Dopo essere stato cacciato a calci da Chrome ed Edge, uBlock Origin ha trovato una nuova casa. E questa volta, ironicamente, è proprio Apple a dargli rifugio con un lancio a sorpresa su App Store che nessuno si aspettava.
uBlock Origin risorge su Safari per iPhone, iPad e Mac dopo la guerra con Google
Quando Google ha deciso di “uccidere” le estensioni basate su Manifest V2, uBlock Origin, l’ad blocker più popolare al mondo, si è ritrovato improvvisamente fuori dai giochi sui browser più utilizzati. Chrome ed Edge hanno iniziato a disabilitarlo sistematicamente, lasciando milioni di utenti senza la loro protezione preferita contro pubblicità invasive e tracker. Era la fine di un’era, o almeno così sembrava.
uBlock Origin Lite, infatti, ora è disponibile su App Store per iPhone, iPad e Mac. Non c’è stato nessun annuncio roboante. Solo un aggiornamento silenzioso su GitHub e un’app che è apparsa magicamente su App Store. Il sito ufficiale di uBlock Origin non fa nemmeno riferimento a questo rilascio, rendendo la scoperta ancora più surreale. Forse il suo creatore, Raymond Hil,l ha voluto mantenere un profilo basso dopo tutte le battaglie combattute contro i giganti tech.
Come funziona uBlock Origin Lite
uBlock Origin Lite non è identico al suo predecessore più famoso, ma è stato progettato per sopravvivere nel nuovo ecosistema tecnologico. Basato su Manifest V3, è completamente compatibile con le nuove regole imposte da Google. Teoricamente, potrebbe funzionare anche sui browser Chromium, sempre che Big G decidesse di supportarlo.
La versione Safari pesa appena 5,8MB, il che significa zero consumo di CPU o RAM durante il blocco degli annunci. Hill ha utilizzato filtri integrati, EasyList, EasyPrivacy e altri strumenti per garantire che la versione Lite mantenga l’efficacia del blocco pubblicitario pur rispettando le nuove limitazioni tecniche.
Per utilizzare uBlock Origin Lite su Safari, servono iOS 18.0 o successivo, iPadOS 18.0 o successivo, macOS 15.0 o successivo, o visionOS 2.0 o successivo. È interessante notare come il sito ufficiale continui a indicare che uBlock Origin è supportato solo su versioni di Safari precedenti alla 13, rendendo questo lancio ancora più misterioso.
Apple, il rifugio inaspettato
È ironico che Apple, spesso criticata per il suo ecosistema chiuso, sia diventata il rifugio di uno strumento di libertà digitale come uBlock Origin. Mentre Google chiudeva le porte in nome della “sicurezza” e delle “prestazioni”, Apple ha aperto le sue per accogliere un’estensione che dà potere agli utenti di controllare la loro esperienza di navigazione.