“Buongiorno, sono REETI”: queste le parole con cui il robot open source della francese Robopec si presenta agli spettatori di un video di YouTube. Questo extraterrestre da scrivania è capace di muovere la testa, gli occhi, le palpebre ed il muso, grazie al materiale di cui è composta la sua faccia. Grazie a questi movimenti, Reeti è in grado di esprimere differenti emozioni tramite il viso, nonché di diventare rosso o blu in base al suo umore. Nei suoi occhi sono integrate due webcam capaci di trasmettere in diretta le immagini riprese, trasformando il bot in un sistema di telepresenza. Infatti i filmati in streaming possono essere visionati su iPhone ed iPad, dei quali è possibile utilizzare gli accelerometri integrati per ruotare e movimentare gli occhi e la testa di Reeti, semplicemente muovendo nello spazio i dispositivi Apple.

In realtà, Reeti è anche un pc dotato di processore Atom dual-core da 1,8GHz e di scheda grafica NVIDIA Ion 2, hard disk da 500 GB e connettività WiFi, Ethernet, USB ed HDMI. Se ciò non fosse sufficiente, il PCBot integra anche un lettore Blu-ray ed è animato da una distribuzione di Ubuntu nella quale sono precaricati alcuni strumenti per personalizzare l’uso di Reeti.
La programmazione del robot, infatti, avviene attraverso un software dall’interfaccia simile ad un programma di video editing: su una timeline è possibile inserire la sequenza delle differenti azioni del PCBot e le reazioni con le quali rispondere a determinati stimoli. Per farlo parlare è sufficiente scrivere alcune linee di testo su un editor ed a tutto il resto ci penserà un software di text-to-speech, capace di sintetizzare con voce elettronica quanto digitato testualmente.
Reeti può essere anche utilizzato per riprodurre vocalmente tutti i feed RSS ricevuti oltre alle bacheche Facebook e Twitter. C’è anche chi pensa di adottarlo come receptionist per dare il benvenuto ai visitatori. Al di là delle informazioni sulla natura open source degli strumenti di programmazione, al momento non è dato sapere nulla sulla commercializzazione e sul prezzo di questo PCBot.
(via SlashGear )
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riavviare riavviare riavviare
mi chiedo se faranno mai un sistema operativo che non chieda piu' il riavvio dopo l'installazione delle patch.Perlomeno per i server..LukeRe: riavviare riavviare riavviare
- Scritto da: Luke> mi chiedo se faranno mai un sistema operativo che> non chieda piu' il riavvio dopo l'installazione> delle> patch.> Perlomeno per i server..IMHO dubito che potrà mai verificarsi una situazione del genere, in quanto le falle corrette a livello del kernel richiedono il riavvio dello stesso perchè altrimenti fino ad allora è come se non avessi patchato..lrobyRe: riavviare riavviare riavviare
hot patching questo sconosciuto :p :p :psu linux sono anni che si usano ksplice e similari per non dover riavviarecollioneRe: riavviare riavviare riavviare
- Scritto da: collione> hot patching questo sconosciuto :p :p :p> > su linux sono anni che si usano ksplice e> similari per non dover> riavviareconsiderando che non lavoro sui server Linux, mi permetterai di dire che in tale ambito, un po di sana ignoranza me la concedi vero? :DlrobyRe: riavviare riavviare riavviare
- Scritto da: collione> su linux sono anni che si usano ksplice e> similari per non dover> riavviarepeccato che non hanno mai funzionato, la dimostrazione è il fatto che nessuna DISTRO li ha adottatifurlaRe: riavviare riavviare riavviare
Furla ha appena scritto un suo commento che recita così :"peccato che non hanno mai funzionato, la dimostrazione è il fatto che nessuna DISTRO li ha adottati"Quindi anche su Linux si riavvia...lrobyRe: riavviare riavviare riavviare
