The Net: fermato un pezzotto da 50 mila utenti

The Net: fermato un pezzotto da 50 mila utenti

L'operazione The Net ha portato al sequestro preventivo di un network di IPTV che trasmettevano partite di Serie A in modo illecito: a rischio gli utenti.
The Net: fermato un pezzotto da 50 mila utenti
L'operazione The Net ha portato al sequestro preventivo di un network di IPTV che trasmettevano partite di Serie A in modo illecito: a rischio gli utenti.

L’ennesimo pezzotto è saltato. L’operazione è stata messa a segno dalla Guardia di Finanza, ponendo sotto sequestro il network e tagliando via il servizio a oltre 50 mila utenti. Ora il pericolo non scatta soltanto per i protagonisti dell’offerta individuata dall’operazione “The Net” (coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano), ma anche per i singoli utenti che hanno aderito all’offerta nella piena consapevolezza di utilizzare materiale pirata. Il comunicato delle Fiamme Gialle è infatti esplicito su questo punto: “ulteriori approfondimenti sono in corso al fine di identificare compiutamente i singoli utenti destinatari dell’IPTV illegale“. Per questi ultimi il rischio va oltre la sanzione, arrivando fino a 4 mesi di condanna.

The Net: fermato un pezzotto da 50 mila utenti

Aderire al pezzotto significa godere di contenuti di cui detengono i diritti Sky Italia e la Lega Nazionale Professionisti Serie A, potendovi fruire attraverso Internet Protocol Television (IPTV) a prezzi contenuti rispetto a quelli di un abbonamento Sky o omologhi.

Le successive investigazioni hanno rivelato l’esistenza di un’articolata organizzazione, operante in diverse regioni del territorio nazionale, dedita alla vendita e distribuzione di dispositivi di decodificazione idonei a permettere l’accesso al servizio criptato IPTV per fruire di contenuti televisivi, senza il pagamento del canone dovuto; i fruitori del servizio pirata ottenevano dall’organizzazione anche assistenza tecnica per la manutenzione dei dispositivi elettronici. Le attività di polizia economico-finanziaria, rese maggiormente complesse dall’impiego, da parte degli indagati, di sistemi VPN (Virtual Private Network) per anonimizzare le comunicazioni, hanno portato alla denuncia di 3 soggetti per il reato previsto dall’art. 171-ter della Legge sul diritto d’autore.

La stretta attorno ai sistemi illegali di IPTV si è fatta particolarmente forte in questo 2020 che, in virtù delle restrizioni che hanno portato molti italiani a passare molte ore chiusi nelle proprie case, ha visto una moltiplicazione delle attività pirata e dei flussi di denaro sottratti alla legalità e consegnati a sistemi di malaffare. Per questo motivo la lotta al “pezzotto” è diventata prioritaria, impegnando le autorità nella repressione di un meccanismo di grave danno per la proprietà intellettuale in un momento economico particolarmente delicato.

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Pubblicato il 19 dic 2020
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