Un amore di robot

Un amore di robot

Per sentirsi vicini, anche se lontani
Per sentirsi vicini, anche se lontani

Sapete cos’è la lovotics ? È una disciplina orientata a studiare e sviluppare l’interazione uomo-robot al fine di esplorarne tutti gli ambiti applicativi sociali. Uno dei massimo esponenti di questo nuovo campo di ricerca è Hooman Samani, che presso i laboratori della National University of Singapore studia da anni l’intelligenza artificiale per simulare i sistemi biologici e psicologici umani alla base delle emozioni. Lo stesso Samani nel definire la lovotics afferma: “Lovotics deve essere considerato un campo di ricerca multidisciplinare che utilizza concetti fondamentali di filosofia, psicologia, biologia, antropologia, neuroscienze, scienze sociali, robotica, informatica, ingegneria e intelligenza artificiale orientato allo sviluppo di relazioni sempre più significative fra uomo e robot, in modo che quest’ultimo diventi sempre più partecipe dei processi comunicativi e sociali umani”. E per dimostrare di cosa sia capace questo nuovo settore, sono stati presentati due prototipi di robot capaci, secondo gli studiosi, di agevolare l’amore e le relazioni a distanza.
Il primo robot si chiama Kissenger.

lovotics

Ha la forma di un porcellino e la consistenza di una palla soffice, il suo muso è in realtà un paio di labbra touch-sensitive. Al loro interno è nascosto un array di sensori e piccoli motori capaci di interpretare in modo informatico il bacio umano. Questi sensori traducono quindi in bit il bacio dell’utente e lo trasmettono alle labbra cibernetiche di un altro robot affidato a un partner e collegato al primo automa in modalità wireless.
In questo modo due amanti che vedono logorare il proprio rapporto per colpa delle distanze possono contare su questi gadget cibernetici per sentirsi più vicini.

La seconda invenzione di Hooman Samani è Mini-Surrogate. Si tratta di un avatar a forma di bambolotto capace di fungere da surrogato della presenza di una persona. Questi bambolotti usano una combinazione di sensori di movimento in stile Kinect, alcuni speaker integrati e un microfono per riprodurre i movimenti e i discorsi via Internet. Chi ha questo avatar vede il movimento del proprio partner e sente i suoi discorsi come se lo avesse proprio davanti. In questo modo si migliora la telepresenza. Ad esempio, la moglie potrebbe tenere il Mini-Surrogate del marito sul tavolo della cucina, mentre lui potrebbe tenere quello della moglie sulla scrivania dell’ufficio. In questo modo, verrebbero replicati i movimenti di entrambi, permettendo anche eventuali discorsi, così che la moglie si senta vicino al marito e quest’ultimo si senta a casa. Ovviamente, si tratta di un surrogato, ma, secondo i ricercatori, meglio questo che niente!

(via Extremetech )

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Pubblicato il
14 feb 2012
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