> IMHO dubito che potrà mai verificarsi una> situazione del genere, in quanto le falle> corrette a livello del kernel richiedono il> riavvio dello stesso perchè altrimenti fino ad> allora è come se non avessi> patchato..Infatti proprio per risolvere tale problema è stato ideato il microkernel; il kernel è talmente piccolo che difficilmente i bachi saranno lì, e i driver vengono caricati esattamente come i programmi, quindi, per patcharne uno basta chiuderlo e caricare la versione nuova, esattamente come faresti per una applicazione.Tuttavia, fino ad oggi, i microkernel non hanno avuto molta fortuna (nè quelli liberi, come hurd, nè quelli proprietari, come Singularity)uno qualsiasiRe: riavviare riavviare riavviare
- Scritto da: uno qualsiasi> Infatti proprio per risolvere tale problema è> stato ideato il microkernel; il kernel è talmente> piccolo che difficilmente i bachi saranno lì, e i> driver vengono caricati esattamente come i> programmi, quindi, per patcharne uno basta> chiuderlo e caricare la versione nuova,> esattamente come faresti per una> applicazione.Se non erro, era proprio Tanenbaun a sostenere che un microkernel fosse migliore di un kernel monolitico, come invece ha sempre sostenuto Linus Torvalds, giusto?E sempre se non erro, Qnx è basato su microkernellrobyRe: riavviare riavviare riavviare
- Scritto da: Luke> mi chiedo se faranno mai un sistema operativo che> non chieda piu' il riavvio dopo l'installazione> delle> patch.> Perlomeno per i server..Chiamare Windows "sistema operativo" mi sembra un po' esagerato. I sistemi operativi veri potrebbero offendersi.parappapper oRe: riavviare riavviare riavviare
- Scritto da: parappapper o> - Scritto da: Luke> > mi chiedo se faranno mai un sistema operativo> che> > non chieda piu' il riavvio dopo l'installazione> > delle> > patch.> > Perlomeno per i server..> > Chiamare Windows "sistema operativo" mi sembra un> po' esagerato. I sistemi operativi veri> potrebbero> offendersi.Windows 7 è un ottimo sistema operativo....(e non scherzo)un utenteRe: riavviare riavviare riavviare
- Scritto da: un utente> - Scritto da: parappapper o> > - Scritto da: Luke> > > mi chiedo se faranno mai un sistema operativo> > che> > > non chieda piu' il riavvio dopo> l'installazione> > > delle> > > patch.> > > Perlomeno per i server..> > > > Chiamare Windows "sistema operativo" mi sembra> un> > po' esagerato. I sistemi operativi veri> > potrebbero> > offendersi.> Windows 7 è un ottimo sistema operativo....(e non> scherzo)Sì, finché non ti tocca usarlo.ShibaRe: riavviare riavviare riavviare
Da quel che vedo, quando bisogna riavviare un Server Windows riavvii;quando bisogna (e a volte bisogna) riavviare UX si comincia a sudare freddo.TrolloneRe: riavviare riavviare riavviare
- Scritto da: Trollone> Da quel che vedo, quando bisogna riavviare un> Server Windows> riavvii;E poi formatti.> quando bisogna (e a volte bisogna) riavviare UX> si comincia a sudare> freddo.Quando?DarwinRe: riavviare riavviare riavviare
- Scritto da: Luke> mi chiedo se faranno mai un sistema operativo che> non chieda piu' il riavvio dopo l'installazione> delle> patch.Con linux hai una falsa impressione che i riavvii non servano, ma in realtà devi riavviare se vuoi che tutti i programmi degli utenti e i servizi usino i nuovi file patchati.DavideRe: riavviare riavviare riavviare
- Scritto da: Davide> Con linux hai una falsa impressione che i riavvii> non servano, ma in realtà devi riavviare se vuoi> che tutti i programmi degli utentiUsano quelli patchati, nel momento in cui viene effettuato l'aggiornamento.> e i servizi> usino i nuovi file> patchati.Ma anche no.# cd /etc/rc.d./rc.nomeservizio restart-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 10 maggio 2011 17.35-----------------------------------------------------------DarwinRe: riavviare riavviare riavviare
- Scritto da: Luke> mi chiedo se faranno mai un sistema operativo che> non chieda piu' il riavvio dopo l'installazione> delle> patch.> Perlomeno per i server..QNX.E, forse, anche BeOs era così.uno qualsiasiIl giorno del rattoppo
Affidarsi a una cosa che ogni mese deve essere rattoppata perché addirittura un ragazzino brufoloso può XXXXXXre addosso a quello che uno chiama sistema operativo o, peggio ancora, server, è da puri incoscienti e masochisti.Almeno con Linux e Unix è richiesta una conoscenza informatica decente prima di scardinare il sistema di protezione.Someone in the middle of nowhereRe: Il giorno del rattoppo
