Attacco ransomware allo studio legale Grubman Shire Meiselas & Sacks

L'attacco di REvil allo studio legale dei VIP

Il sistema informatico di Grubman Shire Meiselas & Sacks è stato compromesso: trafugati 756 GB di dati e chiesto un riscatto per non pubblicarli.
L'attacco di REvil allo studio legale dei VIP
Il sistema informatico di Grubman Shire Meiselas & Sacks è stato compromesso: trafugati 756 GB di dati e chiesto un riscatto per non pubblicarli.

Un gruppo di cracker ha reso noto di aver violato i server di Grubman Shire Meiselas & Sacks, uno studio legale di New York che fornisce assistenza a un numero non indifferente di celebrità, sottraendo 756 GB di dati e documenti nell’operazione. È pronto a pubblicarli se non riceverà la somma indicata nella richiesta di riscatto.

REvil: attacco ransomware a Grubman Shire Meiselas & Sacks

A testimonianza del fatto che non si tratta di uno scherzo è già stato messo online lo screenshot di un contratto sottoscritto dalla cantante Madonna. Altri clienti noti sono Rod Stewart, Lil Nas X, Drake, Lady Gaga, Robert De Niro, Sir Elton John, Barbra Streisand, Barry Manilow, The Weeknd, U2, Andrew Lloyd Webber, Bruce Springsteen, Christina Aguilera, Priyanka Chopra, Sofia Vergara, Activision, Sony, LeBron James e Mike Tyson. Sono già tutti stati messi al corrente dell’accaduto e la società ha chiesto la collaborazione di un team di esperti in sicurezza per rispondere alla minaccia. Al momento il sito Web risulta inaccessibile (online solo una homepage con il logo). Riportiamo di seguito in forma tradotta il breve comunicato fornito alla stampa.

Possiamo confermare di essere vittime di un cyberattacco. Abbiamo avvisato i nostri clienti e il nostro staff. Abbiamo assunto esperti mondiali specializzati in questo ambito e stiamo lavorando senza sosta per risolvere il problema.

A compiere il gesto sarebbe stato il gruppo noto come REvil o Sodinokibi, lo stesso che a fine dicembre ha messo in ginocchio anche la piattaforma Travelex, costringendola poi a pagare un riscatto da oltre due milioni di dollari per rientrare in possesso dei propri dati. L’attacco è avvenuto mediante ransomware, rubando informazioni relative a numeri di telefono, corrispondenza, contratti, documenti riservati e altro.

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Pubblicato il 13 mag 2020
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