T-Mobile conferma data breach e SIM swapping

T-Mobile conferma data breach e SIM swapping

T-Mobile ha confermato l'ennesimo data breach e l'attacco di SIM swappng subito da alcuni clienti, ma il problema sembra meno grave rispetto ad agosto.
T-Mobile conferma data breach e SIM swapping
T-Mobile ha confermato l'ennesimo data breach e l'attacco di SIM swappng subito da alcuni clienti, ma il problema sembra meno grave rispetto ad agosto.

T-Mobile ha confermato di aver subito un accesso non autorizzato ai suoi sistemi. L’ennesimo data breach sembra fortunatamente meno grave di quello avvenuto ad agosto, ma è evidente che le protezioni attuali non sono sufficienti. Alcuni utenti sono stati colpiti da un attacco di SIM swapping.

T-Mobile: terzo data breach del 2021

T-Mobile ha subito sette attacchi dal 2018 ad oggi, tre dei quali nel 2021 (febbraio, agosto e dicembre). Probabilmente l’operatore telefonico non ha implementato adeguate misure di sicurezza per proteggere le informazioni dei clienti, nonostante le promesse del CEO Mike Sievert. La conferma del nuovo data breach è arrivata dopo la pubblicazione di un documento interno sul sito The T-Mo Report.

Nel comunicato ufficiale viene specificato che qualcuno ha avuto accesso ad alcune informazioni di un numero limitato di clienti. T-Mobile non ha tuttavia fornito ulteriori dettagli in merito. Tra i dati raccolti ci sono nome usato per la fatturazione, numero di telefono e dettagli del piano tariffario. Un portavoce dell’operatore ha inoltre dichiarato:

Abbiamo informato un numero molto limitato di clienti che la SIM card assegnata ad un numero di cellulare sul loro account potrebbe essere stata riassegnata illegalmente. Il SIM swapping è purtroppo un evento comune in tutto il settore. Tuttavia questo problema è stato rapidamente corretto dal nostro team, utilizzando le nostre misure di sicurezza e abbiamo adottato in modo proattivo ulteriori misure di protezione.

Un attacco di SIM swapping permette di associare il numero di telefono alla SIM card in possesso dei malintenzionati. Questi ultimi possono quindi ricevere i codici dell’autenticazione a due fattori inviati via SMS e prendere il controllo degli account online.

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Pubblicato il
30 dic 2021
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