- Scritto da: Someone in the middle of nowhere> > Almeno con Linux e Unix è richiesta una> conoscenza informatica decente prima di> scardinare il sistema di> protezione.ok ho capito. Questa sarebbe la sicurezza linux/unix.un utenteRe: Il giorno del rattoppo
- Scritto da: Someone in the middle of nowhere> Almeno con Linux e Unix è richiesta una> conoscenza informatica decente prima di> scardinare il sistema di> protezione.con linux ti basta fare un sudo e sei in grado di radere al suolo l'intero kernel. Linux non ha uno straccio di controllo di integrità e protezione di se stessocreatinaRe: Il giorno del rattoppo
- Scritto da: creatina> - Scritto da: Someone in the middle of nowhere> > Almeno con Linux e Unix è richiesta una> > conoscenza informatica decente prima di> > scardinare il sistema di> > protezione.> > con linux ti basta fare un sudo e sei in grado di> radere al suolo l'intero kernel.XXXXX boia, un file...> Linux non ha> uno straccio di controllo di integrità e> protezione di se> stessoServe per fare ciò che vuoi col tuo sistema, ed è malato impedirlo di default. Se ti servono limitazioni maggiori, esistono selinux e apparmor.ShibaRe: Il giorno del rattoppo
Certo. Ed è normale che sia così.Perchè, ti risulta che se cancelli la cartella di Windows da administrator ti salvi?Andrea CerritoRe: Il giorno del rattoppo
- Scritto da: Andrea Cerrito> Certo. Ed è normale che sia così.> > Perchè, ti risulta che se cancelli la cartella di> Windows da administrator ti> salvi?ehm.. sto provando in questo momento (incuriosito dalla tua domanda) a cancellare la cartella "C:WINDOWS" da un Win7 che ho virtualizzato per fare degli esperimenti.facendo questi passaggi: avviato il s.o., aperto il CMD, lanciato da C: il comando RD WINDOWS /s/q e mi ha lanciato una raffica di "acXXXXX negato" su ogni singolo file che non ha potuto cancellare.Dopodichè l'ho riavviato e... e non parte più..Quindi anche Windows 7 non è immune (da amministratore) da sindrome da distruzione causata dall'utente :DlrobyRe: Il giorno del rattoppo
- Scritto da: creatina> - Scritto da: Someone in the middle of nowhere> > Almeno con Linux e Unix è richiesta una> > conoscenza informatica decente prima di> > scardinare il sistema di> > protezione.> > con linux ti basta fare un sudo e sei in grado di> radere al suolo l'intero kernel. Linux non ha> uno straccio di controllo di integrità e> protezione di se> stessoCertamente. Infatti ogni utente ha il sudo abilitato.prezzi a saldoRe: Il giorno del rattoppo
L'utente limitato può sudare quanto vuoi, non diventa amministratore.Ma per favore...Re: Il giorno del rattoppo
- Scritto da: creatina> con linux ti basta fare un sudoMa anche no.> e sei in grado di> radere al suolo l'intero kernel.E beh? Fallo. Tanto ammesso e non conXXXXX che tu lo faccia, il kernel è in funzione e non riceve danni. Nel frattempo reinstallo il pacchetto e ti ho XXXXXXX.> Linux non ha> uno straccio di controllo di integrità e> protezione di se> stessoNSA SELinux, AppArmor, TOMOYO ecc.Certo certo.DarwinWindows Server è il re
Windows Server è il re di due sole cose: del ca**o e della XXXXX. E anche di quelli per poco (cit.)[yt]uHny07NACj4[/yt]Lucio, addome cianciuglianteRe: Windows Server è il re
- Scritto da: Lucio, addome cianciugliante> Windows Server è il re di due sole cose: del> ca**o e della XXXXX. Quale approfondimento tecnico!!Io sono contro la censura, ma certi post fanno venir voglia....AMENRe: Windows Server è il re
- Scritto da: AMEN> - Scritto da: Lucio, addome cianciugliante> > Windows Server è il re di due sole cose: del> > ca**o e della XXXXX. > > Quale approfondimento tecnico!!> Io sono contro la censura, ma certi post fanno> venir> voglia...Secondo te era un tentativo di scrivere un approfondimento tecnico? (newbie)Quotator MaximusA proposito della necessità di reboot
