Un robot a sei zampe

Un robot a sei zampe

Facile da assemblare, questo robot ha una natura open source
Facile da assemblare, questo robot ha una natura open source

Il mondo della robotica aperto a tutti: questo è il sogno che il giovane appassionato Joseph Schlesinger sta cercando di perseguire con Hexy, un robot open source a sei zampe.

Hexy

Approdato su Kickstarter a maggio scorso, Hexy chiedeva alla community una donazione di 13mila dollari. A pochi giorni dalla fine della raccolta fondi (prevista per il 27 giugno prossimo), il progetto ha già raccolto oltre 121mila dollari.

L’interesse si è fatto dunque vivo e la Rete è stata letteralmente invasa dalle prime immagini di questo robot a sei zampe. Il prodotto, come vuole il suo inventore, è low-cost, a tal punto che con soli 220 dollari è possibile avere a disposizione tutto il necessario per montare il proprio Hexy comprensivo di modulo per la comunicazione Bluetooth. In questo modo, la robotica esce dagli schemi usuali di hobby dedicato a pochi facoltosi e può raggiungere un target più ampio di appassionati e, perché no, bambini e ragazzini di ogni età.

Inoltre, la natura open di Hexy consentirà ai possessori esperti di modificare il comportamento, la programmazione del robot, ma anche di integrare appositi moduli hardware per arricchire il bot di nuove funzionalità.

Hexy è composto da un controller Servotor32 basato su scheda Arduino, che controlla un sensore di prossimità, un modulo di comunicazione Bluetooth per il controllo wireless e 20 servomotori, di cui 3 per ogni zampa (18 totali), 1 per gli occhi e 1 extra.

Chi decide di offrire la propria donazione per la cifra suddetta, riceverà quindi tutti i componenti elettronici necessari, i pezzi per il montaggio della struttura del robot e un completo manuale con istruzioni chiare e alla portata di tutti.

Inoltre, visto il crescente successo, l’inventore ha deciso di proporre alcune migliorie al progetto, che potranno essere realizzate qualora si raggiunga una cifra di donazione totale più alta di quella a cui già si è giunti. Nello specifico, se il progetto riceverà un finanziamento di 200mila dollari, il gruppo di sviluppo aggiungerà un’interfaccia grafica di programmazione tramite drag&drop basata su miniBloq. Qualora si raggiungessero i 250 mila dollari, verrà anche sviluppata un’app per iOS e Android per il controllo remoto del robot.

Al di là di tutto, il progettista ha dato vita a ArcBotics , un’azienda con il quale Schlesinger si immetterà sul mercato per dare vita a delle vere e proprie linee di robot a basso costo e di facile approccio.

(via Engadget )

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Pubblicato il
22 giu 2012
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