TNT Village, stavolta è un addio?

TNT Village, stavolta è un addio?

TNT Village chiude nuovamente i battenti in quella che sembra essere una pausa di riflessione più grave delle precedenti: la decisione del fondatore.
TNT Village, stavolta è un addio?
TNT Village chiude nuovamente i battenti in quella che sembra essere una pausa di riflessione più grave delle precedenti: la decisione del fondatore.

Sebbene qualcuno voglia intravedere ancora un qualche spiraglio di possibilità, le parole sembrano essere questa volta chiare: TNT Village è al definitivo tramonto. Il sito che per anni ha rappresentato l’immagine dello “scambio etico” in Italia, portando avanti una battaglia per la divulgazione online dei contenuti culturali aggirando le restrizioni delle normative sul copyright, è giunto alla fine del suo percorso ed il sipario cala con un avviso sullo stesso sito ufficiale:

Purtroppo su decisione di Di Liberto, non imputabile alla nostra volontà e con estremo rammarico, vi informiamo che il sito e il forum sono chiusi.

La notizia è importante perché TNT Village, oltre a rappresentare un punto di riferimento per il peer-to-peer italiano, ha identificato anche un valore ideale per una battaglia etica contro il copyright. Nel bene e nel male su questa battaglia si è scritta la storia del copyright in Italia, tra gli eccessi dell’una e dell’altra parte, in un gioco tra guardia e ladri che sulle novità della tecnologia e il dinamismo della disobbedienza civile ha tessuto anni e anni di download.

TNT Village: il sito è chiuso

L’addio di TNT Village

Luigi Di Liberto altri non è se non il fondatore del progetto, curatore fino all’ultimo di TNT Village e della relativa associazione ScambioEtico. Il suo nome era stato recentemente agli onori delle cronache politiche grazie alla candidatura nel Partito Pirata in occasioni delle elezioni europee, ma i suoi 1040 voti (in assoluto il più votato del suo schieramento nella circoscrizione Italia Nord-Ovest) non sono stati sufficienti per regalare un seggio allo schieramento. Così come Di Liberto ha chiuso i rubinetti, prossimamente lo stesso Di Liberto potrebbe riaprirli.

A rendere meno chiara la situazione è lui stesso con un post criptico nel quale trasforma l’addio in un possibile arrivederci, con tanto di deadline:

Per ora una pausa per avere una buona piattaforma, spero di avere almeno il 24-05-2020, dopo non lo so.

La chiusura del sito non sembra essere una decisione estemporanea, ma conseguenza di un travaglio che dura ormai da anni. Negli ultimi mesi una serie di iniziative legali aveva messo il progetto con le spalle al muro ed è del 12 luglio scorso il documento con cui viene estinta l’Associazione Scambio Etico – gruppo nato a poche centinaia di metri da dove ha avuto i natali la nota associazione Slow Food – sotto il cui cappello era gestito TNT Village. Una curiosità: nello stesso giorno era estinta la parallela associazione “Consumatori Cannabis” dello stesso Di Liberto.

Estinzione associazione Scambio Etico

Il passato insegna che prima di dire “addio” a TNT Village occorrerebbe attendere qualche mese: più volte il sito sembrava al capolinea, salvo ripartire con nuove idee e nuove risorse nel giro di breve tempo. Ecco perché occorre dar credito agli spiragli di speranza aperti da Luigi Di Liberto. Tuttavia il contesto è mutato rispetto al passato e la morsa attorno al sito non sembra lasciar scampo. L’idea di Di Liberto è espressa in un commento ad un supporter:

credo che le mia scelta sono pochi a capire questo pausa, soprattutto per capire se la tregua di scambio etico (12 mesi) resista oppure si va con un sito tipo The Pirate Bay.

Se sei uno smanettone“, chiude TNT Village nel proprio canto del cigno, “potresti essere interessato a scaricare questo“: il link indirizza a un file di dump che racchiude l’eredità del progetto in attesa di ulteriori evoluzioni. Se ce ne saranno.

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Pubblicato il
3 set 2019
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