Svizzera, Street View fermo in garage

Svizzera, Street View fermo in garage

Google chiede al tribunale federale di sciogliere i nodi sul servizio Street View. Intanto annuncia di voler estendere il servizio anche alle piste da sci
Google chiede al tribunale federale di sciogliere i nodi sul servizio Street View. Intanto annuncia di voler estendere il servizio anche alle piste da sci

Google ha chiesto ad un tribunale di analizzare la questione del suo servizio Street View in Svizzera , costretto a non poter più aggiornare le proprie immagini da più di un anno.

La Svizzera, stato da sempre attento alla privacy dei propri cittadini, aveva espresso già da tempo il suo parere negativo sul noto servizio di mappatura. Già dal 2009 , le autorità di Berna avevano trascinato BigG in tribunale per non aver sciolto in maniera soddisfacente i nodi sulle questioni in materia di privacy.

Tali obiezioni e azioni legali si sono rilevate un grosso problema per Mountain View, che ha sempre dichiarato di voler, attraverso le istantanee raccolte dalle Google car, offrire delle panoramiche complete delle strade e degli edifici del territorio svizzero. Gli avvocati che difendono il colosso del web hanno dichiarato al tribunale federale di Berna che Street View garantisce attraverso alcune impostazioni di offuscare automaticamente i volti e le targhe automobilistiche .

A tal proposito il commissario sulla protezione dei dati svizzero, Hanspeter Thuer, ha sostenuto il contrario. Contestando l’affermazione dei legali di Google, il commissario ha mostrato alcuni esempi nei quali il software non è riuscito a offrire tale garanzia che, secondo le autorità svizzere, deve essere primaria. “Io non voglio un divieto per Google Street View – ha dichiarato il commissario – ma le attuali impostazioni di Google Street View violano principi fondamentali in materia di privacy”. Secondo il commissario, Google dovrebbe garantire l’oscuramento di targhe e volti e se necessario, per garantire ciò, dovrebbe controllare tutte le immagini manualmente. Inoltre, ha anche chiesto pubblicamente che nei giardini privati, nei luoghi sensibili come scuole, ospedali e centri per donne debba essere tutelata la riservatezza delle persone.

Google ha affrontato problemi simili in molti dei 27 Paesi in cui tale servizio è disponibile, inclusi gli Stati Uniti e Germania e, proprio in questi giorni, anche in Israele per via però di preoccupazioni che vanno oltre la semplice questione della privacy.

A tal proposito, gli avvocati di Google hanno replicato che il servizio è in continuo miglioramento . Inoltre hanno precisato che le immagini disponibili col servizio sono di scarsa qualità e che esse non possono essere utilizzate per identificare le persone o per insinuarsi nella loro vita privata. Google è in attesa del verdetto finale dei giudici, previsto per le prossime settimane.

A riguardo, Mountain View ha annunciato di essere al lavoro per ampliare il servizio per coprire le piste da sci . Presto, le mappe di Street View non permetteranno di osservare semplicemente le strade svizzere ma anche di spaziare fra i paesaggi innevati. Insieme all’ente del turismo svizzero ha annunciato che quest’inverno saranno fotografate le piste, tutte a nord delle Alpi, di circa 30 stazioni turistiche. Per offrire tale servizio, BigG ha installato telecamere panoramiche su delle motoslitte, innovazione usata per la prima volta lo scorso anno a Whistler Mountan in Canada, dove si sono tenute le prove di sci alpino delle Olimpiadi di Vancouver.

Raffaella Gargiulo

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Pubblicato il
25 feb 2011
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