Tesla, profitti record ma non bastano: tonfo in Borsa

Tesla, profitti record ma non bastano: tonfo in Borsa

Tesla presenta una trimestrale da record, ma non basta: il titolo crolla sulla notizia di un 2022 focalizzato sul Tesla Bot invece che su nuovi modelli.
Tesla, profitti record ma non bastano: tonfo in Borsa
Tesla presenta una trimestrale da record, ma non basta: il titolo crolla sulla notizia di un 2022 focalizzato sul Tesla Bot invece che su nuovi modelli.

Non bastano i profitti se la percezione è che le prospettive non siano floride: se Tesla crolla in Borsa nella notte non è certo per i numeri macinati nel trimestre di riferimento, quanto per la mancanza di ottimismo in relazione all’anno che verrà. Per gli azionisti del gruppo, che si attendevano una notte di grandi guadagni, si è trattata quindi di una inattesa doccia fredda: -12% nelle contrattazioni in attesa che l’apertura odierna rivaluti il contesto dopo qualche ora di riflessione.

Tesla: nessun nuovo modello in arrivo

In una sola notte il gruppo ha bruciato oltre 100 miliardi di capitalizzazione. Eppure non son certo le vendite a difettare: quasi 1 milione di veicoli consegnati in un anno (+87% nonostante il momento difficile dell’automotive), utile netto in rialzo di oltre 5 miliardi di dollari e ricavi per 53 miliardi. Tutto in rialzo, addirittura al di sopra delle previsioni degli analisti. Ma non è bastato.

A pesare sul titolo sono i timori di un 2022 che rischia di insabbiare l’incedere del gruppo. Nel mezzo di una crescente concorrenza preannunciata soprattutto dai nomi storici dell’automotive mondiale, infatti, Elon Musk si presenta ai propri azionisti spiegando che Tesla non presenterà alcun nuovo modello: le difficoltà nell’approvvigionamento dei chip pesa in modo radicale sulla capacità di Tesla di portare avanti nuove progettualità e per questo motivo il gruppo si concentrerà sul “Tesla Bot” invece che sulle quattro ruote.

Nella sua spiegazione la visione è chiara: introdurre nuovi veicoli non apporterebbe un vantaggio all’azienda, la quale punta invece a vendere ancora più veicoli dell’anno passato ed a mettere sul piatto importanti passi avanti nella guida autonoma. Il Cybertruck, nel frattempo, viene ulteriormente rinviato e si procederà con una scommessa evolutiva sul fronte delicato e cruciale delle batterie. Non sarà un anno buio, insomma, ma un modo per affidare l’attuale offerta e renderla oltremodo più competitiva.

Quella che per Musk è differenziazione del modello di business, per gli azionisti è un enigma e per i mercati azionari è un modo utile a distrarre l’attenzione dalle difficoltà dell’azienda. Sarà il senno del poi a esplicare quale di questi punti di vista avrà colto nel segno. Nel frattempo con l’ultima chiusura le performance a 1 mese del titolo segnano -15%, ma il guadagno complessivo negli ultimi 6 mesi resta ancora in attivo addirittura del 40%. Per gli azionisti si tratterà forse di una doccia fredda, insomma, ma al termine di una cavalcata decisamente trionfale.

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Pubblicato il
28 gen 2022
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