Alla fine, il Robotaxi di Tesla è arrivato ieri nelle strade di Austin, in Texas. L’esordio delle self-driving car di Elon Musk per il trasporto pubblico non è stato dei più tranquilli. Com’era lecito immaginare, molti di coloro che hanno pagato la tariffa fissa di 4,20 dollari per salire a bordo hanno filmato l’intera esperienza per poi condividerla online. Il risultato è una raccolta di video che testimoniano come la tecnologia sia, ad oggi, tutt’altro che perfetta.
Non il migliore degli esordi per Tesla Robotaxi
Una delle clip in questione (visibile per intero qui sotto) è finita sotto la lente di ingrandimento della National Highway Traffic Safety Administration, spingendo l’agenzia governativa a contattare la società per ottenere chiarimenti in merito a comportamenti quantomeno anomali dei veicoli. Tra questi, l’improvvisa e immotivata invasione della corsia opposta.
Un’altra testimonianza è quella che vede la Model Y a guida autonoma frenare bruscamente e senza motivo, passando vicino a una volante della polizia ferma al lato della carreggiata.
Un portavoce di NHTSA ha dichiarato alla redazione di CNBC di essere a conoscenza degli incidenti a cui si fa riferimento e in contatto con il produttore per raccogliere ulteriori informazioni
. Sarà condotta un’indagine in merito agli incidenti che comportano potenziali difetti di sicurezza
e verranno adottate le misure necessarie per proteggere la sicurezza stradale
.
È da chiarire che per incidente non si intende una collisione, ma un funzionamento anomalo della vettura che potrebbe costituire un potenziale rischio. La guida autonoma è gestita dalla tecnologia Full Self-Driving (Supervised) sviluppata da Tesla: al volante non c’è nessuno, ma sul sedile anteriore del passeggero c’è un supervisore.
La fruizione del servizio al momento è consentita esclusivamente su invito, come parte dell’Early Access Program e la flotta è composta da circa 20 unità. Il funzionamento è previsto solo durante il giorno e con condizioni meteo ottimali.