Transizione digitale: gli obiettivi fino al 2026

Transizione digitale: gli obiettivi fino al 2026

Il governo ha pubblicato gli obiettivi raggiunti e quelli da raggiungere entro il 2026 per ricevere i fondi da destinare alla transizione digitale.
Transizione digitale: gli obiettivi fino al 2026
Il governo ha pubblicato gli obiettivi raggiunti e quelli da raggiungere entro il 2026 per ricevere i fondi da destinare alla transizione digitale.

Il governo ha pubblicato la prima relazione sullo stato di attuazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), comunicando che sono stati raggiunti i primi 51 obiettivi necessari per ricevere dall’Europa i 24,1 miliardi di euro previsti per il 2021. Due di questi obiettivi erano di competenza del Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (MITD). Entro il 2026 dovranno essere attuati una riforma e nove investimenti per un totale di 71 obiettivi. Le risorse disponibili sono 14,3 miliardi di euro.

Transizione digitale: principali obiettivi

I due obietti raggiunti dal MITD nel 2021 sono la riforma del processo di acquisto dei servizi per la Pubblica Amministrazione (E- procurement) e l’introduzione delle linee guida per la realizzazione della piattaforma cloud della Pubblica Amministrazione, nota come PSN (Polo Strategico Nazionale).

Entro il 2022 dovrà essere completata la riforma che prevede la creazione di una struttura per supportare le amministrazioni locali durante le varie operazioni di trasformazione digitale, tra cui la migrazione al cloud. Ciò avverrà attraverso una società che si occuperà di sviluppo software e gestione. I fondi disponibili ammontano a 155 milioni di euro.

Tre investimenti per un totale di 2.546 milioni di euro consentiranno di realizzare l’infrastruttura cloud, migrare i dati e garantire l’interoperabilità attraverso la PDND (Piattaforma Digitale Nazionale Dati) entro il 2026.

Un investimento di 2.013 milioni di euro consentirà di migliorare i servizi digitali offerti dalla Pubblica Amministrazione ai cittadini. Tra gli obiettivi ci sono l’incremento dei servizi accessibili tramite l’app IO e l’estensione dell’uso di SPID, CIE e ANPR.

Altri 623 milioni di euro verranno investiti per rafforzare le difese contro gli attacchi informatici (cybersecurity). Per la digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali (Ministero dell’Interno, Ministero della Giustizia, Ministero della Difesa, INPS, INAIL, Consiglio di Stato e Guardia di Finanza) sono invece previsti 611 milioni di euro.

Al Servizio Civile Digitale e ai centri di facilitazione digitale sono stati riservati 195 milioni di euro. Altri 1.487 milioni di euro verranno utilizzati per progetti in ambito spaziale, tra cui la realizzazione di due costellazioni di satelliti e tre telescopi.

L’investimento più corposo (6.708 milioni di euro) e sicuramente più atteso dai cittadini è quello previsto per la realizzazione delle reti a banda ultralarga e 5G entro il 2026. I piani sono già noti: Italia a 1 Giga, Scuola connessa, Sanità connessa, Collegamento isole minori e Italia 5G. Il soggetto attuatore è Infratel e le gare verranno aggiudicate entro giugno 2022.

Fonte: Italia Domani
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Pubblicato il
30 dic 2021
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