Traffico telefonico, ridotti i log

Traffico telefonico, ridotti i log

Le registrazioni dei dati del traffico telefonico in Italia non potranno essere conservate per più di 30 mesi contro gli attuali 5 anni. Una delle conseguenze del nuovo codice della privacy
Le registrazioni dei dati del traffico telefonico in Italia non potranno essere conservate per più di 30 mesi contro gli attuali 5 anni. Una delle conseguenze del nuovo codice della privacy


Roma – Sarà operativo dal prossimo primo gennaio ma il neonato codice per la privacy già fa parlare di sé per alcune specificazioni che appaiono in “controtendenza” rispetto alle necessità del controllo che prorompono da numerose iniziative legislative in Italia e in Europa. Una delle determinazioni più interessanti del nuovo codice, infatti, riguarda i dati del traffico telefonico.

Il ministero delle Comunicazioni dovrà emanare procedure e misure per la conservazione dei dati del traffico telefonico, che non potrà comunque riguardare dati più vecchi di 30 mesi, contro gli attuali 5 anni. 30 mesi sono infatti considerati dal Garante italiano per la privacy, ma se ne è parlato anche in Europa, sufficienti a rispondere alle esigenze di accertamento e repressione dei reati.

Non secondaria, in questo quadro di maggiore rispetto per la riservatezza dell’individuo-utente, anche la decisione assunta dal Garante sui servizi di localizzazione dei cellulari .

Come noto, infatti, si stanno affacciando sul mercato un numero sempre più ampio di servizi che coniugano le tecnologie della telefonia mobile con quelle della localizzazione per fornire un ventaglio di nuove offerte agli utenti. Viste le implicazioni sulla privacy per tali servizi, il Garante ha spiegato che questi dovranno garantire tre condizioni. La prima è che il titolare di un’utenza di telefonia mobile dovrà dare esplicito consenso per l’adesione ad un servizio di questo tipo. La seconda è che sia garantito l’anonimato e che il periodo di conservazione dei dati sulla localizzazione sia ridotto il più possibile.

Per quanto riguarda questioni centrali come lo spam e il direct marketing, internet e il traffico web ed email nonché la videosorveglianza, ci sarà da attendere la creazione di codici deontologici specifici.

Sebbene non si possa risolvere la questione centrale della data retention con un unico intervento del Garante, il nuovo codice sembra però sbarrare la strada a ipotesi più volte giunte al centro del dibattito politico per l’estensione a 7 o 10 anni della conservazione dei dati del traffico telefonico e del traffico internet.

Tutte le altre novità del nuovo codice sono disponibili (in breve) sul sito del Garante: http://www.garanteprivacy.it/

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Pubblicato il
11 lug 2003
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