Ogni sistema richiede una ripartenza dei programmi patachati.A quelli che sostengono il contrario chiedo che mi spieghino come è possibile che un programma in esecuzione possa essere patchato dinamicamente. A me pare molto diffcile. Pertanto se avete, ad esempio, in un server LINUX un SSHD in esecuzione e lo patchate, in realtà patchate il file. Per attivare il patch occorre far ripartire SSHD. E in un bel blocco di patch è assai più semplice e sicuro far ripartire tutto il sistema.Per la cronaca è esattamente come funziona l'attuale versione Windows. Se il programma da patchare è in qualche modo bloccato dall'esecuzione, il sistema di patch richiede il reboot. L'installatore (è un servizio di sistema) è in grado di capire le relazioni fra i programmi e richiedere l'eventuale reboot (che non è necessario fare immediatamente).La stessa cosa vale per MacOSX e altri sistemi UNIX o non UNIX. Alcuni hanno meccanismi che permettono di far ripartire tutti i sottosistemi coinvolti (ma non mi pare che Windows, Linux o OSX siano tra questi).Anche i microkernel soffrono dello stesso problema ma, essendo più modulari, è possibile far ripartire una parte dei servizi senza il riavvio completo della macchina. Aggiungo il fatto che sia OSX, che Windows hanno comportamenti da microkernel (in effetti sono degli ibridi). E lo stesso vale per molti driver. Ad esempio in Windows l'aggiornamento del driver della scheda grafica non richiederebbe reboot (ma a volte le utility che lo accompagnano sì perchè risultano in esecuzione nel momento dell'aggiornamento).Zucca VuotaRe: A proposito della necessità di reboot
Mi dici come si cambia il codice in esecuzione?Zucca VuotaRe: A proposito della necessità di reboot
- Scritto da: Zucca Vuota> Mi dici come si cambia il codice in esecuzione?E' scritto nei link che ti ha passato, un suggerimento: inizia dalla pagina che inizia per wi...kraneRe: A proposito della necessità di reboot
- Scritto da: krane> - Scritto da: Zucca Vuota> > Mi dici come si cambia il codice in esecuzione?> > E' scritto nei link che ti ha passato, un> suggerimento: inizia dalla pagina che inizia per> wi...L'ho letto. Ma rimane vero il punto: il patch in memoria avviene solo perchè il codice non è in esecuzione in quel momento (e infatti non contraddice quello che ho scritto). Se hai in esecuzione un proXXXXX, per attivare la modifica devi farlo ripartire. Su questo non ci sono altre possibilità. E infatti ksplice introduce una serie di regole abbastanza strette di invarianza che servono ad ottenere questo effetto senza rompere le varie relazioni di dipendenza. Oltretutto lavora solo sul kernel ma non sui processi che non conosce. Con ksplice è come avere un kernel modulare, bloccare un modulo, sostituirlo e farlo ripartire (cose da microkernel). Una bella pezza sul kernel Linux. Sinceramente non mi pare un gran sistema perchè introduce una serie di dipendenze da un servizio di terze parti (a pagamento per i server), limitato solo ad alcune distribuzioni. E introduce il solito problema di confidenza: siccome puoi patchare a caldo, con Linux rimani convinto di essere al sicuro. Ma in realtà le pezze degli applicativi non le indirizzi.Zucca VuotaRe: A proposito della necessità di reboot
Mi sembra aggiorni solo il kernel. E lo fa bloccando il sistema, patchandolo e poi riattivandolo. Un microkernel sarebbe migliore. E l'esempio del demone SSHD non viene indirizzato: per attivare l'aggiornamento viene sempre richiesta una ripartenza del proXXXXX.Anonimo VenezianoRe: A proposito della necessità di reboot
- Scritto da: Anonimo Veneziano> Un microkernel sarebbe migliore.Quel che si dice: e grazie al c...kraneRe: A proposito della necessità di reboot
- Scritto da: Anonimo Veneziano> Mi sembra aggiorni solo il kernel. E lo fa> bloccando il sistema, patchandolo e poi> riattivandolo. Un microkernel sarebbe migliore. E> l'esempio del demone SSHD non viene indirizzato:> per attivare l'aggiornamento viene sempre> richiesta una ripartenza del> proXXXXX.Appunto. Riavvi il demone e mantieni l'uptime del server.DarwinGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 6 mag 2011Ti potrebbe interessare