Txteagle lancia il lavoro mobile via SMS

Txteagle lancia il lavoro mobile via SMS

La startup offre micro-compiti via cellulare focalizzati sulle zone in via di sviluppo. Con un sistema di micropagamenti ad hoc. Tra i partner anche Nokia
La startup offre micro-compiti via cellulare focalizzati sulle zone in via di sviluppo. Con un sistema di micropagamenti ad hoc. Tra i partner anche Nokia

Roma – Per molti aspetti può essere paragonato al ben più noto Mechanical Turk di Amazon il progetto ideato da Nathan Eagle, ricercatore presso il Santa Fe Institute : il nuovo servizio, chiamato txteagle , permette a numerosi utenti di svolgere semplici attività in cambio di piccole somme di denaro. Utilizzando, a differenza del programma di Amazon, il cellulare al posto del PC.

lo strumento del lavoro mobile Il servizio, la cui attivazione è imminente, è pensato come risorsa per i paesi in via di sviluppo dove, a dispetto delle aspettative, i cellulari non mancano. Il sistema affida all’account di ogni utente piccoli compiti da svolgere, recapitati via SMS sul cellulare. Una volta ricevuto il proprio task, che può prevedere tra le varie opzioni la traduzione dall’inglese al proprio dialetto di una frase o la trascrizione del testo di un clip audio, l’utente invierà la risposta via SMS al servizio. In seguito verrà riconosciuto all’utente il compenso, stabilito in mPesa , un nuovo sistema di pagamento elettronico basato sulla telefonia mobile.

“Mentre il Mechanical Turk di Amazon ha introdotto con successo il concetto di human intelligence tasks che possono essere eseguiti da persone con l’ausilio di un PC connesso ad Internet, txteagle sta cercando di staccare alcune di queste operazioni dal PC” si legge sul sito dedicato al programma. “E per fare ciò utilizziamo i cellulari, che hanno un livello di penetrazione sociale molto elevato anche nei paesi di via di sviluppo. In questo modo possiamo contare su un bacino di utenza di milioni di persone” commenta Eagle.

Nonostante il cellulare sia penetrato anche in fasce socio-economiche molto basse, non tutti ne possiedono uno. In molti casi il telefonino è di uso familiare o dell’intero villaggio. Per questo motivo nei piani della startup vi è anche quello di garantire l’accesso di più persone da un singolo terminale, e non solo: per i telefoni comunitari, i responsabili di txteagle prevedono accordi con gli operatori locali di telefonia mobile per abilitare i servizi di lavoro on demand sui cellulari a disposizione del villaggio, garantendo a più persone la possibilità di poter guadagnare qualcosa. Come specificato dall’autore del progetto, ogni account è gratuito e non comporta alcun costo di gestione.

Il progetto vede, inoltre, la partnership del colosso della telefonia mobile Nokia, che vede in txtegle una buona occasione per diffondere i propri telefoni. Per questo motivo, i task dell’azienda finlandese sono incentrati soprattutto sulla traduzione: “In Kenya ci sono più di 60 linguaggi diversi. Trovare un telefonino ‘tradotto’ in Swahili è già indice di fortuna, ma va detto che tale linguaggio potrebbe però essere la terza lingua parlata in una determinata zona” spiega Eagle: “Nokia vorrebbe fornire un telefono personalizzato con ognuno di questi linguaggi, ma al tempo stesso non ha idea di come tradurre la parola rubrica in ognuno di essi”.

Per il momento txteagle verrà introdotto in Kenya tramite Safaricom, e nella Repubblica Dominicana tramite Viva: ma nei progetti dei suoi vertici c’è quello di espanderlo presto in nuovi paesi del continente africano e di quello sudamericano entro il 2009.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
22 gen 2009
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