Twitter: poca trasparenza sulla disinformazione

Twitter: poca trasparenza sulla disinformazione

Tra le Big Tech, Twitter è quella che ha inviato alla Commissione europea il report più incompleto sulle misure attuate per combattere le fake news.
Twitter: poca trasparenza sulla disinformazione
Tra le Big Tech, Twitter è quella che ha inviato alla Commissione europea il report più incompleto sulle misure attuate per combattere le fake news.

La Commissione europea ha pubblicato i primi report delle aziende che promettono di combattere la disinformazione, rispettando il codice di condotta in vigore dal mese di giugno 2022. Tutti i firmatari hanno inviato i report relativi al secondo semestre 2022, ma quello di Twitter è ampiamente incompleto.

Twitter rischia pesanti sanzioni

Il codice di condotta sulla disinformazione non è vincolante. Le aziende possono scegliere liberamente di partecipare, comunicando le misure implementate per combattere la diffusione delle fake news nell’Unione europea. Si tratta però di un’iniziativa che anticipa il Digital Services Act. Le aziende che non rispetteranno precisi obblighi rischiano sanzioni fino al 6% delle entrate globali annuali.

Al termine di un incontro con Thierry Breton, Commissario europeo per il mercato interno, Elon Musk aveva promesso la massima trasparenza. Tuttavia, il report dell’azienda californiana contiene pochissimi dati, come si può facilmente intuire dalla lunghezza: solo 79 pagine contro le 241 pagine di Google, le 168 pagine di Meta e le 164 pagine di TikTok.

Věra Jourová, Vice Presidente per Valori e Trasparenza, ha dichiarato:

Sono delusa nel vedere che il report di Twitter è incompleto. Mi aspetto un impegno più serio nei confronti dei loro obblighi derivanti dal codice.

Thierry Breton ha così commentato:

Non sorprende che il grado di qualità vari molto a seconda delle risorse che le aziende hanno destinato a questo progetto.

Twitter scrive nel report che in alcune aree non è in grado di fornire dati granulari a causa dei limiti delle risorse e dei dati, mentre in altre aree ci sono problemi non applicabili al servizio. L’azienda californiana ha quindi confermato che non ha sufficiente personale per compilare un report più dettagliato (il codice di condotta è stato firmato prima dell’acquisizione da parte di Musk e dei successivi licenziamenti).

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
10 feb 2023
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