Touchpad, Davide contro tutti i Golia

Touchpad, Davide contro tutti i Golia

Una piccola azienda accusa 20 produttori di aver abusato di un suo brevetto relativo agli schermi sensibili al tatto. E la discordia ha la sua Mela
Una piccola azienda accusa 20 produttori di aver abusato di un suo brevetto relativo agli schermi sensibili al tatto. E la discordia ha la sua Mela

C’è stata una massiccia e collettiva violazione del copyright, precisamente relativa ad una delle tecnologie ergonomiche più apprezzate degli ultimi anni, quella del touchpad. A puntare il dito non è stata una delle maggiori case di produzione dei nuovi schermi sensibili al tocco, bensì una poco nota azienda chiamata Tsera LLC . Apparentemente suo il brevetto statunitense numero 6,639,584: “metodi ed apparato per il controllo di un dispositivo elettronico portatile attraverso un touchpad”.

La piccola azienda ha così depositato una causa legale presso la corte del Distretto Est del Texas, citando un numeroso gruppo di produttori, tutti colpevoli di aver abusato di una tecnologia protetta dal brevetto , risalente al 2003 e non particolarmente dettagliato nei documenti presentati in tribunale. Si apprende soltanto che quest’ultimo “riconosce diversi movimenti di sfioramento sul touchpad senza la necessità di inviare un feedback visivo o di guardare il player per capire cosa sta accadendo”.

A guidare il gruppo di 20 aziende che avrebbero violato il copyright di Tsera, c’è Apple con le superfici sensibili dei suoi iPod e iPhone. Tra gli altri ladri, stando alla causa depositata, ci sarebbero LG Electronics con il Chocolate VX8500, Microsoft con il player digitale Zune e Philips con il GoGear HDD1630.

L’azienda, tuttavia, si è scagliata con particolare veemenza contro la Mela di Cupertino, accusata di aver ignorato ripetuti avvisi a partire dal settembre 2004, continuando a produrre i suoi dispositivi senza pagare un centesimo per la licenza. Ecco perché Tsera vorrebbe che Apple paghi di più rispetto agli altri, oltre al risarcimento delle royalty in caso di vittoria stabilita dalla sentenza.

Cupertino non ha ancora rilasciato dichiarazioni, posto che non si tratta di questioni nuove per l’azienda di Steve Jobs. Elan, azienda più riconosciuta nel settore, aveva già citato Apple presso un tribunale californiano in seguito ad una presunta violazione di brevetto. Brevetto che la stessa creatrice di iPhone aveva ottenuto all’inizio del 2009 dallo US Patent And Trade Office relativamente all’interfaccia di controllo multitouch del melafonino. Ora, quella di Tsera appare come l’ennesima rivendicazione di una paternità ancora incerta.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 21 lug 2009
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