dettata dalla mancata presenza di Jobs alla conferenza annuale del partito laburista in qualità di “superstar” della tecnologia.
Da parte sua, l’ex Premier ha risposto, attraverso la sua portavoce, di non aver intralciato in nessun modo la sua nomina a “Sir”.

L’assegnazione del titolo spetta alla Corona, ma, da prassi, i beneficiari sono selezionati dal governo civile. Il processo che sfocia nella nomina è quasi sempre poco trasparente. L’unico indizio che potrebbe avvalorare la tesi dell’ex deputato laburista sarebbe il precedente di un’elezione pescata nel mondo della tecnologia: quella di Bill Gates.

Cristina Sciannamblo

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Pubblicato il
2 mar 2011
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