Terrorismo, attacchi USA a YouTube

Terrorismo, attacchi USA a YouTube

Un senatore democratico chiede a YouTube di censurare le clip che sarebbero pubblicate da gruppi terroristici. YouTube serafico: ma anche no
Un senatore democratico chiede a YouTube di censurare le clip che sarebbero pubblicate da gruppi terroristici. YouTube serafico: ma anche no

L’influente senatore democratico Joe Lieberman , lunedì scorso, ha diramato una lettera-diffida inviata a Google con cui richiede la cancellazione di numerosi video presenti su YouTube perché sarebbero legati all’attività terroristica di al-Qaeda. “Limitando l’utilizzo di YouTube per divulgare gli obiettivi e i metodi con cui vorrebbero uccidere civili, Google darebbe un singolare ed importante contributo per affrontare questo serio problema nazionale”, si legge nella lettera recapitata a Eric Schmidt, CEO del colosso di Mountain View.

I tecnici di YouTube si sono concentrati istantaneamente nella ricerca e valutazione dei video segnalati, cancellando quelli che effettivamente violavano la policy interna. Il resto – per la cronaca, la maggioranza – sono rimasti online, nel rispetto delle convinzioni ideologiche della società. “Sebbene si rispetti e si comprenda questo tipo di visione, YouTube incoraggia la libertà di espressione e difende il diritto di tutti di esprimere punti di vista impopolari”, si legge sul post ufficiale pubblicato su YouTube Blog . “Crediamo che YouTube sia una piattaforma di successo e apprezzata dagli utenti proprio perché ospita opinioni diverse, e piuttosto che soffocare il dibattito consentiamo ai nostri utenti di visionare tutti i contenuti accettabili e ragionare al riguardo in maniera indipendente”.

Come sottolineano altri, la Sezione 230 del Communications Decency Act protegge i siti web dalle censure esterne. Insomma, i gestori sarebbero liberi di procedere come preferiscono nel rispetto delle norme vigenti. “… se i siti fossero responsabili di recensire ogni singolo bit che gli utenti condividono sarebbe davvero pericoloso”, ha sottolineato John Morris, avvocato del Center for Democracy and Technology .

Il timore di Lieberman è legato senza dubbio alla sua attuale carica di presidente del Senate Committee on Homeland Security and Governmental Affairs , ovvero il comitato del Senato che si occupa della Sicurezza Interna. Come ha sottolineato la sua portavoce Leslie Phillips, Lieberman teme che Google/YouTube “non abbia intenzione di cambiare i suoi regolamenti per prevenire che organizzazioni criminali terroristiche possano postare video per fomentare i seguaci e incitare alla violenza”.

A questo punto il timore della comunità online è che Lieberman possa tentare di promuovere una correzione della Sezione 230 della Legge. L’esito di una mossa del genere, peraltro, non sarebbe scontato, soprattutto considerando le implicazioni dovute al Primo Emendamento , che garantisce la libertà di culto, parola e stampa.

Paure rientrate? Non proprio: sebbene Joe Lieberman sia un Democratico, ha deciso di sostenere la candidatura del pepubblicano John McCain alle Presidenziali 2008. In caso di vittoria di McCain, molti osservatori sostengono che Lieberman potrebbe persino diventare Vice Presidente.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
21 mag 2008
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