UK, Microsoft si tuffa nel flusso musicale

UK, Microsoft si tuffa nel flusso musicale

Redmond sta per rilasciare nel paese di Sua Maestà un servizio musicale alimentato dagli spot. In linea con i nuovi trend del settore, che premiano il successo di servizi di streaming legale
Redmond sta per rilasciare nel paese di Sua Maestà un servizio musicale alimentato dagli spot. In linea con i nuovi trend del settore, che premiano il successo di servizi di streaming legale

Dopo il tragico finale affrontato da MSN Music, del quale si fatica ancora a far sparire le ceneri , Microsoft rientra sul campo annunciando il rilascio di una nuova piattaforma musicale nel Regno Unito. Basta con i download: il trend del momento, confermato anche dai risultati incoraggianti forniti da alcuni studi, è quello dello streaming di contenuti musicali.

A descrivere il servizio è Peter Bale, direttore esecutivo di MSN, secondo il quale il servizio verrà rilasciato entro la fine del mese nel Regno Unito. Pochi, anzi pochissimi i dettagli a riguardo, dal momento che Bale non va molto oltre dal dichiarare che si tratterà di qualcosa che richiama la filosofia alla base di Spotify , servizio che permette di ascoltare in maniera gratuita lo streaming di contenuti musicali basandosi su un sistema incentrato sull’advertising (nella versione gratuita) o sulla sottoscrizione di un abbonamento per la versione esente da spot.

Nonostante l’imminente rilascio, comunque, non sarebbe stato identificato un preciso business model da seguire. Secondo quanto dichiarato da Bale, anche il servizio offerto da MSN riproporrà le opzioni di sottoscrizione offerte da Spotify, tenendo comunque un occhio aperto alla ricerca di soluzioni alternative: “Stiamo osservando come le altre aziende operanti nel settore hanno strutturato il proprio business model, in maniera da trovare quello che più si addice sia a Microsoft che agli utenti” dichiara Bale.

Inoltre, secondo alcune indiscrezioni relative al progetto, l’intero servizio potrebbe diramarsi come complemento delle altre piattaforme gestite da Microsoft: in particolare, si pensa all’Xbox 360, già dotata di un suo spazio virtuale che con l’aggiunta dello streaming di contenuti multimediali potrebbe trasformarsi nella più rosea delle aspettative di BigM in un vero e proprio hub dell’entertainment casalingo. Per non parlare, inoltre, di Zune, che stando a quanto dichiarato da MSN sarebbe strettamente collegato al servizio.

Per avere ulteriori informazioni si dovrà attendere la fine del mese, periodo in cui il servizio verrà offerto al pubblico. La speranza di BigM è senz’altro quella di rientrare in corsa nel settore musicale, definito da Bale come “davvero importante per Microsoft” sfruttando il momento propizio, che vede nello streaming un giusto compromesso. A riprova di quanto detto, vanno citati i considerevoli benefici di cui uno dei leader del settore, ovvero Pandora, starebbe già godendosi all’indomani dell’ accordo volto a regolamentare le disposizioni in materia di streaming dei contenuti musicali.

Inoltre, questo modello di fruizione di contenuti sta riscontrando anche il favore degli utenti che, per la gioia delle major, sembrano più inclini ad usufruire di servizi di streaming di contenuti audio piuttosto che dedicarsi alla pura e semplice pirateria: a dichiararlo è un recente studio britannico, secondo il quale i nuovi servizi di streaming online hanno portato ad una non trascurabile flessione del file sharing illegale, fenomeno che rimane però sempre vivo e vegeto nel mondo offline.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
15 lug 2009
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