Tango e Ara, il futuro secondo Google

Tango e Ara, il futuro secondo Google

Alla conferenza I/O non sono mancate le sperimentazioni, con il tablet 3D (Tango) e lo smartphone modulare (Ara) a promettere molto per un futuro non proprio immediato. O forse no, se LG ci mette lo zampino
Alla conferenza I/O non sono mancate le sperimentazioni, con il tablet 3D (Tango) e lo smartphone modulare (Ara) a promettere molto per un futuro non proprio immediato. O forse no, se LG ci mette lo zampino

Oltre alle novità della piattaforma Android , la conferenza per sviluppatori I/O di Google ha dato spazio anche alle iniziative del gruppo Advanced Technology and Projects (ATAP) responsabile, tra le altre cose, del tablet 3D Tango e dello smartphone modulare Ara .

Per quanto riguarda Tango, Google ha messo in mostra qualche dimostrazione sulle capacità di mappatura tridimensionale del gadget – un “mostro” di potenza con SoC NVIDIA Tegra K1 e sensori 3D, tra le altre cose – creando una riproduzione 3D dell’ambiente della convention senza fare uso del segnale GPS.

Il tablet Tango è capace di fare questo e altro ma al momento è disponibile solo come (costoso) kit di sviluppo per creatori di app, sperimentatori ed early adopter, anche se gli utenti consumer non dovranno attendere molto per acquistare il gadget grazie a una partnership con LG.

Il colosso sudcoreano distribuirà una versione consumer di Tango entro l’anno prossimo, e a parte questo non vengono forniti altri dettagli su specifiche hardware, prezzo e funzionalità del prodotto finale. Quantomeno il debutto del tablet 3D si avvicina, mentre per quanto riguarda il progetto Ara Google dimostra di essere ancora ferma alla fase sperimentale.

Alla conferenza I/O è stata mostrata una versione parzialmente funzionante dello smartphone modulare, con i componenti interni collegati tramite standard UniPro e M-PHY e connessi fisicamente con magneti. Il risultato, per ora, è un terminale in grado di eseguire parzialmente il boot di Android e bloccarsi dopo alcuni secondi del minuto stimato necessario a completare l’avvio.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
30 giu 2014
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