Un paio di occhiali bionici

Un paio di occhiali bionici

Micro-telecamere montate sulle stanghette, schermi LED al posto delle lenti, riconoscimento facciale e avvisi sonori. In soccorso di chi non vede
Micro-telecamere montate sulle stanghette, schermi LED al posto delle lenti, riconoscimento facciale e avvisi sonori. In soccorso di chi non vede

La tecnologia continua a cercare una strada per venire incontro alle esigenze dei ciechi o di tutte quelle persone che hanno la vista particolarmente compromessa. Nel corso degli ultimi anni si sono visti diversi esperimenti in questo senso. L’ultima proposta arriva dai ricercatori dell’Università di Oxford.

Gli studiosi britannici hanno deciso di utilizzare per fini terapeutici quegli occhiali con gli schermi LCD al posto delle lenti, che da anni provano a sfondare in campo entertainment. A livello visivo gli occhiali in questione si limitano a segnalare una presenza con una serie di puntini luminosi. Nel concept, le micro-telecamere aggiunte sulla montatura fungono più che altro da sensori di movimento.

Il segnale inviato al piccolo computer tascabile viene però convertito in un messaggio audio, che la persona può ascoltare con l’auricolare integrato. Applicando agli “occhiali bionici” anche tutte quelle funzionalità sdoganate da smartphone, console e fotocamere (tra riconoscimento facciale, motion-tracking e localizzazione) sarà possibile arrivare ad un prodotto ancora più completo.

Per il momento si parla più che altro di potenziale ma nei prossimi due anni il team di universitari, finanziato dal Ministero della Salute del Regno Unito, conta di effettuare un test definitivo con 120 prototipi. Lo scopo ultimo è quello di rendere completamente indipendenti quei candidati che decideranno di inforcarli.

Roberto Pulito

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Pubblicato il
11 lug 2011
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