Truecaller ha annunciato un’altra funzionalità che garantisce la sicurezza agli utenti. Family Protection permette di creare un gruppo di utenti fidati che ricevono una protezione contro truffe e chiamate indesiderate. La gestione viene affidata ad un membro del gruppo che svolge il ruolo di amministratore. Su Android sono disponibili opzioni aggiuntive.
Protezione familiare con Truecaller
Truecaller è una delle app più utilizzate al mondo (oltre 450 milioni di utenti attivi al mese) per l’identificazione del chiamante. Può inoltre rilevare e bloccare chiamate indesiderate e messaggi di spam. Da alcuni anni sfrutta l’intelligenza artificiale per offrire una protezione più efficace, in particolare contro i tentativi di frode.
Come ben sanno anche gli utenti italiani, le chiamate dai call center illegali continuano a arrivare, nonostante le recenti misure anti-spoofing. In alcuni casi si tratta di vere e proprie organizzazioni criminali che cercano di ingannare l’utente tramite smishing o vishing e rubare dati personali, incluse le credenziali degli account bancari.
La nuova funzionalità Family Protection consente agli utenti più esperti di gestire la protezione dell’intera famiglia. È possibile creare un gruppo che include fino a cinque membri. Uno di essi viene scelto come amministratore e può impostare il livello di protezione e gestire la blocklist (elenco di numeri telefonici bloccati).
Su Android sono disponibili opzioni supplementari. L’amministratore può ricevere avvisi relativi a sospette chiamate truffa ricevute dagli altri componenti della famiglia e interrompere le chiamate da remoto. Può inoltre vedere alcune informazioni sul dispositivo, come il livello della batteria.
Family Protection è una funzionalità gratuita. Esiste anche una versione a pagamento (senza pubblicità), denominata Truecaller Premium Family, che offre blocco avanzato dello spam e delle chiamate provenienti da numeri telefonici ad alto rischio.
La funzionalità è al momento disponibile in anteprima in quattro paesi: Svezia, Cile, Malaysia e Kenya. Nel corso del primo trimestre 2026 arriverà in India e altri paesi, tra cui l’Italia.
