Gli sviluppatori hanno da poco rilasciato Tails 6.16, la nuova versione della distribuzione Linux focalizzata sulla privacy e sulla sicurezza online. In questa nuova versione vengono introdotti aggiornamenti mirati in due aree principali: Tor Browser e il kernel Linux, offrendo agli utenti miglioramenti significativi in termini di sicurezza e stabilità del sistema.
Tails 6.16: cosa cambia nel nuovo aggiornamento
Come anticipato inizialmente, Tails 6.16 aggiorna innanzitutto Tor Browser alla versione 14.5.3, includendo patch di sicurezza essenziali e miglioramenti delle funzionalità, garantendo sia una navigazione ancora più fluida che una privacy più aggiornata e una sicurezza ulteriormente potenziata.
Il kernel Linux passa ora alla versione 6.1.140, portando con sé correzioni per la stabilità del sistema e un migliore supporto hardware, ampliando la gamma di dispositivi in cui è ora possibile eseguire la distribuzione Linux di Tails.
Essendo basato su Debian, Tails 6.16 aggiorna i repository a Bookworm 12.11, per ottenere i componenti e gli strumenti più aggiornati. Non mancano ulteriori correzioni per piccoli bug riguardo a periferiche hardware e componenti interni del sistema.
L’elenco completo di tutti i cambiamenti apportati alla nuova versione di Tails è, come di consueto, consultabile nella lista ufficiale disponibile nel sito dedicato, da cui è anche possibile scaricare l’ultima versione.
Chi sta già utilizzando Tails 6.0 o una versione successiva, può eseguire l’aggiornamento automatico a Tails 6.16 direttamente dal sistema. Se l’aggiornamento automatico non si avvia correttamente o se vengono riscontrati problemi di avvio dopo l’operazione, è consigliabile procedere con un aggiornamento manuale seguendo le istruzioni dettagliate sul sito ufficiale di Tails.
Per chi invece desidera eseguire un’installazione pulita di Tails 6.16, senza preservare i dati dello Storage Persistente, sono disponibili guide dettagliate per l’installazione su Windows, macOS e Linux, tenendo tuttavia a mente che questo comporterà la perdita di tutti i dati nell’archiviazione persistente dell’unità USB utilizzata per l’installazione, previo apposito backup eseguito in precedenza.